8 cose da fare per il ponte dell’Immacolata nelle Marche

Che ne dite di trascorrere il Ponte dell’Immacolata nelle Marche? L’unica regione plurale d’Italia vi aspetta per vivere e assaporare la magica atmosfera natalizia fra mercatini, castelli di Babbo Natale, rievocazioni e specialità enogastronomiche. Ecco a voi i nostri consigli selezionati fra tutti gli eventi in corso nella nostra regione.

1. Shopping natalizio tra i mercatini 

In ogni angolo delle Marche vi aspettano i magici e scintillanti mercatini natalizi per avvolgervi nella calda atmosfera della festa più bella dell’anno.

I borghi, i castelli e le città si riempiono di addobbi e di luci creando un’atmosfera unica che scalda il cuore. Cercate idee regalo originali? Desiderate conoscere Babbo Natale oppure fare una pattinata sul ghiaccio o ammirare dall’alto della ruota panoramica le luci festose del Natale?

Tante sono le città e i borghi marchigiani, dal nord al sud della regione, che propongono iniziative natalizie dedicate a grandi e piccini. Scopritele tutte cliccando su i mercatini di Natale delle Marche

2. Il Natale dei bambini è nelle Marche!

In alcuni eventi marchigiani i bambini saranno i protagonisti assoluti! Ecco quali sono:

Fermo Magica a tema Alice nel paese delle Meraviglie: il Natale di Fermo si cala nell’atmosfera di Alice come in un percorso di crescita, del passaggio della bambina Alice verso l’età adulta senza perdere la voglia di stupirsi e di restare incantati. Moltissime le proposte in calendario, per intrattenere bambini e adulti: dalla pista di ghiaccio al trenino Natalexpress, dai mercatini natalizi all’albero di Natale volante, dalla casa di Babbo Natale alla mostra di presepi!

Scarica il programma di Fermo Magica

Gli Elfi di Fossombrone Magic Christmas: la città diventerà un contenitore di eventi dedicati a tutta la famiglia ed in modo speciale ai bambini grazie al magico mondo degli Elfi che trasformeranno Fossombrone nella “Città degli elfi” avvolgendo tutti nella calda e magica atmosfera della festa più bella dell’anno. Corso Garibaldi, il centro storico della città, diventerà una suggestiva via grazie a 250 magiche lanterne, 60.000 luci, piante e arbusti veri che formeranno un “boschetto” in cui i bambini potranno spedire le loro letterine a Babbo Natale ed ascoltare storie e racconti di Nonna Elfa. Immancabile lo Snow & Show, lo spettacolo di neve che scende accompagnata da speciali giochi di luci e musiche che faranno da cornice ad eventi vari, come concerti, artisti di strada, presentazioni di libri che si alterneranno nelle varie giornate del “Magico Natale”.

Il Castello di Gradara si trasformerà in un vero castello delle meraviglie per i bambini con spettacoli teatrali, il fermo posta di Babbo Natale dove consegnare la letterina, la scuola di clowneria, la casetta di cioccolato, percorsi fiabeschi e animati, laboratori magici e tanto altro ancora…

Ad Ancona in Piazza Pertini il bosco degli elfi regno della fiaba e della fantasia, sarà aperto l’8 dicembre e inoltre sabato 10 e domenica 11 dalle ore 16 alle ore 19. Affollato di elfi e Babbo Natale, il bosco riserva ai più piccoli scenari incantati con una serie di giochi, laboratori e spttacoli di animazione. Adiacente a questo spazio è allestito il bosco delle meraviglie, animato da personaggi delle favole e superoi. Accoglierà i bambini ogni domenica e nei festivi. Sempre rivolto ai bambini sabato 10 dicembre c’è il laboratorio creativo “tedesco” organizzato da Inlingua school (Via Marconi 26); alle ore 16,30 cui seguirà un secondo laboratorio “Crea il tuo cappellino da elfo” presso la sede di “Ballando ballando” (via Vanvitelli 38). Entrambi gratuti, le due sedi collegate dal trenino di Natale. Iscrizioni al 3668727136.

3. Festa del Duca d’Inverno e Presepe Rinascimentale ad Urbino

Il Duca Federico e la sua corte torneranno protagonisti ad Urbino con il Presepe Rinascimentale (unico in Italia) e la Festa del Duca d’Inverno. Piazza Duca Federico, il Cortile d’onore e i sotterranei faranno da scenografia naturale per accogliere un vero e proprio dipinto vivente, la Natività della Bibbia di Federico da Montefeltro con intorno ricostruzioni di attività artigianali dell’epoca e di vita quotidiana: tintori, orafi, spezierie, lavorazioni di stoffe, musici, danzatrici, arcieri, tamburi, nobili, dame e cavalieri. L’8 dicembre nel cortile di Palazzo Nuovo in piazza della Repubblica, verrà allestito un presepe rinascimentale tratto dal dipinto del Perugino “L’adorazione dei Magi”. Alle 17 il presepe prenderà vita grazie ai figuranti dell’A.R.S. Urbino Ducale che animeranno fino alle 18.30 il quadro rinascimentale. Il tutto arricchito con canti rinascimentali e natalizi. Ospite la Corte di Senigallia. Il presepe sarà allestito con sagome per tutto il periodo natalizio.

Piazza della Repubblica ospita i mercati, mentre il cortile del Collegio Raffaello è il luogo dei tornei, dei laboratori per bambini e dei giochi storici. Nel mercato storico rinascimentale di Piazza della Repubblica sono invece riproposti i mestieri del ‘400, ripresi fedelmente da miniature dell’epoca. Palazzo Nuovo, suggestivo palazzo nel cuore di Urbino, ospita espositori e venditori di artigianato legati al mondo dei Presepi: presepi di antiquariato, mobili e oggetti antichi, gioiellerie e botteghe artigiane.

Rievocazioni storiche e sfilate, spettacoli di tamburi e di fuoco, musica e spazi per bambini riempiono di musica e vivacità tutta Urbino. Informazioni su queste rievocazioni storiche ad Urbino

10 cose da fare a Urbino 

4. Accensione dell’albero sulla collina di Castelbellino

Il meraviglioso albero luminoso disposto su tutta la superficie del lato nord della collina di Castelbellino è il più grande albero natalizio della Regione Marche. Per la Festa per l’accensione dell’Albero funzioneranno stand gastronomici dalle 17 alle 22, con piatti tipici invernali e autentiche specialità di stagione come cresciole di polenta dolci e salate, castagne e vin brulè. Seguirà un altro appuntamento l’8 dicembre con il Borgo Natalizio, nuova manifestazione nel centro storico di Castelbellino con laboratori e spettacoli per grandi e piccini.

Info evento Natale a Castelbellino

albero luminoso sulla collina di castelbellino
Albero sulla collina di Castelbellino – Foto di Pietro Cerioni

5. Immergersi nella Bellezza dell’arte

Se siete appassionati di arte, le Marche potranno soddisfare la vostra fame insesauribile di bellezza.
Dal Rinascimento all’Arte Contemporanea, potrete ammirare tesori eccezionalmente esposti al pubblico e ripercorrere la parabola artistica di grandi maestri dell’arte mondiale, senza dimenticare gli importanti artisti marchigiani, famosi a livello internazionale.

Assolutamente da non perdere:

  • la grande mostra monografica dedicata a Carlo Crivelli Le relazioni meravigliose”, a cura di Francesca Coltrinari e Giuliana Pascucci, visitabile fino al 12 febbraio 2023 all’interno dello straordinario Palazzo Buonaccorsi di Macerata. Qui potrete ammirare la Madonna con il Bambino di Crivelli nella sua piena leggibilità e splendore dopo l’importante intervento di restauro.

    La mostra raccoglie sette dipinti, provenienti da musei italiani e non solo, selezionati con l’intento di riportare nel territorio di provenienza alcuni dei dipinti di Crivelli e di presentare i più aggiornati contributi di ricerca e indagine di carattere scientifico evincendo le molteplici relazioni “meravigliose” esistenti tra le opere, i maestri coevi, i musei che li hanno accolti fino ai visitatori di oggi. La mostra è itinerante e si parte da Macerata, dentro e fuori Palazzo Buonaccorsi, per proseguire poi verso Corridonia, San Ginesio, Sarnano, Monte San Martino, San Severino Marche, Serrapetrona, Belforte del Chienti. Un progetto che vuole far riscoprire l’opera di Crivelli, tra grandi pale d’altare e opere di formato ridotto per la devozione privata, e il legame con il territorio marchigiano che lo ha ospitato (dal 1468 al 1495) e in cui ha realizzato la maggior parte dei suoi capolavori.
  • Premio GB Salvi a Sassoferrato e la mostra SALVIFICA. Il Sassoferrato e Nicola Samorì, tra rito e ferita permette di cogliere due artisti lontani nel tempo, Giovan Battista Salvi (Sassoferrato 1609-Roma 1685) e Nicola Samorì (Forlì, 1977), in un dialogo stringente, inedito e folgorante.
    Entrambi sono accomunati da vari aspetti, a partire dall’attitudine quasi ossessiva alla “ri-scrittura” di temi e modelli che si traduce in una rielaborazione continua e vorticosa delle immagini, che si offrono quasi con impavida sfrontatezza a circuitare tempo e memoria visiva. Ad accomunare i due artisti interviene inoltre una sorta di dipendenza dalle forme e una forte volontà di indagine nei meandri della pittura.
  • “Cose dell’altro mondo” da Monet a Warhol capolavori alla Pinacoteca Civica Podesti: tra gli artisti in mostra Monet, Signac, Courbet, Degas, Sisley, Derain, Picasso, Matisse, Modigliani, Bacon, Warhol. Sessantatré opere, che saranno distribuite, all’interno della Pinacoteca, in un percorso integrato con quello della collezione permanente. La prima sezione della mostra è dedicata alla scena inglese dell’Ottocento; la seconda sezione, invece, ripercorre la scena francese del XIX secolo; la terza sezione è occupata dal più recente nucleo novecentesco del museo, dove sono rappresentati i protagonisti della scena del primo Novecento; il percorso prosegue poi nel secondo dopoguerra, con opere di importanti maestri della scena internazionale, tra cui spicca un doloroso ritratto di Francis Bacon. Un’ulteriore sezione è dedicata alla scena sudafricana, l’arte del mondo di Lady Phillips. Le opere esposte sono firmate da artisti ben rappresentativi di un contesto che da sempre si dibatte tra culture diverse, diviso tra tradizioni locali e influenze europee.
  • Arte e potere, Palazzo Ducale – Sale del Castellare di Urbino: la mostra parte dalla figura di Federico da Montefeltro, tra i principali mecenati di ogni tempo, che fece di Urbino la culla e il centro del Rinascimento. Nelle Sale sono esposte le opere di nove artisti, tra i più significativi interpreti dell’arte contemporanea: Giuseppe Bergomi, Bertozzi & Casoni, Tullio Cattaneo, Giuseppe Ducrot, Marco Lodola, Igor Mitoraj, Livio Scarpella e Ivan Theimer. Si tratta di sculture realizzate su commissione, pubblica o privata, per celebrare un fatto o qualificare un luogo o ancora per esaltare la gloria individuale. E per capire quanto la grandezza possa trovare ancora nell’arte un mezzo per rappresentare se stessa e quanto il potere possa essere impiegato per migliorare il mondo.

Vai alla sezione eventi del sito del turismo della regione Marche per trovare altri eventi e mostre nelle Marche

6. Itinerari in camper per tutti i gusti

Se amate la vacanza itinerante a stretto contatto con la natura, la storia e la cultura dei luoghi le Marche sono quello che fa per voi! Per gli appassionati del turismo plein air  le Marche sono un vero paradiso dove potrete scegliere fra una fitta rete di aree attrezzate su tutto il territorio e magari abbinarvi anche un gustoso e suggestivo mercatino. Ecco tutti gli itinerari, dal nord al sud delle Marche:

7. Assaggiare il frustingo, il dolce di Natale delle Marche

Nelle Marche non è Natale senza frustingo, un vero e proprio trionfo di golosità e tradizione!
Dovete sapere che nonostante i suoi duemila anni, continua a deliziare i palati di grandi e piccini con il suo gusto aromatico esaltato dalla frutta secca e dai fichi, gli ingredienti principali di questa antica ricetta, risalente al periodo degli Etruschi.

Ecco la ricetta del Frustingo

frustingo, il dolce di Natale nelle Marche
Frustingo – Foto di Sonia Darini

8. Fuochi Della Venuta a Loreto

C’è chi li chiama “fuochi”, chi “focheracci”, chi ancora “faoni”, “fogarò”, o “foghère”. Ma la denominazione, forse, più curiosa è quella di “faori” (favori), che sembra rievocare l’aiuto di Dio sui suoi fedeli. Avete mai sentito parlare di questi “fuochi della Venuta”? Nello storia del Cristianesimo si narra che gli abitanti di Loreto  per un’enorme gratitudine verso Dio, cominciarono ad accendere i fuochi d’allegrezza per illuminare la notte tra il 9 e il 10 dicembre.

Questi fuochi, a partire dal 1617, accesero le campagne della zona, in ricordo della notte tra il 9 e 10 dicembre  1294 quando, secondo la leggenda, la Santa Casa  di Nazaret fu trasportata a Loreto: la luce dei falò guidava il cammino e l’attesa della “Venuta”.  Ancora oggi questa tradizione religiosa, perpetrata anche nei comuni lungo la “Via Lauretana”, viene accompagnata dal suono delle campane e dai bagliori diffusi nella campagne che contribuiscono a creare atmosfera mistica, coinvolgendo intere famiglie e vive questo evento per la prima volta.

Scopri la tradizione dei fuochi della Venuta di Loreto

Info utili

Foto di copertina di Pietro Cerioni

Ti potrebbe interessare anche...

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.