3 idee per un viaggio in bici sui Monti Sibillini

Dopo il lungo letargo, si ricomincia pedalando… Che ne dite di venire a scoprire le Marche in sella alla vostra bici? Una modalità di viaggio ecosostenibile, a impatto zero, che vi permetterà, pedalata dopo pedalata, di vivere e assaporare le emozioni e i prodotti che il territorio marchigiano può offrire con le sue bellezze storico-artistiche, le sue biodiversità, colori e sapori diversificati ed un paesaggio naturale “intatto”.

I 24 percorsi ciclabili di Marche Outdoor vi accompagneranno dal mare alla montagna attraverso laghi, gole, cascate, eremi e grotte. In ogni provincia ci sono itinerari adatti ai neofiti e agli sportivi, da organizzare in un clic, grazie al portale e alla app Marche Outdoor: piattaforma dedicata al cicloturismo in regione. Oggi approfondiremo con voi i percorsi ciclo turistici dei Monti Sibillini, sicuramente fra i più appassionanti, ma anche più impegnativi vista l’altitudine e il dislivello 

Prima di partire per i tre itinerari vi lasciamo con uno dei video di Vincenzo Nibali, il grande campione, testimonial di Marche Outdoor che potete vedere questi giorni negli spot in onda su Rai1

Tre itinerari di viaggio in bici sui Monti Sibillini

I percorsi che qui vi segnaliamo sono disponibili nel portale www.marcheoutdoor.it, con possibilità di individuare i tracciati dei tre anelli, i dati tecnici, scaricare la traccia e avere tutti i riferimenti necessari per prenotare le strutture che hanno aderito al network. Si possono già individuare offerte ed eventi dedicati a chi ama la bicicletta e a chi per la prima volta si avvicina a questo modo di viaggiare.

Sibillini Rebirth – Il Primo Anello

Questo percorso ad anello ha una lunghezza di 86 km, una difficoltà moderata e un dislivello massimo di 1907 metri. Si parte da Sarnano, rinomato centro termale e uno dei Borghi più Belli d’Italia, circondato dalle montagne. Qui è molto affascinante andare in bici, anche da enduro, tra i boschi e le vette più alte visitando anche le cascatelle di Sarnano e le Cascata della Gola dei tre Santi e in primavera a maggio la Fioritura delle Orchidee dei Sibillini sui Piano di Ragnolo, e poi scendere in paese per visitare il centro storico medievale e i tesori artistici conservati nella Pinacoteca.

Sarnano – Foto di Maurizio Paradisi

La prima parte del percorso è collinare ed è possibile ammirare grandi vedute sia sulla collina marchigiana che sui Sibillini. Si attraversano i borghi di San Ginesio, con le sue mura medioevali proiettate verso l’alto, munite di torrioni, baluardi e porte castellane e Gualdo, affascinante paese d’aspetto medievale che offre una suggestiva vista sui monti azzurri. 

San Ginesio – Foto Archivio Regione Marche

Dal km 38, Piantipiega, ci si dirige verso le Gole del Fiastrone, uno degli ambienti più naturali e spettacolari dei Monti Sibillini. 

Gole del Fiastrone – Foto di Archivio Regione Marche

Qui il paesaggio muta rapidamente, con scorci montani e tornanti si risale fino a Fiastra e il suo meraviglioso lago circondato da bellissime colline, ai piedi dei Monti Sibillini, a 685 metri. Il lago è un serbatoio di energia preziosa e le sue acque vi stupiranno per la loro limpidezza ed intensità di colore. Azzurro chiaro, azzurro scuro, turchese, zaffiro, verde smeraldo, blu cobalto, numerose sono le sfumature che vi appariranno e che saranno sempre diverse con il variare della luce, della luminosità e degli scorci e promontori da cui lo ammirerete. Da qui partono anche diversi percorsi trekking tra cui le Lame Rosse e la “Grotta dei Frati”, così chiamata perché si narrava che da lontano si sentivano i frati che cantavano la messa e che c’era un albero d’oro.

Lago di Fiastra – Foto Archivio Regione Marche – Campagna Marche Outdoor

Da qui si sale ancora verso Bolognola, il comune più alto (1.060 mt. s.l.m.) e il meno esteso delle Marche. Qui potrete scorgere le principali vette dei Sibillini e le aperture verso la valle del Fiastrone, meta prediletta di escursionisti e di tutti gli amanti della montagna in genere, e del Fargno. Arrivando a Pintura è possibile ammirare la parte nord dei monti Sibillini con paesaggi che rigenerano l’anima. Proseguendo si arriva al famoso Valico della Maddalena con il bellissimo balcone panoramico sopra tutte le Marche; si scorge il mare con un’apertura sull’Adriatico che va dal Conero fino a San Benedetto. Il valico della Maddalena è senza dubbio una tra le più belle salite da fare sui Sibillini. Lunga e molto panoramica. Impegnativa ma senza esagerare.

Molto bella in ogni stagione dell’anno: in primavera e in estate con i pascoli fioriti, nelle stagioni più fredde con le cime imbiancate dalla neve

Salita Bolognola-Pintura di Bolognola – Foto di Marche Outdoor

Da qui, in discesa, si va velocemente da Sassotetto fino a Sarnano, ripercorrendo nel verso opposto la famosa salita Sarnano – Sassotetto, scoglio di diverse Tirreno-Adriatico ed inserita tra le 10 più belle salite nella graduatoria Red Bull.

Sibillini Rebirth – Secondo anello

Questo percorso ad anello ha una lunghezza di 75 km e un dislivello massimo di 1480 metri. Si parte da Fiastra e si raggiunge il bellissimo altopiano di Macereto con l’incantevole Santuario della Madonna di Macereto, uno dei centri di pellegrinaggio dei Sibillini la cui bianca armoniosa bellezza spicca nel verde paesaggio dell’altopiano. Il complesso religioso sorge ad un’altezza di circa 1000 metri s.l.m. nel territorio comunale di Visso.

Santuario di Macereto – Foto Archivio Regione Marche – Campagna Marche Outdoor

Qui si è guidati ed accompagnati dall’imponente parete nord del Monte Bove, caratterizzata prevalentemente da calcare massiccio di tipo dolomitico, rappresentante la parete rocciosa più vasta dell’intero gruppo montuoso.

Il bellissimo percorso è intervallato da piccoli agglomerati di case dove la gente vive ancora di pastorizia, con laboratori di formaggi e la possibilità di gustare prodotti tipici.

Ussita – Foto Archivio Regione Marche

Proseguendo, si attraversa Ussita, “la porta tra le cime”, punto di partenza per avventurose e suggestive escursioni sui Monti Sibillini. Partendo dai diversi centri che lo compongono si possono raggiungere interessanti cime come quelle del Monte Bove e del Monte Bicco dalle quali ammirare le valli principali e le colline che digradano verso l’Adriatico, visibile nelle giornate più nitide.

Durante la pedalata si volge lo sguardo su ampi paesaggi, dal cuore dei Sibillini, infatti, si può scorgere fino a tutto l’Appennino marchigiano.

Foto Archivio Regione Marche – Campagna Marche Outdoor

Oltrepassata Pievebovigliana, borgo adagiato in collina a 439 m.s.l.m., ai piedi dei Monti Sibillini,

Pievebovigliana – Foto Archivio Regione Marche

 si incrocia il lago di Polverina, le cui sponde si prestano per passeggiate naturalistiche osservando la flora e la fauna. Il lago si trova infatti all’interno dell'”Oasi di protezione faunistica di Polverina”. In fine si risale verso Fiastra per chiudere l’anello con scorci sulla valle del Chienti fino a vedere Camerino con le sue rocche.

Sibillini Rebirth – Terzo anello

Proprio da Visso parte il terzo anello dei Sibillini, che percorre la famosa Valnerina attraversando borghi che vivono di pastorizia come Fematre, Rio Freddo, fino a raggiungere gli altopiani marchigiani di Colfiorito. Tutto il territorio offre sentieri mountain bike arrivando alla Riserva naturale Montagna di Torricchio, Piano Plestini e Cesi e l’Oasi di Protezione di Monte Fietone

Foto di Fabrizio Castelli – Sibillini Bike Map

Questo percorso che ha una lunghezza e un dislivello massimo di 1409 metri parte da Visso, cittadina medievale circondata da una corona di monti e ci si sposta verso le suggestive gole della Valnerina dominata da pareti calcaree strapiombanti.

Dopo circa 6km l’itinerario devia in una strada solitaria e con un tortuoso sali scendi si arriva fino all’altopiano di Colfiorito a Serravalle di Chienti con la Chiesa di Santa Maria di Plestia sotto cui si trovano i resti databili I secolo a.C. dell’antica Plestia e della sua divinità “Cupra/Bona Mater”

Il contrasto tra queste selvagge montagne e il tranquillo e bucolico paesaggio dei vari piani è l’elemento più caratteristico ed interessante.

Lungo la via il paesaggio muta e si ammira un territorio unico quasi fatato, costellato con piccoli paesini come Fematre, Rio freddo, Rasenna, Sesi, dove la natura domina ed è custode degli antichi mestieri.

Rio freddo – Foto di Fabrizio Castelli – Sibillini Bike Map

Da Colfiorito si riprende a salire per svalicare sull’altopiano di Selvapiana per poi riscendere a Monte Cavallo, tra verdi praterie con fioriture spontanee primaverili, cime arrotondate e faggete che si colorano di rosso in autunno, fino a tornare a Visso.

Info utili

Nella Regione Marche, dal 26/05/2020 è consentito l’esercizio delle attività delle Professioni Turistiche di cui al codice ATECO 79.90.20 in cui sono inclusi: guide turistiche, accompagnatori turistici, tecnici di comunicazione e marketing, guide naturalistiche di cui all’art.46 della L.R. n.9/2006 nonché le professioni turistiche disciplinate dalla L.R. n.4/1996 e gli accompagnatori cicloturistici disciplinati dall’art.3 della L.R. n. 37/2017. Testo completo

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