8 cose da fare e vedere a Montecassiano

Cosa fare e vedere a Montecassiano? Oggi vi portiamo alla scoperta di questo splendido borgo,  racchiuso da alte mura medievali, adagiato su di un colle fra le dolci colline del maceratese.

Per la sua straordinaria bellezza artistica e paesaggistica rientra tra i Borghi più Belli d’Italia e vanta anche la Bandiera Arancione. Vi proponiamo un itinerario che vi farà scoprire le 8 cose assolutamente da non perdere se siete qui in vacanza o semplicemente di passaggio.

1. Ammirare la cinta muraria e varcare le antiche porte 

Il centro storico di Montecassiano è completamente racchiuso da una robusta cinta muraria. Come un tempo, potrete accedere all’interno del borgo attraverso le tre porte. La Porta di San Giovanni costituiva l’antico ingresso al centro storico.

La Porta Diaz è caratterizzata da una bella corona merlata, così come la Porta Cesare Battisti. Quest’ultima in passato era dotata di ponte levatoio, e ancora oggi si possono notare le tracce delle antiche feritoie dal quale venivano controllati i nemici che tentavano di entrare in città.

Porta Diaz - Foto Renato Gatta

Porta Diaz – Foto Renato Gatta

2. Piazza Unità d’Italia: il cuore del paese

Eccoci nel luogo più suggestivo del centro storico: la Piazza Unità d’Italia, sulla quale si affacciano meravigliosi edifici di architettura civile e religiosa come il Palazzo dei Priori, il Palazzo Compagnucci, sede della pinacoteca civica ed il monumentale complesso dell’ex Convento degli Agostiniani (ora sede municipale), con l’annessa chiesa dei SS. Marco, Agostino, e Madonna del buon Consiglio.

Ammirando la bellezza di questa piazza, fate un tuffo indietro nel tempo fino al XII secolo, epoca in cui in questo luogo esisteva la corte del castello dei conti Cassiani, indicati nelle prime pergamene dell’archivio storico comunale come i feudatari della zona.

Piazza Unità d'Italia - Foto di Renato Gatta

Piazza Unità d’Italia – Foto di Renato Gatta

3. Palazzo dei Priori: il simbolo della città

Il palazzo dei Priori, che si affaccia scenograficamente sulla piazza, rappresenta un bell’esempio di architettura gotica civile nelle Marche.
Articolato su due livelli è caratterizzato da un suggestivo coronamento merlato, un balconcino (la cosiddetta loggia del banditore) e un grande arco di collegamento con Palazzo Compagnucci.

L’edificio è documentato per la prima volta nel 1403, ma ha di certo origini più antiche. L’aspetto odierno è il risultato dell’intervento risalente al 1936-1938 dell’architetto Guido Cirilli, spesso impegnato in opere di grandi dimensioni. Ad Ancona realizzò il Passetto (monumento ai Caduti), a Roma il palazzo delle Assicurazioni Generali, a Trieste sistemò la zona del castello di San Giusto, a Venezia diresse l’Accademia di Belle Arti.

Aguzzate la vista e scorgerete degli interessanti affreschi: uno ottocentesco che raffigura la Madonna con il Bambino e un altro risalente alla seconda metà del XV secolo che rappresenta Sant’Antonio abate in trono tra due angeli reggenti il pastorale e la mitra.

Palazzo dei Priori - Foto di Maurizio Paradisi

Palazzo dei Priori – Foto di Maurizio Paradisi

affresco palazzo dei priori

Affresco quattrocentesco di Sant’Antonio abate in trono

3. Passeggiare tra i vicoli del centro storico

La passeggiata nel centro storico è una delle attività assolutamente da non perdere durante un soggiorno nel borgo.

La sua struttura conserva ancora oggi l’antico assetto medievale e si presenta come un agglomerato a cerchi concentrici che seguono la conformazione della collina. Questo andamento, caratteristico dell’urbanistica medioevale, è stato definito “a foglie di cipolla”.

Si può tranquillamente passeggiare per queste strade, seguire il tortuoso giro dei vicoletti, scoprire angoli e piaggette caratteristiche, affacciarsi dalle mura e godere della dolcezza del paesaggio circostante.
Da non perdere inoltre gli spazi all’aperto nel centro storico costituiti dai cortili di San Giacomo e delle Clarisse e il chiostro degli Agostiniani.

Foto di Maurizio Paradisi

Passeggiando per il borgo – Foto di Maurizio Paradisi

4. Ammirare la meravigliosa pala d’altare di Della Robbia nella Collegiata di S.Maria Assunta 

Tra il Palazzo dei Priori e il Palazzo Compagnucci una spettacolare scalinata, incorniciata da un’ampia arcata, vi condurrà alla collegiata dedicata a Santa Maria Assunta che custodisce la pala d’altare in terracotta invetriata e dipinta di Fra Mattia della Robbia.

La meravigliosa opera d’arte, dell’altezza di sette metri, rappresenta la Madonna con il Bambino in gloria tra i SS. Sebastiano, Rocco, Pietro Martire e Antonio abate.

La predella racconta storie dell’infanzia di Gesù alternate ai caratteristici festoni di frutta robbiana. Nella lunetta si impone la figura di Dio Padre benedicente, affiancato da angeli suonatori e circondato da festoni e cherubini. Nella navata di destra si può ammirare la pala di Giacomo da Recanati, della metà del XV secolo, con l’Incoronazione di Maria Vergine tra i SS. Francesco d’Assisi, Giovanni Evangelista, Giovanni Battista, Lorenzo e i due committenti.

dossale della robbia collage

5. Una visita ai musei di Montecassiano

Gli appassionati di arte non possono perdere una visita ai preziosi musei della cittadina. Ecco quelli che vi consigliamo:

  • Nel piano nobile di Palazzo Compagnucci vi è la Pinacoteca civica Girolamo Buratto. Vi consigliamo di passeggiare nelle splendide sale affrescate in stile pompeiano e ammirare le opere esposte tra le quali ne spiccano due per importanza: Il Sogno di Giacobbe, attribuito al Buratto, allievo del Pomarancio, e un’importante tavola Madonna in trono con Bambino tra i SS.Andrea ed Elena ed angeli musicanti del pittore iberico Ioannes Hispanus. Quest’opera richiama la devozione alla Croce, viva a Montecassiano per la presenza di una reliquia. All’interno di Palazzo Compagnucci assolutamente da non perdere la mostra permanente dell’artista montecassianese Giovanni Cingolani.
  • All’interno della Chiesa di San Giovanni potete visitare il Museo di arte sacra “Giovanni da San Guglielmo” i cui pezzi più importanti sono gli argenti dei maceratesi Domenico e Antonio Piani e due busti di San Cassiano. Il museo conserva, inoltre, numerosi oggetti liturgici: reliquiari, calici, croci, opere di botteghe orafe marchigiane e romane.
Arte a Montecassiano

A sinistra: Il Sogno di Giacobbe, attribuito proprio al Buratto. A destra: Madonna in trono con Bambino di Ioannes Hispanus

6. Contemplare il panorama dal parco del Cerreto

Disteso sulla sommità di un colle, Montecassiano offre panorami che spaziano dai Sibillini al mare, dove lo sguardo si perde nella bellezza e nell’armonia delle dolci colline marchigiane. Per un panorama davvero incredibile sui Monti Sibillini vi consigliamo di dirigervi al Parco del Cerreto, che occupa un’area di 1,2 ettari al di sotto delle mura castellane.

È provvisto di un percorso verde attrezzato, di un erbario e di un’area pic‐nic. All’interno di questo polmone verde attiguo al centro storico, vi sono numerose specie botaniche tipiche dell’area mediterranea, come il pino domestico, la quercia roverella, il gelso, l’alloro, l’oleandro e numerose piante aromatiche.

Montecassiano - Foto di Renato Gatta

Montecassiano – Foto di Renato Gatta

7. Assaggiare i sughitti, il piatto tipico di Montecassiano

Chi viene a Montecassiano non può non assaggiare i sughitti, una polenta dolce fatta con mosto, farina di granoturco e noci. Conosciuti anche come “polenta dolce”, sono un gustoso dolce al cucchiaio della tradizione marchigiana che le massaie di una volta erano solite preparare subito dopo la vendemmia.

Il piatto, dalle antichissime origini, era usanza dei contadini portarlo in paese in dono alle persone importanti in segno di stima ed ossequio. Oltre ai sughitti non dimenticate di assaggiare le altre specialità locali: dai frescarelli al lesso, dalla polenta al capocollo di maiale ai vincisgrassi. Il tutto innaffiato da vino novello, vino cotto e vernaccia.

I sughitti - Foto di @_lericettedivillacatervo (da Instagram)

I sughitti – Foto di @_lericettedivillacatervo (da Instagram)

8. Le più belle feste di Montecassiano

Se volete programmare una visita in questo bel borgo marchigiano vi consigliamo di prendere in considerazione le date di tre eventi molto interessanti che vi permetteranno di scoprire le tradizioni storiche e culinarie della cittadina

  • Svicolando: il secondo week-end di giugno, Svicolando tra i vicoli del centro storico di Montecassiano, è possibile imbattersi in artisti di strada e musicisti, attori e spettatori. Svicolando è musica, mimo, sport, teatro, arti visive e giocoleria. Neanche la pancia riesce a svignarsela grazie ai tre stand ufficiali che si sfidano a suon di pizza, ciccia e fritti! Segui la pagina FB dell’evento.
  • Il Palio dei Terzieri: dal terzo venerdì alla quarta domenica del mese di luglio a Montecassiano si svolge la consueta rievocazione storica del Palio dei Terzieri, dal nome degli antichi borghi (o terzieri) nei quali era suddiviso il paese durante il Medioevo. Per dieci giorni l’antico centro riacquista l’originaria dimensione medioevale con le vie e le piazze animate dai quattrocento figuranti dei cortei storici, dagli ospiti, dalle gare popolari, dalla tenzone degli arcieri, dalla giostra dei cavalieri e dalla rievocazione di scene di vita medievale. Nelle taverne dei Terzieri potrete degustare cibi succulenti, cucinati secondo tradizione, copiosamente innaffiati da corposi vini.
  • La sagra dei sughitti: immergetevi in questa festa autunnale dove lungo le vie si esibiranno gruppi folkloristici e dove potrete assaggiare “Li sughitti”, un dolce al cucchiaio tipico della tradizione marchigiana che viene preparato subito dopo la vendemmia. La sagra si svolge la 1° domenica di ottobre
svicolando montecassiano

Svicolando Festival – Foto dalla pagina Facebook dell’evento

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Il Palio dei Terzieri – Foto dalla pagina Facebook dell’evento

Cosa visitare nelle vicinanze?

Montecassiano è vicina a importanti città e borghi d’arte come Macerata, Treia, Cingoli, Osimo, Recanati e Montelupone. E il mare è solo a una ventina di km.

Info utili

Fotografia di copertina di Armando Pettinari

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