Virna Lisi: dalle Marche a Hollywood, al cinema d’autore

Capelli dorati, occhi azzurri, un sorriso amabile e un delicato neo sotto il labbro. Una bellezza senza rivali, quella dell’attrice Virna Lisi, perla del cinema italiano, nata nel 1936 ad Ancona e vissuta, da bambina, nella città di Jesi dove suo padre Dario, era un commerciante di piastrelle di marmo.

La diva, fra le più celebri, raffinate e amate della storia del cinema è stata una donna straordinaria, dalla forte personalità e legata a grandi valori. Definita “troppo bella per essere vera” da un articolo di Life che le dedicò una copertina, ha attraversato con uno stile inimitabile sessant’anni di spettacolo restando fedele ai valori della famiglia: quella d’origine e quella costruita con il marito Franco Pesci e il figlio Corrado e in seguito con la nuora Veronica e gli adorati nipoti.

“Ci vuole buonsenso, nella vita, ci vuole giudizio; e io ho sempre pensato che il successo è importante ma, se dietro non c’è la famiglia, diventa pericoloso.” ha affermato nel 1964 intervistata da Oriana Fallaci.

Ed è soprattutto per nostalgia della famiglia che a metà degli anni ‘60 non ha esitato a pagare una penale salatissima per liberarsi da un contratto d’esclusiva di sette anni con una grande major hollywoodiana che la chiamò per ricoprire le vesti di ‘nuova Marilyn’. Dopo tre film americani di successo ha rinunciato al contratto ed è tornata a Roma decidendo di continuare ad interpretare, in Italia e all’estero, opere d’autore in grado di esaltarne il talento multiforme.

“Mi volevano far fare sempre la bella vicina di casa, la bella moglie, la bella principessa. Per questo me ne andai.” (Dall’intervista di Mariangela Mianiti, Vanity Fair, marzo 2011) e ancora “Io questa responsabilità non la sento nemmeno, io non ci penso nemmeno a sostituire la Monroe.”

È questo ciò che traspare in Virna Lisi. La donna che rinunciò a Hollywood, il film documentario scritto e diretto da Fabrizio Corallo che rappresenta un viaggio sentimentale nella vita e nella carriera di questa grandissima interprete.

Il 15 marzo 2023 ad Ancona, si svolgerà una serata omaggio a lei dedicata con la proiezione del documentario presso la sala Ridotto del Teatro Le Muse.

Dalle Marche a Hollywood, al cinema d’autore

Della sua regione ha saputo conservare i valori fondamentali, quali la discrezione, la tenacia e la serietà negli impegni assunti ed è rimasta fedele a quei principi trasmessi in ambito famigliare, separando vita privata e scelte professionali.

Virna è entrata per caso nel mondo del cinema, grazie al cantante Giacomo Rondinella amico di famiglia. Da “…e Napoli canta”, film girato nel 1953, inizia una carriera d’attrice straordinaria. Un anno dopo l’esordio, nel 1954, Virna Lisi riuscì a girare ben 10 film.

Con l’avvento della televisione, diventa popolarissima con le appassionate interpretazioni nei grandi sceneggiati e con un fortunatissimo carosello che magnificava la bellezza del suo sorriso. Fino ad essere promossa dalle potenti case di produzione di Hollywood che la ritiene adatta per diventare l’erede della mitica Marylin Monroe. Iconica la scena del film “Come uccidere vostra moglie” nella quale esce in un succinto bikini da una monumentale torta che la immortalano come uno dei più strepitosi sexy simbol di quel momento.

Per impedire di restare impigliata nelle reti di un unico genere di personaggio, l’attrice anconetana, rompe clamorosamente il contratto con la sua casa di produzione e ritorna in Italia a fare film che potevano evidenziare le sue potenzialità espressive.

Virna Lisi inizia a cimentarsi con personaggi drammatici che le permettono di ricevere riconoscimenti nazionali ed internazionali di primo ordine. E fino all’ultimo l’attrice ha recitato senza soste in sceneggiati televisivi e in lavori per il grande schermo.

Il documentario di Corallo “Virna Lisi. La donna che rinunciò a Hollywood”

Corallo illumina la personalità dell’attrice di Ancona facendo conoscere al pubblico non solo la diva italiana amata e popolare ma anche gli aspetti del suo carattere meno noti, in una sorta di viaggio sentimentale intorno a Virna Lisi.

Tra le scoperte del film, grazie alle tante interviste, quel lato del suo carattere impulsivo, libero, per cui in famiglia le consigliavano sempre di contare fino a 10, “non era certo diplomatica, era una donna di carattere, con le sue idee – racconta ancora Corallo – schietta e zero disponibile a baratti e compromessi, come appunto la vicenda hollywoodiana testimonia”.

Il documentario, prodotto da Dean Film e Surf Film in collaborazione con Luce Cinecittà con la partecipazione di Sky ArteLA7 e Fondazione Marche Cultura – Marche Film Commission, ci trasporta lungo l’arco di tutta una carriera, iniziata per caso e da giovanissima, appena quattordicenne, presto esplosa con un crescente successo di pubblico grazie a un cinema popolare, e confermata con i grandi autori: Maselli, Steno, Germi, Monicelli, Mattoli, Cavani, Corbucci, Fulci, Lattuada, Dino Risi, Luigi Comencini, Amelio, Vanzina, Cristina Comencini.

Registi che hanno sempre trovato in Virna Lisi il segno di un fascino e più ancora di una qualità interpretativa che univa arte e familiarità con gli spettatori. Una delle scoperte del film di Corallo è proprio questa: l’immagine di una bellezza olimpica passata alla storia e nell’immaginario – è scolpito nella memoria collettiva il Carosello TV per un dentifricio con lo slogan “con quella bocca può dire ciò che vuole” – ma che non si è accontentata della sua bellezza, per diventare una vera, grande attrice.

“Virna Lisi – La donna che rinunciò a Hollywood” propone tra l’altro interviste inedite ai familiari della nostra protagonista: il figlio Corrado, la nuora Veronica, il fratello Ubaldo Pieralisi e la nipote Stefania Graziosi; ai compagni di lavoro Margherita Buy, Cristina Comencini, Liliana Cavani, Enrico Vanzina e Massimo Ghini; al regista Pupi Avati; ai critici Valerio Caprara e Steve Della Casa; a giornaliste attente allo spettacolo e al costume italiani come Laura Delli Colli e Fulvia Caprara e ad amici di famiglia come il presidente del Coni, Giovanni Malagò, tutti invitati a raccontarne i vari aspetti della poliedrica personalità con aneddoti, ricordi e curiosità. Ulteriori contributi sono poi arrivati dalle sequenze di vari film interpretati dall’attrice in Italia e all’estero e di altri brani significativi tratti da interviste e programmi tv provenienti da Teche Rai, Archivio Luce Cinecittà, La7 e Sky.

Terminiamo con una citazione che aveva dichiarato in una delle ultime interviste (dalle note di regia di Fabrizio Corallo):

“La bellezza all’inizio della carriera è una benedizione, sarei una bugiarda a dire che non mi ha aiutato. Ma poi diventa una responsabilità, man mano che passano gli anni…Ho cercato di imbruttirmi tutta la vita perché della bellezza non me ne è mai fregato niente, che meriti hai per il tuo aspetto?”

Jesi, la città della sua infanzia

Jesi, la città che l’ha accolta da bambina, si trova in provincia di Ancona, scrigno di storia, arte, cultura in mezzo alle colline, a metà strada tra il mare e la montagna. Le sue origini sono antiche: da colonia romana nel 247 a.C, ha visto nascere Federico II di Svevia nel 1194 e il compositore Giovanni Pergolesi nel 1710.

Circondata da una cinta muraria fra le meglio conservate della regione ha il titolo di “Città esemplare” Unesco per la capacità di preservare un patrimonio secolare architettonico, artistico e culturale altamente suggestivo. Che ne dite di seguirci in un affascinante itinerario alla scoperta delle 10 cose assolutamente da non perdere che abbiamo selezionato per voi?

Info utili

Visita il sito del turismo della Regione Marche

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