10 cose da fare ad Osimo, la città dei senza testa

Ad una manciata di chilometri dalla Riviera del Conero, alta su di un colle, come un’isola immersa in un mare di campi coltivati, si trova Osimo.

Sono tante le esperienze che potrete vivere ed assaporare in questa città dalla storia millenaria, cinta da potenti mura romane risalenti al 174 a.C.  Vi suggeriamo 10 cose assolutamente da non perdere se siete qui per un weekend o anche solo per un paio d’ore… Buona scoperta!

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1. Una passeggiata attraverso 2.500 anni di storia 

Lo sapete che ci fu un tempo in cui Osimo era definita la “metropolis piceni”, la più importante città del Piceno, roccaforte imprendibile fin dai tempi più antichi?

Ogni scorcio, ogni costruzione del centro storico ci racconta aneddoti legati a questo prezioso bagaglio storico: dalle antiche mura romane, le più estese e meglio conservate delle Marche; alle fonti storiche disseminate per tutto il territorio cittadino tra cui spicca Fonte Magna dove Pompeo Magno fece abbeverare i suoi cavalli; fino ai numerosi reperti d’epoca romana e medievale conservati nel Lapidarium.

Il pezzo forte della collezione? Il frammento che riporta la più antica iscrizione finora ritrovata con il nome di Pompeo Magno (52 a.C.). Senza dimenticare le misteriose statue acefale… di cui parleremo più avanti

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Reperto romano posto nel Lapidarium di Osimo

Reperto romano posto nel Lapidarium di Osimo

2. Risolvere l’enigma dell’appellativo “osimani senza testa”

Entrando nell’atrio d’ingresso del Palazzo Comunale di Osimo noterete dodici statue romane acefale di dimensioni pari al vero che dall’alto dei loro secoli vi racconteranno le vicissitudini dell’intera città.

L’appellativo di “Senza Testa” dato ai cittadini osimani deriva proprio da queste sculture che originariamente, dovevano abbellire l’antico foro romano situato nell’odierna Piazza Boccolino.

Sul perché siano rimaste tutte senza testa rimane un alone di mistero! Svariate sono le ipotesi, tra la più accreditata quella in cui sembra siano state decapitate come sfregio dopo un assedio nel lontano 1487 dal generale milanese Trivulzio.

Altri studiosi ipotizzano invece che alcune teste non siano mai state scolpite oppure siano cadute in seguito a episodi di guerre o intemperie.

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La statue acefale conservate nell'atrio comunale di Osimo

La statue acefale conservate nell’atrio comunale di Osimo

3. Varcare la soglia di un misterioso mondo sotterraneo 

Dovete sapere che circa 2.500 anni fa i popoli antichi cominciarono a scavare la collina di Osimo in profondità per farvi camminamenti difensivi e passaggi segreti, per rifornirsi d’acqua e sopravvivere.

Per questo motivo la città è attraversata da un labirinto di grotte e cunicoli, in parte visitabili. Addentratevi nel mistero, alla scoperta delle affascinanti figure e simbologie che popolano questo mondo sotterraneo, sarà un’esperienza che non dimenticherete molto facilmente!

La visita è sempre guidata e i tempi di percorrenza vanno dai 40 ai 45 minuti per singola grotta. Per informazioni o prenotazioni chiamate il Numero Verde 800 22 88 00

Le grotte di Osimo

Le grotte di Osimo

4. Esplorare il centro cittadino e sorprendersi ad ogni angolo

Dal cuore della città, la Piazza del Comune, salendo via dell’Antica Rocca (conosciuta in città come Costa del Duomo e percorrendola capirete il perché), potrete giungere al punto più alto della città, la sommità del Gòmero dove scoprirete la splendida Cattedrale di San Leopardo e Santa Tecla, uno degli esempi più belli di architettura romanico-gotica delle Marche.

Vi consigliamo di visitare anche la sua cripta e il battistero quattrocentesco posto accanto alla cattedrale soffermandovi sul soffitto ligneo a cassettoni che siamo sicuri vi sorprenderà… Percorrendo il corso invece vi immergerete nel vero e proprio centro storico fatto di imponenti palazzi signorili, un elegante teatro, negozi e ricercati caffè dove fermarsi a consumare un aperitivo.

Dal corso centrale si dipanano i vicoli dove la cosa migliore da fare è perdersi seguendo l’odore del pane appena sfornato dal fornaio o curiosando tra le botteghe artigiane, fino a raggiungere il parco cittadino: i Giardini di Piazza Nuova dove davanti ai vostri occhi si aprirà un panorama emozionante dai Monti Sibillini alle dolci colline verdi, al mare azzurro della Riviera del Conero.

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Il Duomo di San Leopardo

Il Duomo di San Leopardo

Il meravigliosoa panorama che si può ammirare dai Giardini di Piazza Nuova

Il meravigliosoa panorama che si può ammirare dai Giardini di Piazza Nuova

5. Scoprire l’arte nascosta un po’ ovunque 

Oltre alla Pinacoteca e al Museo Diocesano che racchiudono le opere di maestri quali Pomarancio, Guercino, Ridolfi, Guido Reni, Simone De Magistris… (solo per citare i più noti!) potrete ammirare opere di importanti autori all’interno delle antiche chiese e dietro le facciate degli eleganti palazzi del centro.

Tesori inestimabili si nascondono fra le pieghe di questa città che è un vero e proprio museo diffuso. Solo per farvi un esempio: all’interno della Chiesa di San Marco Evangelista è custodita una splendida pala di altare della Madonna del Rosario del 1642, dipinta da Guercino.

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Pala del Guercino all'interno della Chiesa di San Marco

Pala del Guercino all’interno della Chiesa di San Marco

Ma non finisce qui… Osimo è anche città dell’arte urbana con PopUp! Festival 2020. Il borgo diventa una galleria a cielo aperto, con nuove opere murali e installazioni temporanee e permanenti create da artisti italiani e internazionali. Un programma d’eccezione, con gli artisti di fama internazionale Agostino Iacurci, Giorgio Bartocci, Allegra CorboTwoone, chiamati a creare opere site-specific in spazi pubblici di Osimo, città incastonata fra il mare del Conero e l’entroterra collinare. Mentre il collettivo Broken Fingaz e trenta artisti italiani contemporanei sono coinvolti in installazioni temporanee nel cuore del bellissimo centro storico.

6. Ammirare uno dei più bei teatri storici delle Marche 

Il Teatro La Fenice fu costruito in stile neoclassico sulle rovine di un precedente edificio teatrale. Nel settembre 1894 venne inaugurato “La Nuova Fenice” con una struttura a ferro di cavallo, decorazioni ottocentesche e un sipario storico, dipinto dallo scenografo Alfonso Goldini.

Sviluppato su tre ordini di palchi più il loggione può ospitare fino a 444 persone che possono assistere a numerosi spettacoli durante tutto l’anno. Particolarmente apprezzata è la stagione di prosa invernale, che vede protagonisti, oltre a grandi nomi del teatro italiano, anche giovani studenti di recitazione.

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Teatro La Nuova Fenice di Osimo

Teatro La Nuova Fenice di Osimo

7. Scoprire i miracoli avvenuti ad Osimo

La cosa più incredibile dei miracoli è che accadono e ad Osimo ne sono avvenuti molti, ve ne raccontiamo tre. Forse avrete sentito parlare dei voli estatici di San Giuseppe da Copertino, santo protettore degli studenti e degli aviatori. Ad Osimo trovò l’ultima dimora e il Santuario di San Giuseppe da Copertino attira ogni anno tantissime persone incuriosite dal “Santo dei Voli” che si sollevava miracolosamente da terra alla visione della Madonna.

Qui sono conservate le sue spoglie e potrete visitare le stanzette in cui visse. Altra storia che ha dell’incredibile è quella delle lacrime della Beata Vergine Addolorata di Campocavallo che il 16 giugno 1892, durante la messa, iniziò a lacrimare e a muovere gli occhi. Il prodigio si ripeté per ben dieci anni consecutivi e frequenti furono le guarigioni miracolose che attirarono al santuario numerosi devoti pellegrini.

La terza storia che vi raccontiamo è quella del Crocifisso miracoloso all’interno del duomo di San Leopardo. Il crocifisso ligneo in stile arcaico del XIII sec., dal 2 luglio 1796 per diversi mesi, aprì gli occhi e la bocca di fronte ad increduli testimoni. Il prodigioso evento rese la Cattedrale meta di numerosi pellegrinaggi, tanto che ancora oggi se ne festeggia la ricorrenza.

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8. A cavallo o in bici lungo il fiume Musone

Se quello che cercate è una piccola oasi di pace per ricaricare le batterie, la valle del fiume Musone a Campocavallo di Osimo fa per voi. Qui avrete la possibilità di pescare nei laghetti artificiali, andare in bici o a cavallo, fare una tranquilla passeggiata oppure birdwatching.

Perdetevi per le tranquille stradine di campagna, respirate e ammirate il paesaggio che vi circonda, tutto in completa sicurezza con un bel circuito ciclabile adatto anche per i più piccoli! La natura del fiume Musone è ricca e variegata, un vero paradiso per gli amanti della fotografia naturalistica!

Laghetti di Campacavallo

Laghetti di Campacavallo

9. Un tuffo indietro nel tempo con le antiche tradizioni rurali

Sapete che cos’è il Covo? È un carro che presenta una costruzione realizzata interamente di spighe di grano. Un lavoro enorme e certosino che ogni anno impegna tutta la comunità di Campocavallo, a 2,5 chilometri dal centro di Osimo.

Mani sapienti intrecciano con passione un covo differente a rappresentare un luogo di culto nel mondo, riprodotto in scala, da offrire in processione come ringraziamento alla Madonna.

Questo avviene durante la Festa del Covo, la prima domenica del mese di Agosto. Qui è possibile visitare il bellissimo Santuario della Beata Vergine Addolorata, costruito in stile neo-gotico tra la fine dell’Ottocento e gli inizi del Novecento e ammirare queste splendide creazioni artigianali presso il Museo del Covo, dove sono conservati i lavori realizzati negli anni fino ad oggi.

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10. Assaggiare un buon bicchiere di Rosso Conero 

Osimo è la terra del Rosso Conero. Questo vino color rosso rubino vi inebrierà con il suo profumo intenso e il suo sapore fruttato.

Vi consigliamo di provarlo fresco sui 13°-15° in un ampio calice e di abbinarlo agli arrosti e alla selvaggina, ai salumi e ai formaggi stagionati o con un bello scacco di vincisgrassi!

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Cosa vedere nei dintorni

Osimo si trova a soli 15 km dal mare della Riviera del Conero, a venti minuti dal capoluogo Ancona, da Recanati, città natale di Leopardi e dalla Santa Casa di Loreto; a meno di un quarto d’ora da Castelfidardo, patria della fisarmonica o dal grazioso borgo medievale di Offagna e infine a mezz’ora da Jesi e i suoi castelli.

Info utili

Le foto ci sono state gentilmente concesse dall’Ufficio del Turismo del Comune di Osimo

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