Idea weekend nelle Marche: due itinerari in moto nella provincia di Pesaro e Urbino

Le due ruote a Pesaro sono ormai entrate nel DNA della città e dei suoi abitanti! Lo sapevate vero? Secondo uno studio di Legambiente Pesaro è una delle “capitali della bici” in Italia con più del 30% dei suoi cittadini che hanno fatto della bicicletta il loro principale mezzo di spostamento.

Ma c’è un’altra tradizione che si muove su due ruote e che forse i più giovani non conoscono perché è entrata a far parte della storia della città più di cento anni fa. Pesaro è considerata una delle “città della motocicletta” d’Italia.

Dalla fondazione della storica casa motociclistica Benelli nel lontano 1911 i motori sono entrati nella vita quotidiana degli appassionati e degli amatori della velocità, basti pensare che è da qui che provengono grandi campioni dello sport su due ruote del passato e di oggi come Tonino Benelli, Paolo Campanelli, Eugenio Lazzarini, fino al campione più conosciuto ed amato dei nostri giorni, Valentino Rossi.

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Le colline dell’entroterra della provincia di Pesaro e Urbino e il Museo del Balì sullo sfondo.

Vi chiederete, cosa c’entra la passione per i motori con il turismo ed il territorio? La tradizione motociclistica della provincia non è fine a se stessa, ma si manifesta nella maniera più vivace, gioiosa e spensierata proprio quando entra in contatto con il territorio cui appartiene.

La provincia di Pesaro e Urbino è una terra variegata, perfetta per essere esplorata a cavallo di una motocicletta, passando dall’Appennino alle sinuose colline dell’entroterra, dal caratteristico paesaggio del Montefeltro alla miriade di borghi e castelli arroccati su promontori per poi discendere dolcemente fino alla costa del mare Adriatico.

Non vi sembra un territorio perfetto da percorrere in moto? Se vi abbiamo incuriosito leggete qui di seguito due itinerari pensati per scoprire il luoghi più nascosti ma che conservano preziosi tesori della provincia di Pesaro e Urbino! E voi, quali itinerari ci suggerite?

Itinerario 1: alla scoperta dell’entroterra di Fano e della bassa valle del Metauro (81 km – 2 ore e mezza circa di viaggio)

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Itinerario 1: alla scoperta dell’entroterra di Fano e della bassa valle del Metauro

Partendo da Pesaro (A) si imbocca la bellissima strada panoramica del Monte Ardizio, promontorio situato fra Pesaro e Fano, che vanta scorci meravigliosi a picco sul mare sottostante. In alternativa, potete percorrere una strada più interna che vi porterà ad attraversare la località di Trebbiantico, immersa nel verde e che vanta una fantastica vista panoramica che spazia dall’entroterra alla costa, e il piccolo borgo di Roncosambaccio.

Giunti a Fano (B) vi consigliamo di dedicare tempo a visitare questa bellissima città costiera che vanta siti archeologici romani di incredibile interesse, un bellissimo centro storico e un importante porto turistico.

A circa 10 km da Fano, presso la frazione Sant’Angelo in Ferriano di Caminate (C), vi consigliamo una chicca che pochi conoscono: la famosa Grotta sotterranea di San Paterniano, patrono della città di Fano, un percorso in perfetto stato di conservazione molto interessante dal punto di vista archeologico perché databile al periodo romano, una visita estremamente suggestiva. Se amate i percorsi ipogei a Piagge (D), la tappa successiva, potrete immergervi nel mistero delle sue grotte scavate e decorate nel tufo.

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Alcune tappe dell’tinierario numero 1. Foto © Ignacio Maria Coccia e Maurizio Paradisi

Passando per Montemaggiore al Metauro (E), celebre per la produzione di Bianchello del Metauro, raggiungete Saltara (F), grazioso borgo che vanta numerosi punti d’interesse come i tradizionali mercati coperti all’interno delle mura e la settecentesca Villa del Balì, che ospita oggi il visitatissimo Museo della Scienza.

Da qui fate una sosta a Cartoceto (G) e fate scorta del famoso Olio Extravergine di Cartoceto DOP per poi proseguire verso nord e raggiungere l’Eremo di Monte Giove (H), uno dei più importanti santuari religiosi delle Marche.

Di ritorno a Pesaro, il percorso si chiude in bellezza con la visita a due affascinanti castelli dell’entroterra: Candelara (I) e Novilara (J). Novilara è un insediamento antichissimo e meta preferita per gite fuoriporta perché vanta un delizioso centro storico e perché rinomata per il buon cibo locale.

A poca distanza, Candelara, un pò più piccola ma altrettanto meritevole di una visita, è da qualche anno diventata famosa per la suggestiva Festa delle Candele che si svolge nella stagione invernale. Ritornando a Pesaro lasciatevi cullare ancora un po’ dalle vellutate colline marchigiane!

Itinerario 2: Riserva Naturale Statale Gola del Furlo e Parco del Monte Cucco (114 km – 2 ore e mezza circa di viaggio) 

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Itinerario 2: Riserva Naturale Statale Gola del Furlo e Parco del Monte Cucco

Un itinerario classico un po’ più impegnativo, che si snoda proprio al limite con la Provincia di Ancona e pensato per chi ama paesaggi mozzafiato e strade tutte curve ma anche tradizione a natura.

Si parte da Fano (A) per raggiungere Fossombrone (B), l’antico insediamento romano di Forum Sempronii oggi area archeologica poco fuori città, che ha saputo mantenere in epoca medievale e rinascimentale la sua precisa identità storica. Molto interessanti il Ponte di Diocleziano del XVIII secolo e la Pinacoteca Civica che conserva importanti opere fra cui quelle del Barocci.

Da questa prima sosta ci si immerge nella Riserva della Gola del Furlo (C), uno spettacolo mozzafiato, avvolti dal potente abbraccio della natura. La strada che passa attraverso la gola è antichissima, si dice che ancora oggi si possano vedere nella roccia i segni degli scalpelli usati dai romani centinaia di anni fa per tracciare le vie dell’Impero. Un percorso davvero unico!

Se avete tempo fermatevi per una breve visita della suggestiva Abbazia di San Vincenzo al Furlo. La tappa successiva delizierà il vostro palato: Acqualagna (D) è la capitale del tartufo nero d’Italia e non potete non assaggiare uno dei prodotti più genuini ed amati del luogo!

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Le tappe dell’itinerario numero due. Foto (tartufo) ©Roberto Mezzano

Ben rifocillati lasciate il paese per raggiungere Cagli (E), bellissima città ducale all’ombra del Monte Catria e Nerone, baluardo delle terre alte del Duca di Montefeltro, vi incanterà con il suo centro storico signorile e raffinato. Da non perdere il torrione quattrocentesco di Francesco di Giorgio Martini, lo spettacolare Teatro Comunale e le tante chiese del centro che custodiscono affreschi di grande valore artistico.

Da qui raggiungete Frontone (F), un delizioso castello di montagna che offre un panorama unico dell’Appennino marchigiano e indimenticabili scorci medievali ai piedi della Rocca Malatestiana.

Per chi volesse unire natura e spiritualità, l’Eremo di Fonte Avellana (G) è una meta da non perdere e facilmente raggiungibile da Frontone. Il complesso nasce nel XI per mano dei monaci camaldolesi che ancora oggi vivono nell’edificio e che lo resero un grande centro spirituale e culturale delle Marche.

Ripartendo dall’Eremo e passando per il delizioso Serra Sant’Abbondio si raggiunge Pergola (H) dove è d’obbligo una visita ai Bronzi dorati, il monumentale gruppo statuario romano rinvenuto presso Cartoceto di Pergola nel 1946.

Le ultime due tappe del viaggio vi porteranno a scoprire il piccolo ma vivace borgo di San Lorenzo in Campo (I) e la magnifica abbazia benedettina di S. Lorenzo, uno splendido esempio di architettura romanico-gotica delle Marche. Proseguendo di ritorno verso Fano fermatevi a visitare uno dei borghi Bandiera Arancione d’Italia, Mondavio (J), rimarrete affascinati dalla imponente Rocca attribuita a Francesco di Giorgio Martini, assolutamente da non perdere!

Buon viaggio!

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