Un viaggio nelle mostre delle Marche

Le Marche sono una regione ricca di cultura, culla di idee e terra d’ispirazione per artisti nei secoli ad oggi. Ecco una selezione delle mostre nelle Marche da vedere durante le vacanze natalizie e non solo.

Pesaro: Rossini150

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Rossini 150

La patria del grande compositore Gioachino Rossini, Pesaro, festeggia i suoi 150 anni con una splendida mostra a Palazzo Mosca sede dei Musei Civici, prorogata fino al 3 marzo 2019.

La vita, le composizioni e il legame con il territorio di origine sono raccolti nell’esposizione “Rossini 150”  per far conoscere al grande pubblico l’importanza di questo musicista nel panorama internazionale.

10 cose da fare e vedere a Pesaro

Macerata: Lorenzo Lotto il richiamo delle Marche

Lo splendido Palazzo Buonaccorsi di Macerata ospita fino al 10 febbraio 2019 la mostra “Lorenzo Lotto. Il richiamo delle Marche”. Un’esposizione da non perdere che riunisce per la prima volta le opere di Lotto create per il territorio e poi disperse nel mondo o quelle che, per storia e realizzazione, hanno avuto forti legami con la regione.

Questa mostra consente anche di conoscere il territorio che ha ispirato l’artista attraverso degli itinerari per vedere le opere ad Ancona, Cingoli, Jesi, Loreto, Mogliano, Monte San Giusto, Recanati e Urbino.

Le mostre “Rossini 150” e “Lorenzo Lotto. Il richiamo delle Marche”  rientrano in un circuito di scontistica grazie a due card. Con Card Pesaro Cult ingresso ridotto alla mostra Macerata, al Museo Civico di Palazzo Buonaccorsi e allo Sferisterio, e con Card Mc Cult ingresso ridotto alla mostra di Pesaro e Urbino al circuito Pesaro Musei: oltre a Palazzo Mosca- Musei Civici, anche Casa Rossini e Area Archeologica di via dell’Abbondanza. Biglietto ridotto con card 5 euro.

10 cose da fare e vedere a Macerata

Un approfondimento sulla Mostra di Lorenzo Lotto 

Mostra di Lorenzo Lotto a Palazzo Buonaccorsi

Mostra di Lorenzo Lotto a Palazzo Buonaccorsi

Urbino: le celebrazioni dedicate a Raffaello

Raffaello_UrbinoLa città ducale è già pronta per celebrare uno dei più grandi artisti di tutti i tempi, Raffaello Sanzio, nato ad Urbino.

In occasione del 500° anniversario della morte dell’artista che cadrà nel 2020, la sua città natale anticipa le celebrazioni con un interessantissimo evento dedicato a Giovanni Santi, padre di Raffaello. La Galleria Nazionale delle Marche presenta, fino al 17 marzo 2019, la mostra Giovanni Santi “Da poi… me dette alla mirabil arte de pictura”.

La figura di questo artista viene indagata e fatta conoscere al grande pubblico grazie a questa mostra che delinea la poliedricità del Santi come pittore, ma anche scenografo, letterato e imprenditore di una fiorente bottega, che fu poi ereditata dal giovane Raffaello.

Proprio quest’ultima sembra essere stata l’unico grande centro di produzione artistica a Urbino nell’ultimo Quattrocento, dove si incontravano anche artisti come Piero della Francesca o Melozzo da Forlì.

L’esposizione è corredata da un importante apparato didattico che comprende la ricostruzione di una bottega artistica rinascimentale e un “Itinerario” che toccherà i luoghi interessati dall’attività del pittore.

10 cose da fare e vedere ad Urbino

Recanati: Infinito Leopardi

Le celebrazioni per il bicentenario della stesura dell’Infinito continuano e mescolano, poesia e arte. Un anno denso di mostre, spettacoli, conferenze, pubblicazioni, anche rivolte alle nuove generazioni, per sollecitare la necessità di tornare al “pensiero leopardiano”.

L’arco temporale dell’intero anno dedicato all’Infinito è scandito in due momenti principali. La prima parte delle celebrazioni, “Infinito poesia e Infinito Leopardi”, dal 21 dicembre fino al 20 maggio 2019, è incentrata sulla riscoperta del patrimonio leopardiano con l’esposizione straordinaria del manoscritto proprietà del Comune di Visso de L’Infinito, insieme a strumenti multimediali che ne accompagnano la visione e l’approfondimento.

L’ “Infinito Fotografia” porta in mostra le sequenze fotografiche di Mario Giacomelli dedicate ai componimenti “A Silvia” e “L’Infinito” per permettere un confronto unico tra fotografia e poesia. Le celebrazioni continuano fino a novembre 2019 con due mostre dedicate all’espressione dell’infinito nell’arte contemporanea.

Tutti gli eventi sono accompagnati da iniziative collaterali curate da massimi esperti del panorama internazionale e che coinvolgeranno anche le nuove generazioni.

Ascoli Piceno: Premio Marche e una mostra di Giacomelli

Dopo trent’anni torna il Premio Marche dedicato all’arte contemporanea. Questo premio, storicamente legato alla città di Ancona, diventa itinerante e fa tappa ad Ascoli Piceno fino al 31 gennaio 2019 presso il Forte Malatesta.

Fin dagli anni Cinquanta questa celebre manifestazione espositiva si è caratterizzata come una delle più significative nel territorio delle Marche e di valenza nazionale.

Questa biennale d’arte contemporanea, in una nuova veste rappresentativa, intende spostarsi nel territorio per diventare un valore aggiunto coinvolgendo enti locali e artisti di tutta la regione.

Il tema scelto per l’edizione 2018 è “L’interpretazione artistica come armonia. Espressione e parametro percettibile di una eredità dell’opera d’arte nella tradizione artistica italiana (occidentale ed europea)”, un modo per rappresentare il linguaggio artistico contemporaneo delle Marche.

10 cose da fare e vedere ad Ascoli Piceno 

Mario Giacomelli

Sempre ad Ascoli Piceno, la rinnovata Galleria d’Arte Contemporanea “Osvaldo Licini” ospita fino al 6 gennaio 2019 “Nell’Infinito, dentro la materia”, la preziosa mostra di una trentina di opere di uno dei più grandi maestri della fotografia del XX Secolo, Mario Giacomelli.

Curata da Katiuscia Biondi, direttore artistico Archivio Mario Giacomelli – Rita Giacomelli, l’esposizione presenta le Vintages del tipico formato 30×40 che si alternano alle gigantografie dei Paesaggi 50×60, passando per i provini di stampa come porta aperta sul mondo alchemico del Maestro.

Nelle sale del museo, Giacomelli dialoga con il suo “compagno di poesia” Licini, che legano la loro evoluzione artistica all’infinito di memoria leopardiana, che parte dalla materia per arrivare alla sacralità della liberazione.

Senigallia: la mostra di Alexander Rodchenko e non solo

Un'opera di Vittore Crivelli

Un’opera di Vittore Crivelli

Fino al 20 gennaio 2019, Palazzetto Baviera in piazza del Duca a Senigallia ospita la mostra fotografica “Alexander Rodchenko. Revolution in photography” con 150 immagini realizzate dal celebre fotografo tra gli anni Venti e Trenta. La mostra, a cura di Olga Sviblova, è realizzata dal Comune di Senigallia e il Multimedia Art Museum Moscow (MAMM).

Rodchenko nella sua lunga carriera si è dedicato alla pittura, al design, alla grafica, al cinema e alla fotografia, aprendo per ogni campo artistico vie di cambiamento fortemente innovative dedicando la sua vita alla sperimentazione.

L’artista a tutto tondo, nella sua pratica imposta un rapporto documentario con la realtà, ma ne altera l’obiettivo e lo sguardo per una resa estetica dai tratti astratti o fortemente poetici. Una mostra da non perdere per vedere le cose da un’altra prospettiva!

Sempre a Senigallia a Palazzo Ducale, da non perdere la mostra “Dai Monti Azzurri all’Adriatico. Perugino, Crivelli, Giaquinto”, a cura di Stefano Papetti, che accogliere i capolavori di alcuni grandi maestri.

Dal Rinascimento al Barocco, quattro secoli di arte nelle Marche raccontate attraverso le opere dei grandi artisti che qui sono nati o vi hanno soggiornato e che hanno contribuito a modificare la geografia della Storia dell’Arte.

Attraverso una ricca selezione di opere provenienti dalla Pinacoteca Civica Fortunato Duranti di Montefortino e da altre istituzioni legate alla Rete Museale dei Sibillini, come la Pinacoteca “S. Gentili” di San Ginesio e la Pinacoteca Civica di Sarnano.

Una stupefacente serie di capolavori che dialogano con il patrimonio artistico conservato a Senigallia, un viaggio nella religiosità popolare marchigiana attraverso un affascinante percorso stilistico e iconografico che si dipana dai saloni di Palazzo del Duca con le grandi pale d’altare quattrocentesche, fino agli ambienti più raccolti del piano nobile dove sono esposte le nature morte sei e settecentesche.

Ancona: la mostra di Salgado

La Mole Vanvitelliana ad Ancona accoglie una nuova grande mostra fotografica: “Sebastião Salgado. Genesi”, aperta al pubblico fino al 6 gennaio 2019 presso la Sala Vanvitelli.

Ultimo grande lavoro del più importante fotografo documentario del nostro tempo, la mostra è uno sguardo appassionato, teso a sottolineare la necessità di salvaguardare il nostro pianeta, di cambiare il nostro stile di vita, di assumere nuovi comportamenti più rispettosi della natura e di quanto ci circonda, di conquistare una nuova armonia.

Un viaggio alle origini del mondo per preservare il suo futuro. La mostra “Genesi” trasmette un messaggio potente nella sua essenziale purezza ed è anche straordinariamente attuale, perché pone al centro il tema della preservazione del nostro pianeta e della imprescindibile necessità di vivere in un rapporto più armonico con il nostro ambiente.

10 cose da fare e vedere ad Ancona 

Una delle fotografie di Salgado in mostra

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