I luoghi di Dante nelle Marche: scene di vita dantesca

L’anno delle celebrazioni dantesche continua con iniziative ed eventi dedicati alla riscoperta del Sommo Poeta in tutta Italia. Ogni luogo della penisola ha un legame speciale con Dante, che ne ha decantato pregi, difetti e peculiarità. Qui nelle Marche, Dante ha ricordato numerosi luoghi e personaggi che abbiamo iniziato a raccontarvi nel precedente post dedicato a I luoghi di Dante nelle Marche: sulle orme del Sommo Poeta.

Oggi vogliamo accompagnarvi alla scoperta di un nuovo itinerario che testimonia il passaggio di Dante nelle Marche e racconta luoghi che hanno avuto un ruolo chiave nella sua vita, e in quella di persone a lui care.

Pronti? Partiamo!

Mercatello sul Metauro – Castello della Pieve

Partiamo il nostro percorso da un luogo simbolico di estremo valore per la narrazione della vita di Dante. Nella piccola e suggestiva frazione abbandonata di Castello della Pieve, nel comune di Mercatello sul Metauro, è stata scritta una delle pagine più significative della vita del Sommo Poeta.

Castello della Pieve. Foto di Carlo Torelli

Nell’antico borgo medievale, che conserva ancora le caratteristiche case in pietra originale affacciate su un’unica strada principale, spicca la massiccia Torre di guardia che reca una lapide in pietra con la seguente iscrizione: “In Castello della Pieve / Carlo di Valois e Corso Donati / il IV ottobre MCCCI / decisero l’esilio / di / Dante Alighieri / Il Comune di Mercatello / sul Metauro / nel VII centenario / della nascita / del Divino Poeta / A.D. MCMLXV”.

La torre medievale con l’iscrizione che ricorda l’esilio di Dante. Foto di Valentina Pierucci dal blog Una Marchigiana in Viaggio

È lecito chiedersi se Dante avrebbe mai scritto la Divina Commedia, impegnato com’era nella vita politica, se il fratello del Re di Francia Carlo di Valois e il nobile fiorentino Corso Donati non ne avessero deciso l’esilio!

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Sassoferrato

Spostandoci dalla provincia di Pesaro Urbino a quella di Ancona raggiungiamo Sassoferrato, un borgo meraviglioso al centro di un territorio unico dal quale accedere a esperienze che spaziano dalla cultura all’enogastronomia, dalla spiritualità alla natura attiva. Fra queste, imperdibile il parco archeologico Sentinum, uno dei siti più rilevanti delle Marche, situato alle porte della città.  

Monte Strega, Sassoferrato. Foto di Federico Petrucci

Qui nel medioevo venne trascritto uno dei codici più antichi e importanti tra quelli esistenti della Divina Commedia, il Laurenziano, risalente ben al 1355.

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Ancona

Spostandoci verso la costa, giungiamo ad Ancona, capoluogo della Regione Marche e, da sempre porta d’Oriente per gli scambi commerciali con la Dalmazia, con un porto operoso e frequentato al tempo di Dante anche dai mercanti fiorentini. È proprio il novellista rinascimentale toscano Giovanni Sercambi che ricorda, in una delle sue novelle, che Dante che avrebbe camminato verso il Capoluogo dorico per far ritorno nella natia Toscana. Ancona, città fondata dai Greci, con una storia di più di 2500 anni, ha un fascino particolare dato dalla ricchezza della sua cultura.

L’Arco di Traiano al Porto Antico di Ancona. Foto di Deborah Tinca

Nel centro storico coesistono reperti sorprendenti che percorrono tutta la vita culturale della città: dall’antica Roma, come l’antichissimo Arco di Traino al porto antico, fino al maestoso Duomo romanico di San Ciriaco che domina l’Adriatico, dai palazzi rinascimentali dell’elegante “salotto cittadino” alle preziose opere di Lotto, Tiziano, Crivelli e Guercino, contenuti nella Pinacoteca Civica F. Podesti.

Passate una giornata alla Pinacoteca di Ancona (ricordate di verificare i nuovi orari di apertura e modalità di visita in base alle disposizioni vigenti)

Macerata

Seguiamo i passi di Dante e raggiungiamo Macerata, dove viveva uno dei suoi più cari amici, il collega Cino da Pistoia, che contribuì alla diffusione della poetica del Dolce Stil Novo. Proviamo a immaginarli insieme, mentre percorrono le vie della città e del suo grazioso centro storico circondato da antiche mura. La città di Macerata è un centro culturale di grande rilievo, sede di una storica Università e città natale di un grande letterato e religioso marchigiano, Matteo Ricci.

Biblioteca Mozzi-Borgetti. Foto di Tommaso Cimarelli

La cultura si respira ovunque: nella splendida sala affrescata del Museo Buonaccorsi, la Sala dell’Eneide; fra gli scaffali dell’antica biblioteca Mozzi-Borgetti con i suoi incunaboli centenari; all’interno dello Sferisterio, dove riecheggiano le più belle opere liriche di tutti i tempi.

Scoprite 10 cose da fare e vedere a Macerata

Abbazia di Santa Maria di Chiaravalle di Fiastra e Urbisaglia

Poco lontano da Macerata, l’abbazia di Chiaravalle di Fiastra rappresenta una meta assolutamente da non perdere, ed è facile pensare che Dante abbia fatto visita a questa struttura, famosa e di grande attrattiva per gli umanisti del tempo.

Abbazia di Chiaravalle in Fiastra. Foto di Deborah Tica

In particolare, l’interno della chiesa è a tre navate, di cui la centrale è altissima, a volte ogivali, con caratteristici pilastri cruciformi coronati da capitelli romanici, scolpiti dai monaci stessi con materiali provenienti dai ruderi della vicina Urbs Salvia, città romana che tanto impressionò Dante per l’imponenza delle sue architetture imperiali.

L’Abbazia è circondata da una rigogliosa riserva naturale, dove respirare un’atmosfera di serenità e pace ma anche godere della possibilità di fare sport all’aria aperta.

Scopri un itinerario nel maceratese percorrendo la via delle abbazie

Fermo

Infine, ultima tappa del nostro viaggio, Fermo, è citata da Dante per la peculiare palata locale, che dovette sorprendere il poeta durante la sua permanenza presso la curia pontificia nei dintorni della città.

Fermo. Foto di Paolo D’Angelo

Documenti storici inoltre raccontano di un certo Jacopo Alinghieri in esilio in quel periodo nella città del Girifalco e delle cisterne romane, lasciando fortemente suppore che si trattasse proprio di suo figlio maggiore.

Cosa fare a Fermo? Idee per un tour “sottosopra”

Questo articolo è tratto dall’itinerario D’amicizia e poesia, scene di vita Dantesca presente sul sito dedicato al turismo della Regione Marche.

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