Oggi vi portiamo alla scoperta di Jesi, una città marchigiana in provincia di Ancona, scrigno di storia, arte, cultura in mezzo alle colline, a metà strada tra il mare e la montagna. Le sue origini sono antiche: da colonia romana nel 247 a.C, ha visto nascere Federico II di Svevia nel 1194 e il compositore Giovanni Pergolesi nel 1710.
Circondata da una cinta muraria fra le meglio conservate della regione ha il titolo di “Città esemplare” Unesco per la capacità di preservare un patrimonio secolare architettonico, artistico e culturale altamente suggestivo. Che ne dite di seguirci in un affascinante itinerario alla scoperta delle 10 cose assolutamente da non perdere che abbiamo selezionato per voi?
Prima di partire per questo viaggio vi invitiamo a dare un’occhiata alla gallery fotografica grazie alla foto gentilmente concesse dall’Ufficio del Turismo del Comune di Jesi.
1. Una passeggiata alla scoperta delle antiche mura
Il centro storico di Jesi è racchiuso dentro una robusta cinta muraria, tra le meglio conservate dell’intera regione. Misura 1,5 km e abbraccia un complesso architettonico che integra armoniosamente tra loro edifici di epoche diverse. Tutto il centro storico è formato da chiese, palazzi e piazze, con vicoli e stradine lastricate. Passeggiare tra i suoi vicoli è come viaggiare indietro nel tempo… Delle porte originarie se ne contano almeno sette.
2. La Piazza dove nacque Federico II
Dopo un bel giro delle mura iniziamo il nostro itinerario del centro storico dalla celebre Piazza Federico II, la più importante e antica della città. Pensate che il suo spazio coincide in gran parte con l’area dell’antico Foro romano. La tradizione vuole che qui nascesse, il giorno di S. Stefano del 1194, sotto un grande padiglione appositamente eretto, Federico II di Svevia (per saperne di più leggi questo nostro post). Qui potete visitare il Museo interattivo dedicato dedicato al personaggio che più di tutti ha fatto la storia di Jesi.
L’avvenimento è ricordato da una lapide scritta in più lingue, posta sulla facciata del Palazzo Ripanti. Proprio a Palazzo Ripanti vi consigliamo di dirigervi per visitare il Museo Diocesano che raccoglie testimonianze di arte sacra che raccontano la vita religiosa della popolazione della Vallesina lungo i vari secoli.
3. Piazza Colocci e il Palazzo della Signoria
La meta successiva è Piazza Colocci dove si erge il Palazzo della Signoria, riconosciuto come uno dei più significativi palazzi pubblici delle Marche. Lo sapete che al di sopra del portale ruggisce un leone rampante, l’animale araldico della città qui raffigurato sottoforma di bassorilievo? Il Palazzo risalente al XV secolo ospita la Biblioteca Planettiana, ricca di oltre 115 mila volumi e l’Archivio storico comunale. La chicca? La sala Maggiore con il cinquecentesco soffitto ligneo a cassettoni e la settecentesca scaffalatura lignea dell’antica libreria Pianetti.
Dopo una visita allo splendido edificio lasciatevi catturare dalle atmosfere di altri tempi visitando:
- la Casa Museo Colocci-Vespucci con oggetti, mobili e quadri che arredano le stanze e che vi permetteranno di scoprire lo stile di vita di una delle più importanti famiglie aristocratiche jesine
- il Palazzo Bisaccioni, oggi sede della Fondazione Cassa di Risparmio di Jesi che espone numerose opere d’arte antica, moderna e contemporanea.
- nelle immediate vicinanze presso Palazzo Pianetti vecchio potrete visitare il Museo dello Studio per le Arti della Stampa, che conserva torchi e macchine da stampa di varie epoche insieme a libri rari e di pregio.
4. Il tempio della lirica italiana: il Teatro Pergolesi
Da Piazza Colocci, proseguite verso Piazza della Repubblica, il centro della vita culturale della città. Qui si erge maestoso il Teatro Giovan Battista Pergolesi, scenografico tempio della lirica italiana, edificato tra il 1790 e il 1798. Celebre per la sua acustica perfetta, all’interno, in un trionfo di dorature e decori rococò, si trovano pitture e affreschi.
Venne intitolato al celebre violinista e compositore Giovanni Battista Pergolesi, nato a Jesi e divenuto uno dei maggiori musicisti del barocco italiano. Il teatro è sede di una delle stagioni teatrali più ricche delle Marche. Se siete appassionati di questo genere di musica, non perdete il Festival Pergolesi Spontini che quest’anno si svolgerà dal 4 al 20 settembre 2015.
5. Una passeggiata lungo corso Matteotti fino all’Arco Clementino
Dalla centrale Piazza della Repubblica inizia la via degli acquisti: il corso Matteotti, un lungo asse prospettico e fortemente scenografico, il cui punto focale è l’Arco Clementino, un arco trionfale eretto nel 1734 in onore di papa Clemente XII degli Orsini per l’abolizione del dazio sul grano. Lungo la passeggiata, potrete continuare a visitare chiese e palazzi.
6. Ammirare l’arte di Lorenzo Lotto alla Pinacoteca Civica e Palazzo Pianetti
Passeggiando lungo il corso imboccate la parallela via XV Settembre: una sorpresa vi attende! Qui si erge l’elegante Palazzo Pianetti, sede della Pinacoteca Civica, che custodisce all’interno la bellissima Galleria degli Stucchi lunga più di 70 metri e un consistente gruppo di opere di Lorenzo Lotto, tra le quali spicca il grandioso capolavoro della Pala di Santa Lucia.
7. Jesi città dello sport
Lo sapete che Jesi è stata ufficialmente proclamata Città europea dello Sport per l’anno 2014 dall’ACES (Associazione delle Capitali Europee dello Sport)? Scherma, calcio, pattinaggio, motociclismo, atletica… tanti sono gli sportivi jesini che hanno collezionato numerosi titoli mondiali e ori olimpici, facendo conoscere la città in tutto il mondo.
La storia sportiva di Jesi è indissolubilmente legata al Club Scherma Jesi, in particolare nella disciplina del fioretto, che le permette di essere oggi la città più medagliata al mondo nella storia delle Olimpiadi con ben 22 medaglie, di cui 14 d’oro, 2 d’argento e 6 di bronzo.
La città è rappresentata dai campioni olimpici Stefano Cerioni, Giovanna Trillini, Valentina Vezzali ed Elisa Di Francisca, tutti allievi del maestro Ezio Triccoli a cui è stato dedicato il locale palazzetto dello sport. Siete curiosi di vedere allenarsi questi grandi atleti? Potete visitare il Palazzetto della Scherma contattando il Club Scherma Jesi al numero 0731-205007
Jesi è anche la città natale di Roberto Mancini, grande campione del calcio e commissario tecnico della Nazionale che ha trionfato agli Europei 2020. Partito dal campo sotto casa, il San Sebastiano di Jesi, ha subito attirato l’interesse di alcune grandi squadre. Sin dai primi anni di attività calcistica si dimostrò un leader indiscusso dentro e fuori dal campo, un capitano formidabile e un allenatore aggiunto sul terreno di gioco.
Piuttosto riservato come tanti jesini, Mancini adora la sua città e ogni volta che torna fa le sue passeggiate lungo il corso oppure pedala sulle colline della Vallesina.
8. Vino e specialità enogastronomiche
Non potete lasciare Jesi senza portarvi a casa un souvenir goloso della vostra visita! Vino, olio, formaggi, salumi, miele, lonzino di fico, cavallucci, pizza di formaggio… i prodotti di questa terra sapranno soddisfare i palati più esigenti. Qui siamo inoltre nelle terre del Verdicchio dei Castelli di Jesi, uno dei vini bianchi italiani più pregiati e noto a livello nazionale.
Nel territorio di Jesi e della Vallesina (la valle del fiume Esino) si producono anche altri vini DOC: due rossi – la Lacrima di Morro d’Alba e il Rosso Piceno – e l’Esino che esiste sia nella varietà bianca e rossa. Da secoli, inoltre, nei colli jesini, si produce una bevanda alcolica (14° circa) dolce e aromatizzata, chiamata vino di visciola realizzata con un’antica varietà di ciliegia selvatica fatta fermentare in vino rosso locale.
9. Un tuffo indietro nel tempo con il Palio di San Floriano
Maggio è il mese del Palio di San Floriano, una duecentesca rievocazione storica con cortei di figuranti, sbandieratori, tamburini e arcieri. La celebrazione prende il via con la tradizionale scampanellata de San Florià per le vie del centro storico, prosegue con l’annuncio dell’araldo, concerti di musica antica, gare di tiro con l’arco, cortei storici, taverne medievali e la corsa della Campana tra i diversi comuni della Vallesina.
10. Immergersi nella natura della Riserva Ripa Bianca
Situata all’ingresso est della città, la Riserva Ripa Bianca, attraversata dal fiume Esino, offre quattro diversi ambienti naturali: fluviale, agricolo (con un’area didattica sull’agricoltura sostenibile), calanchivo e lacustre. Quest’ultimo è senz’altro il più suggestivo in quanto sede del più importante sito di nidificazione di aironi della Regione Marche facilmente osservabili da postazioni di birdwatching.
Il visitatore viene accolto in un Centro Natura che offre una vasta gamma di servizi. Potrete percorrere numerosi sentieri tematici e raggiungere un belvedere ubicato in cima ai calanchi attraversando il fiume Esino tramite un ponte di zattere galleggianti.
Cosa visitare nelle vicinanze?
Jesi ha una posizione geografica che ne fa un luogo di soggiorno ideale, punto di partenza per la scoperta dei famosi Castelli di Jesi. In un paesaggio collinare di struggente dolcezza i Castelli della Vallesina si impongono per il profilo turrito delle loro mura all’interno delle quali si squaderna un inverosimile repertorio d’arte. Ecco l’elenco dei Castelli: Serra de’ Conti, Montecarotto, Poggio San Marcello, Rosora, Mergo, Serra San Quirico, Castelplanio, Castelbellino, Maiolati Spontini, Cupramontana, Staffolo, San Paolo di Jesi, Monte Roberto, Belvedere Ostrense, San Marcello, Morro d’Alba, Monsano, Santa Maria Nuova.
Info utili
- Visita il sito del turismo del Comune di Jesi. L’ufficio Turismo è in Piazza della Repubblica: tel. 0731-538420 email: turismo@comune.jesi.an.it
Le foto ci sono state gentilmente concesse dall’Ufficio del Turismo del Comune di Jesi
La foto di copertina è di Maurizio Paradisi
Non ci si può dimenticare di gelato al bar Trieste, chiesa di S.Marco, visita di laboratorio artigiano di violini, knit cafe jesi c/o Pasticceria Bardi il mercoledi pomeriggio, pizza al Settimo Cielo
Scopritelo anche con CluÆsis – Alla riscoperta dei misteri di Jesi!
http://www.facebook.com/cluaesis/
Consiglio anche CluÆsis! https://www.facebook.com/cluaesis/
Gioverdì parto per le Marche e avrò in programma anche una visita a Jesi: non vedo l’ora, me ne hanno parlato davvero bene (come tutte le Marche).
Grazie per info!
Notizie storiche su Jesi e i suoi castelli su http://www.culturaitalia.altervista.org
Grazie Enrico!
Chi era pianetti Ezio a cui è stato dedicato il palazzo storico? Gradirei sapere grazie mille.
Salve Ezio, possiamo indicarti questa pagina del Comune di Jesi, interamente dedicata alla storia della famiglia Pianetti di Jesi:
http://www.comune.jesi.an.it/opencms/export/jesiit/sito-JesiItaliano/Contenuti/arte_cultura/pinacoteca/visualizza_asset.html_274578027.html
I have always known that Jesi was the centre of agricolture machinery, one of the biggest conglomeretion is the Fiat New Holland that they export to every country in the world but there are many others
Vi siete dimenticati del grande indimenticabile campione di motociclismo Giancarlo Falappa