Da Porto Recanati ad Osimo: un itinerario per famiglie

L’itinerario prende il via dal salotto buono delle Marche, Porto Recanati e poi risale la valle del Musone fino alla vicina Osimo ricca di misteri, terminando con una vasta esplorazione della località rurale di Campocavallo.

Porto Recanati, il salotto sul mare

Porto Recanati, la porta meridionale della Riviera del Conero, è nota per il Castello Svevo che ospita al suo interno l’Arena Gigli e la Pinacoteca Comunale, tappa fondamentale anche se non siete appassionati d’arte. Poi, al di là del lungomare, c’è la spiaggia che si tuffa nell’azzurro dell’orizzonte.

La bicicletta è il mezzo più appropriato per scorrazzare su e giù per i suoi 9 Km di litorale. 

Foto di Italia con i Bimbi

Se non avete una bici al seguito, sappiate che non è difficile trovarne a noleggio in città. Oltre al servizio svolto da alcuni noti negozi, efficienti modelli di city bike sono disponibili gratuitamente presso l’Ufficio del Turismo in Corso Giacomo Matteotti, 103.

Alle spalle di Corso Matteotti c’è il Lungomare Lepanto, un’ampia promenade fronte mare completamente interdetta alle auto. Le antiche case dei pescatori, oggi ristrutturate, conservano i vivaci colori di un tempo; attrezzati stabilimenti balneari garantiscono relax e divertimento per tutta la famiglia.

Foto di Silvia Tinti

L’edificio del Kursaal, all’ombra della Torre Sveva, prospetta su piazza Brancondi e si affaccia sull’Adriatico. 

Puntando la bici verso nord, bastano pochi minuti per raggiungere il lungo litorale di Scossicci, dove le spiagge libere di alternano a quelle attrezzate.

Questa zona vanta un’alta densità di gustosi ristoranti di pesce che, al classico menù adriatico fatto di arrosti e di fritti, affiancano quello che a queste latitudini è l’indiscusso re della tavola: il brodetto alla portorecanatese.

Foto di Alfonso Alfonsi

È una tradizionale zuppa di pesce senza pomodoro o peperoni ma con l’originale aggiunta della zafferanella, lo zafferano selvatico originario del Conero. All’inizio di giugno a questo piatto identitario viene dedicata una manifestazione culinaria tra le più amate della regione: La settimana del Brodetto.

Infine, sarebbe un errore lasciare il centro di Porto Recanati senza aver fatto almeno un salto all’area archeologica dell’antica Potentia, colonia romana fondata nel 184 a.C. nei pressi della foce del fiume Potenza. È visitabile su prenotazione da giugno a settembre facendone richiesta all’ufficio IAT.

Foto di Italia con i bimbi

Leggi l’itinerario approfondito -> Cosa fare a Porto Recanati con la famiglia, itinerario in 10 tappe

Osimo e Campocavallo

Osimo dista appena 21 Km da Porto Recanati: appena una mezz’ora d’auto fino al maxi-parcheggio coperto di via Cristoforo Colombo, dove la sosta giornaliera costa solo 2 €.

Lasciata l’auto, sarà il Tiramisù, moderno impianto di ascensori inclinati, e poi alcune rampe di scale mobili a portarvi direttamente in centro storico. Questa è una buona dritta per chi non vuole parcheggiare dentro le mura dove ci sono tariffe orarie.

Città dai tanti segreti, Osimo vanta almeno 2.500 anni di storia.

I suoi abitanti sono i senza testa ma questo simpatico appellativo allude alle 12 statue acefale di epoca romana allineate nell’atrio del Palazzo Comunale, mentre la nomea di città misteriosa è legata alla fitta rete di grotte, gallerie e cunicoli scavati in epoche differenti nella duttile arenaria del sottosuolo.

Foto di Italia con i Bimbi

Punto di partenza dell’esplorazione cittadina è l’ufficio della IAT è in Via Fonte Magna, 12 esattamente a ridosso delle antiche mura romane. Condivide gli spazi con l’ingresso alle Grotte del Cantinone che insieme alle Grotte di Piazza Dante, alle Grotte Riccioni e all’ipogeo sotto al Palazzo Hercolani Fava Simonetti, formano il tour completo della Osimo sotterranea.

Ma la Osimo si caratterizza per i tanti palazzi nobiliari tra i quali il Palazzo Campana risalente al ‘600 che si affaccia su Piazza Dante. Fu seminario vescovile e collegio maschile, frequentato tra gli altri anche da Aurelio Saffi, come ricorda una bella epigrafe all’ingresso. 

Il palazzo che vanta una bellissima biblioteca storica, ospita il Museo Civico e la sezione archeologica, mentre gli altri ambienti del primo piano, da tempo sono la location privilegiata di mostre internazionali che attraggono migliaia di visitatori.

Foto di Italia con i Bimbi

A pochi passi Palazzo Campana, sulla strada per il Santuario di San Giuseppe da Copertino (con annesso museo), troviamo l’ingresso alle Grotte Riccioni. Tradizione vuole che qui si riunissero i cavalieri templari; prive di illuminazione elettrica, sono rischiarate esclusivamente da lumini. 

Vicino al Palazzo Municipale sovrastato dalla Torre Civica del XIII secolo, c’è un’altra meraviglia osimana: la Cattedrale di San Leopardo, maestoso edificio in pietra edificato tra il XII e il XIV secolo. Dulcis in fundo il Belvedere, un affaccio panoramico sul limitare dei giardini pubblici di Piazza Nuova in via Saffi: imperdibile tappa di ogni visita, si apre su un panorama che va dal Monte Conero fino al Gran Sasso d’Italia.

Ma la grande bellezza di Osimo non finisce qui.

Ai piedi dell’abitato, sul versante meridionale attraversato dalla valle del Musone, sorge un importante santuario mariano che prende il nome dalla località. Parliamo del Santuario di Campocavallo meta dell’annuale Processione del Covo.

Foto di Italia con i Bimbi


I covi sono artistiche riproduzioni in scala di cattedrali o santuari di tutto il mondo che, oltre ad essere costruiti su rimorchi trainati da trattori, sono rivestiti di spighe di grano abilmente lavorate. Durante l’anno sono conservati al Museo del Covo, poco distante dal Santuario.

Ma la località di Campocavallo ha anche altri motivi d’attrattiva: oltre a conservare un paesaggio rurale incontaminato, è interessato da una pista ciclopedonale tra le più belle dell’intera regione. 

Foto di Italia con i Bimbi

Il circuito ad anello a fondo misto dalla lunghezza di quasi 5 chilometri, si trova alla confluenza tra il Fiume Musone e il torrente Fiumicello, proprio al centro della viabilità secondaria fatta di strade poderali scarsamente frequentate dalle auto.

L’anello si raggiunge tramite un ramo di pista ciclabile che si avvia dal parco “Verde energia” dove è possibile parcheggiare l’auto… il resto è pura magia.

Leggi l’itinerario approfondito -> Alla scoperta di Osimo: la città sotterranea, la ciclabile sul fiume Musone e il Museo del Covo

Info utili

La foto di copertina è di Sergio De Riso dal contest “Porta le Marche nel mondo con le tue foto”

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