Scopri le Marche grazie al percorso della corsa ciclistica Tirreno-Adriatico che attraverserà la nostra regione dal 10 al 12 marzo 2023 percorrendo 3 stupende tappe che vi affascineranno con intime strade di collina, coste incantate e antichi borghi. Da Sarnano-Sassotetto, a Osimo fino a San Bendetto del Tronto.
La Tirreno Adriatico, che inizia il 6 marzo, è un strada disegnata dalla natura e dalla storia che unisce i due mari, parte da Lido di Camaiore e raggiunge San Benedetto del Tronto offrendo scenari e città uniche nel suo genere.

Per gli appassionati di ciclismo agonistico, inoltre, rappresenta il primo banco di prova stagionale.
Anche questa edizione della Tirreno-Adriatico, la 58ma, unirà bene il connubio Sport – il Ciclismo come rappresentazione dell’impegno e della tenacia per raggiungere traguardi – e promozione a livello internazionale della bellezza delle Marche come terra della pluralità di emozioni.
Come non ricordare poi il ciclista per eccellenza di questa regione, il compiando Michele Scarponi a cui è stata dedicata proprio l’edizione 2018: fu lui a salire per ben tre volte sul podio finale della Tirreno-Adriatico: vincitore nel 2009; secondo nel 2010 e terzo nel 2011.
Le tre tappe marchigiane della Tirreno Adriatico 2023
1. Sarnano – Sassotetto 10 marzo
La 58^ edizione della Tirreno-Adriatico entrerà nelle Marche il 10 marzo con arrivo a Sarnano, passando per Amandola, san Ginesio e Gualdo. Inserito tra Borghi più Belli d’Italia e insignito della Bandiera Arancione, Sarnano è situato su un’altura sullo sfondo dei Monti Sibillini tra i torrenti Tennacola e Rio Terro, e conserva intatto il suo centro storico di origine medievale, al cui interno si trova la Pinacoteca civica con opere di Vittore Crivelli, Simone De Magistris e Vincenzo Pagani.
Tra eventi culturali e sportivi, musei, percorsi trekking e bike, Terme, piste da sci e volo in parapendio, Sarnano offre il perfetto connubio tra arte, natura, sport e relax. D’inverno, gli impianti di risalita di Sassotetto e Santa Maria Maddalena accolgono gli amanti dello sci, mentre d’autunno i boschi caducei intorno al borgo si trasformano in suggestivi itinerari del foliage, a primavera sui Piani di Ragnolo sboccia la meravigliosa fioritura delle orchidee, mentre l’estate è perfetta per le escursioni a piedi e in bicicletta.
Sarnano è anche una località termale nota fina dagli anni Trenta e tutt’ora operativa con uno stabilimento dotato di strutture terapeutiche, centro benessere e residence. Inoltre, è uno dei siti di volo in deltaplano e parapendio più rinomati d’Italia, grazie a particolari correnti d’aria favorevoli quasi tutto l’anno.

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Informazioni tecniche della tappa
È la tappa più dura della Tirreno-Adriatico con arrivo in salita. L’intero percorso non presenta alcun tratto di respiro. Da Morro d’Oro è un continuo susseguirsi di salite e discese. Si attraversano alcuni luoghi molto frequentati dalla Corsa dei Due Mari come Offida, Comunanza e Amandala. Primo passaggio da Sarnano dopo il quale si scalano tra le altre le salite di San Ginesio e Gualdo che sono classificate GPM. Il tracciato si presenta estremamente articolato sia altimetricamente che planimetricamente. Si svolge prevalentemente su strade con fondo da buono a leggermente usurato e dalla carreggiata di media dimensione. Salita finale al Sassotetto da Sarnano di 14.5 km al 6.5% di media e con massime fino al 12%.

Gli ultimi chilometri della tappa coincidono con la salita finale al Sassotetto. Si tratta di una salita dalla pendenza abbastanza costante tra il 6 e il 7% con alcuni picchi locali oltre il 10% e costituita da lunghi rettilinei intervallati da tornanti. La pendenza si addolcisce a ridosso dell’arrivo. Il rettilineo di arrivo misura una larghezza di 7 m ed è lungo 100 m su fondo asfaltato in leggera salita.
2. Osimo Stazione – Osimo – 11 marzo
Lasciatevi sorprendere dalla bellezza di questa tappa che da Osimo Stazione porta alla linea di arrivo affrontando i continui saliscendi di Recanati, Santa Maria del Monte, Macerata, Treia, Montefano fino all’arrivo.
Situata su di un alto poggio a 10 km dalla riviera del Conero, Osimo trasporta con sé nei secoli i segni della sua storia millenaria. Il suo sottosuolo è percorso da una fitta rete di cunicoli e gallerie scavate nell’arenaria: nove chilometri di ambienti velati di mistero ma carichi di fascino. Di notevole interesse sono le Grotte del Cantinone, di epoca medievale, situate sotto il convento dei frati francescani, che custodiscono bassorilievi di tipo spirituale-religioso; le Grotte di Piazza Dante, le cui incisioni enigmatiche riportano a rituali iniziatici; le Grotte Riccioni, la cui simbologia richiama il mondo templare.

Informazioni tecniche della tappa
È la tappa dei muri tipica della Tirreno-Adriatico. Si snoda con due circuiti, il primo ampio percorso una sola volta che da Osimo Stazione porta alla linea di arrivo affrontando i continui saliscendi di Recanati, Santa Maria del Monte, Macerata, Treia, Montefano fino all’arrivo. Si percorrono poi 3 giri di un circuito molto complesso caratterizzato da 4 muri. Il primo di media difficoltà fino a Offagna. Il secondo alla frazione di Abbazia e gli ultimi due durissimi di via Roncisvalle e di via Olimpia.

Gli ultimi 10 km sono estremamente impegnativi. Arrivando a Osimo si affronta il muro di via Roncisvalle che prosegue su via del Borgo, tutto in pavé lungo oltre 1 km al 15% medio circa e con picchi del 22%. Segue una breve picchiata prima di scalare via Olimpia per la lunghezza di meno di un chilometro con alcune centinaia di metri al 16% prima di entrare nel centro storico in leggera ascesa su pavé di porfido. Rettilineo finale di 300 m largo 7m.
3. A San Benedetto per il cronometro – 12 marzo
La conclusione della Tirreno-Adriatico è una tappa con arrivo e partenza da San Benedetto del Tronto, la capitale della Riviera delle Palme. Bandiera Blu, grazie alle ampie spiagge sabbiose incorniciate nell’affascinante sfondo delle palme e degli oleandri, San Benedetto del Tronto vanta un’ampia pista ciclabile che costeggia ininterrottamente la spiaggia e prosegue senza interruzioni per oltre 15 km, fino a Cupra Marittima.
La cittadina è dotata di un porto turistico, un porto peschereccio e un mercato del pesce all’ingrosso, tra i più importanti d’Italia. Attrazioni da non perdere sono il Polo Museale del Mare, il Museo Ittico e il Museo d’Arte sul Mare, un museo permanente all’aperto, che si sviluppa lungo tutto il molo ed ospita ben 145 opere d’arte. La città di San Benedetto del Tronto presenta un nucleo antico (il “paese alto”), caratterizzato dalla trecentesca esagonale Torre dei Gualtieri. Il “torrione”, che attraverso il suo orologio scandisce le ore della giornata, è il simbolo della città.
Info tecniche della tappa
Tappa mossa nella prima parte e assolutamente piatta negli ultimi 80 km. Partenza immediatamente a salire con passaggio da Monteprandone e poi salita impegnativa a Cossignano. Seguono un po’ di saliscendi attraverso Montalto delle Marche e Carassai fino al passaggio da Ripatransone. Lunga discesa fino a Grottammare prima di entrare nel circuito di circa 15 km da ripetere 5 volte. Percorso del circuito prevalentemente su strade rettilinee, larghe e asfaltate.
Ultimi 3 km su strade ampie e prevalentemente rettilinee, con alcune semicurve su strade di media larghezza nella prima parte. Ultima doppia curva a circa 1km dall’arrivo. Carreggiata di 8 m, fondo asfaltato.

Marche Outdoor, il ciclo-turista scopre il paesaggio diversificato della regione
La Regione Marche punta sullo sviluppo di un turismo sostenibile e di qualità orientato agli amanti dell’outdoor; si parte dalla bicicletta con il portale – www.marcheoutdoor.it – e con un network bike: strutture ricettive, ristoranti, officine, guide cicloturistiche e ogni altro tipo di servizio orientati a soddisfare ogni richiesta del viaggiatore e accompagnarlo nell’intero territorio regionale.
La filosofia del progetto è quella di usare la bicicletta come mezzo per far vivere al ciclo-turista le emozioni che il territorio marchigiano può offrire tra biodiversità, colori diversificati e un paesaggio “intatto” naturale.
Ad oggi, sulla piattaforma Marche Outdoor, sono caricati 24 percorsi ed è disponibile anche l’App Marche Outdoor pensata per essere vicino a tutti i cicloturisti.
I campioni amano la nostra terra
In tanti hanno scelto le Marche come terra in cui vivere o semplicemente allenarsi. Il primo tra tutti è stato il Pirata, Marco Pantani, che sceglieva le alture, ripide e spietate, della parte nord delle Marche, e in particolare il Monte Carpegna, con le sue affilate formazioni rocciose, brutali quanto ossessivamente belle e ricercate. Di Michele Scarponi, ciclista di professione per oltre vent’anni e vincitore di due tappe del Giro d’Italia e, nel 2011, del Giro d’Italia, abbiamo già detto. L’edizione 2018 era dedicata a lui, con l’arrivo di una tappa proprio nella sua Filottrano.
Non tutti sanno, inoltre, che Yuri Chechi, toscano di nascita, da giovane si allenava a Fermo: ora ha scelto di vivere nelle Marche, Ripatransone in particolare, innamorato della qualità di vita. Il campione olimpico, medaglia d’oro ad Atlanta 1996, ha aperto un agriturismo realizzato con la bioarchitettura, durante il quale accompagna i suoi ospiti in bici alla scoperta del territorio, insieme a Andrea Tonti e il tour operator Bike Division (scoprire il Marche Eco Cycling Tour). Come non citare, tra gli sportivi marchigiani over the top, il campione per eccellenza delle due ruote, questa volta a motore, Valentino Rossi, pluricampione mondiale Moto Gp di Tavullia, Pesaro.
Info utili per seguire la Tirreno-Adriatico
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- Il profilo Instagram è @tirreno_adriatico
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