A Natale regala del buon vino marchigiano

Le luci, gli addobbi, l’atmosfera ci preparano ormai all’imminente arrivo del Natale. Se basta solo la parola REGALI a trasformarvi nel Grinch, noi siamo qui per aiutarvi a trovare il regalo perfetto last minute. Durante le festività le occasioni per un brindisi sono davvero tante e proprio per questo regalare o spedire una bottiglia di vino per Natale può rivelarsi un’ottima scelta di stile.

Soprattutto se il vino in questione è destinato a lasciare un segno indelebile nella storia della viticoltura italiana, come quello marchigiano.

“In nessun altro luogo d’Italia, ho forse visto altrettanta gente, e case, e cantine, così immobili nel tempo: in nessuno ho gustato vini così genuini e squisiti”. Scriveva Mario Soldati durante il suo viaggio alla ricerca dei vini genuini. 

Le colline marchigiane infatti rappresentano le zone più felici per il prosperare della vite e la produzione di ottime uve. Il sole ed il suo calore consentono di esprimere alte gradazioni zuccherine e delicati profumi, indispensabili per ottenere buoni vini di cui tutta la regione è ricca.

Quale vino scegliere?

Scriveva Ermete Grifoni nel 1987: “Le Marche hanno un vino per ogni contrada: il rosso del Conero (Rosso Conero) sa della terra forte e generosa che lʼha partorito, ha la tempra dei cavatori e degli scalpellini dei quali conosce ogni cruccio dellʼanima; il rosso piceno (Rosso Piceno, la cui zona si estende fino alla provincia di Ancona, e Rosso piceno superiore in particolare) ha il piglio robusto e sentimentale delle genti della Marca inferiore; i vini del maceratese (Colli Maceratesi e Vernaccia di Serrapetrona) e del fermano (Falerio) vi dicono della dolcezza e delle segrete doti domestiche che circondano i focolari contadini.

I vini del pesarese (Bianchello del Metauro e Colli Pesaresi) hanno già il timbro carezzevole che è nella parlata delle popolazioni della Marca gallica. Chi è nato nelle Marche temporeggia ma è sicuro dʼarrivare. Onde non cʼè da meravigliarsi della fortuna toccata al Verdicchio (Verdicchio Dei Castelli Di Jesi e Verdicchio di Matelica), biondo, leggermente amarognolo, dʼuna semplicità che sorprende, adatto al sapore marino (E. Grifoni, 1987)”.

Dal 2004 la Regione Marche ha avuto riconosciuta la denominazione di origine controllata e garantita, nota con lʼacronimo DOCG (è un marchio di origine italiano che indica al consumatore lʼorigine geografica di un vino): prima fra tutte la Vernaccia di Serrapetrona poi il Conero Riserva e a marzo 2010 il Verdicchio di Matelica Riserva e i Castelli Di Jesi Verdicchio Riserva. Negli ultimi anni sono arrivate le Doc Pergola da uve conosciute come Vernaccia di Pergola, Serrapetrona, vino fermo a base di vernaccia nera, I Terreni di San Severino, con la partecipazione di vernaccia nera e montepulciano, San Ginesio e nel 2011, la DOCG Offida. 

Il viaggio nella grande enoteca di nome “Marche” è raccontato dall’edizione 2022 de “Le Marche nel bicchiere”: la guida per scoprire le eccellenze vinicole marchigiane.

Cliccate nel link e scoprite di più su questo nettare degli dei….Buona degustazione.

Un itinerario alla scoperta del Verdicchio, il re dei vini marchigiani

Info utili

  • Scoprite il calendario dell’avvento di DestinazioneMarche
  • Il Calendario dell’Avvento in formato digitale creato da DestinazioneMarche declina il tradizionale conto alla rovescia fino al Natale in chiave innovativa e legata alla valorizzazione del territorio. 24 finestre numerate, che verranno svelate quotidianamente, permetteranno di “scartare” ben 24 regali virtuali dedicati alle peculiarità dell’artigianato, delle tradizioni e dei borghi marchigiani in questo speciale periodo dell’anno.

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