La Via delle Cascate Perdute di Sarnano: tra fiumi, boschi e mulini

Davanti a una cascata nel bosco torniamo tutti bambini. Se poi possiamo anche immergerci nell’acqua e fare un bagno nel fiume all’ombra degli alberi, ecco che ci sentiamo davvero immersi in una fiaba. È quello che accade a chi percorre la Via delle Cascate Perdute di Sarnano (MC).

Si tratta di un facile itinerario ad anello, lungo circa 6 km con poco dislivello, che si snoda intorno al centro storico di Sarnano e tocca tre suggestive cascate: una passeggiata adatta bambini e adulti, giovani e meno giovani, che conduce alla scoperta di tre angoli idilliaci, rimasti a lungo nascosti nella vegetazione.

Sarnano, il borgo tra due fiumi

Il borgo medievale di Sarnano, da oltre 750 anni, si trova su un colle ai piedi dei Monti Sibillini ed è circondato da due corsi d’acqua: il Rio Terro e il Tennacola. Entrambi questi torrenti sono caratterizzati da numerose cascate: alcune completamente naturali come quella di Soffiano lungo la Valle del Rio Terro o quella della Gola dei Tre Salti, altre favorite da antichi muri costruiti per incrementare il salto dell’acqua e convogliarla verso i mulini.

Sarnano – Foto di Enrico Ortolani

Nel passato, anche non troppo lontano, i mulini erano fondamentali per il sostentamento della popolazione. Negli Antichi Statuti di Sarnano, risalenti al Cinquecento, si legge che i controlli sul frumento erano molto severi. Tutti i carichi provenienti dai mulini dovevano entrare in paese attraverso la Porta Pesa e nessuno era autorizzato ad esportare cereali o a venderli a cittadini di un altro Comune. La questione era talmente vitale che, nel 1512, si arrivò persino a dichiarare guerra al vicino Comune di Gualdo per il controllo di un mulino fortificato. 

La Via delle Cascate Perdute tocca, appunto, tre vecchi mulini lungo il corso del Tennacola dove si formano altrettante pittoresche cascate.

Perché si chiama la Via delle Cascate Perdute?

Fino alla metà del secolo scorso le cascate di Sarnano erano molto frequentate, un po’ perché si trovavano lungo sentieri utilizzati dai locali, un po’ perché alcuni mulini erano ancora in funzione.

Poi però, con il passare del tempo, i mulini sono caduti in disuso, i sentieri sono stati risucchiati dalla vegetazione e le cascate… sono state dimenticate. L’unica ancora frequentata era la cascatella in località Romani, rimasta accessibile per tutti questi anni.

Nell’estate del 2020, grazie a un intervento del Comune di Sarnano, altre due cascate sono state riportate alla luce ed è stato creato l’itinerario che prende il nome di Via delle Cascate Perdute.

Passeggiare lungo la Via delle Cascate Perdute

Il percorso

Oggi l’itinerario è lungo 6 km e tocca tre trappe:

  • la Cascata dell’Antico Molino in località Piano
  • la Cascata “de lu Vagnatò” in località Morelli
  • le Cascatelle in località Romani

Tuttora, il Comune di Sarnano sta lavorando per ampliare il percorso e includere altri punti di interesse.

Si tratta di un percorso molto facile, percorribile con scarpe chiuse antiscivolo: non sono necessarie scarpe da trekking, né altre attrezzature. C’è un solo breve tratto piuttosto ripido in prossimità della Cascata dell’Antico Molino, per il resto l’itinerario procedo con pochissimo dislivello. 

Trekking lungo la via delle cascate perdute – Foto di Stefano Monti

Sconsigliamo, però, di percorrerlo con i passeggini perché ci sono diversi tratti di sterrato e rampe scavate nel terreno.

Segnaletica e mappe

Il percorso è segnalato con appositi cartelli e mappato sia su Google Maps che sulle principali app di trekking come View RangereOutdoor Active.

Aree di parcheggio

Lungo la Via delle Cascate Perdute sono presenti tre ampie aree di parcheggio: una in largo Bozzoni, vicinissima al centro storico, una nella zona degli impianti sportivi in via Scarfiotti, in prossimità della Cascata dell’Antico Molino, e un’altra nella zona artigianale dei Morelli.

L’ideale è parcheggiare in Largo Bozzoni e iniziare l’itinerario da Piazza Perfetti, la splendida terrazza panoramica del centro storico.

La Cascata dell’Antico Molino

La prima tappa del percorso è la Cascata dell’Antico Molino situato in località Piano, più a valle rispetto agli impianti sportivi di Sarnano. È la più alta delle tre e anche la più faticosa da raggiungere, ma lo spettacolo che ci troviamo davanti agli occhi ne vale proprio la pena.

Cascata dell’Antico Molino – Foto di Stefano Monti

Dal punto di vista storico, è la tappa più interessante. Prima di arrivare alla cascata, infatti, possiamo scorgere tra la vegetazione i ruderi di un antico mulino e di un ponticello che si collega a un imponente muraglione, ormai completamente ricoperto dall’edera, che forma la cascata stessa. Dalle informazioni raccolte finora, il mulino dovrebbe risalire almeno al Quattrocento, ma gli studi sono ancora in corso. 

La Cascata “de lu Vagnatò”

La seconda tappa è la Cascata “de lu Vagnatò” che si trova in località Morelli lungo un tratto di sentiero comune sia al Cammino Francescano della Marca, che alla Via Lauretana

In questo caso si tratta di un salto naturale del fiume, vicino al quale è stato costruito un mulino, oggi completamente ristrutturato e trasformato in abitazione privata. 

Cascata de Lu Vagnatò – Foto di Stefano Monti

Il nome di questa cascata deriva da un’espressione dialettale, perché a monte del salto del fiume, in passato, c’era una sorta di grande piscina in cui i giovani sarnanesi amavano farsi il bagno.

La Cascata “de lu Vagnatò” si raggiunge attraverso una rampa ricavata nel terreno che scende fino al letto del fiume dove, nella stagione estiva, si forma un piccolo isolotto da cui ammirare la cascata principale in tutta la sua bellezza. A destra, si apre ancheuna suggestiva grotta da cui sgorga un’altra cascatella proveniente direttamente dagli antichi canali del mulino.

Le Cascatelle dei Romani

Amatissime dai locali, frequentate da tempo dai turisti, le Cascatelle dei Romani sono le più note. Si tratta di un piccolo salto del fiume Tennacola, anche questo in prossimità di un mulino oggi trasformato in casa privata. 

Le Cascatelle dei Romani – Foto di Isabella Tomassucci

Il bello delle Cascatelle è che sono facilissime da raggiungere. Basta camminare lungo il bordo roccioso del fiume e allungare una mano per toccare la cascata o fare proprio un bel bagno rigenerante: l’importante è non essere freddolosi.

Ritorno a Sarnano e area picnic

Dalle Cascatelle dei Romani l’itinerario torna verso il centro di Sarnano passando per il Parco del Serafino, dove si trova un’area picnic con tavoli, panche, fontane e servizi igienici.

Parco del Serafino – Foto di Alessandro Nalli

Allora, siete pronti? La Via delle Cascate perdute vi aspetta tutto l’anno, con un volto diverso in ogni stagione.

Info utili

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