10 cose da fare e vedere a Mondolfo e Marotta

Dal centro storico al mare per vivere “due vacanze in una”

La passeggiata #mondolfomarottaphotowalk è stata un grande successo e ha aperto la stagione 2019 dei Photowalk nelle Marche. Abbiamo avuto la possibilità di provare delle fantastiche esperienze nelle due città, l’una dolcemente adagiata fra le colline marchigiane, l’altra affacciata sul litorale del nostro splendido Mare Adriatico.

Come raccontano gli Ambassador di “50 sfumature di viaggio”,  proprio il vessillo comunale di Mondolfo, blu e oro, sintetizza le vicende di un antico Castello, sorto al declinare dell’impero romano. Il blu richiama il mare mentre il giallo, il grano e le colline. Sono “due gioielli in uno” come li definisce il blog “Diario di una viaggiatrice seriale”.

Con l’occasione siamo andati alla ricerca dei luoghi più interessanti per aggiungere ancora più azione alla nostra vacanza fra Mondolfo e Marotta. Ecco qui per voi dieci cose da fare e vedere, passando dalla campagna al mare in un’unica emozionante vacanza o, per meglio dire, #duevacanzeinuna, come suggerisce il sito dedicato al turismo delle due località.

Partiamo da Mondolfo!

1 – Il Castello martiniano di Mondolfo, uno dei borghi più belli d’Italia

Andare alla scoperta della storia, dell’arte e della cultura di uno dei borghi più belli d’Italia è passeggiare per le vie del castello di Mondolfo, l’abitato antico racchiuso dalla duplice cortina muraria quattrocentesca frutto del genio militare dell’architetto senese Francesco di Giorgio Martini.

Passare davanti al turrito Palazzo Comunale, la cui maestosa silhouette ha affascinato la nostra Ambassador Juliana di “Wonderful Marche” e l’elegante Collegiata di S.Giustina verso il Bastione S.Anna, antica fortificazione poi passata alle monache, famose per quei biscotti tipici di Mondolfo che sono i “Dolcetti di S.Anna”.

Le monache, come ci racconta il blog “Rivoglio la Barbie” , crearono il proprio orto e il giardino Martiniano ancora visibile oggi con una limonaia in muratura, è un luogo delizioso dove godere della vista sulla torre civica e sul borgo.

Foto di Stefania Cimarelli

Giungere al Belvedere del Castello, ove lo sguardo sconfina all’Adriatico sino al Conero ed allungare ancora all’Armeria del Castello, e senz’altro allo Sferisterio comunale “Agostinelli” dove si pratica il pallone col bracciale, l’antico gioco delle corti rinascimentali di cui Mondolfo è fra le capitali nazionali, come ci ricorda la nostra Ambassador di “Destino Marche”

Cantato da Leopardi, giocato a Mondolfo anche da papi come il giovinetto Pio IX, nativo di Senigallia, il pallone col bracciale rivive nella città fortificata sul mare, al finire dell’estate, nella rievocazione storico sportiva de “La Cacciata” in costumi rinascimentali, ricordando il legame di Mondolfo con il Ducato d’Urbino.

Foto di Paola Mandozzi. Prima classificata al contest #mondolfomarottaphotowalk

Dal 7 agosto 2020 il borgo di Mondolfo si è trasformato in una mostra d’arte permanente a cielo aperto. “Mondolfo Galleria Senza Soffitto” comprende opere di fotografia, street art, scultura e pittura create e installate in punti suggestivi e talvolta inaspettati del borgo, aperta sette giorni su sette e 24 ore al giorno, per sempre attraversando impressioni fotografiche affidate al genio di Mario Giacomelli e interventi di street art. Scopri di più sulla pagina Facebook di Mondolfo Galleria Senza Soffitto.

Uno scorcio di “Mondolfo Galleria Senza Soffitto”

E, prima di lasciare il castello, un bel piatto di spaghetti dato che il sugo col tonno e alici – sug sal tònn e alìc – è oggi un prodotto tradizionale riconosciuto dalla Regione.

2 – La Valle dei Tufi, dall’antico Santuario della Madonna delle Grotte

Da quel crogiuolo di fede e arte, dalle facciate rinascimentali e dagli interni barocchi, che è il Santuario della Madonna delle Grotte a Mondolfo, meta di incessanti pellegrinaggi, prende avvio il percorso ecologico culturale de “La Valle dei Tufi”, a soli quattro chilometri dal mare.

Vivere “La Valle dei Tufi”, percorrendola in bici o a cavallo, passeggiarci da soli o con la famiglia è quanto mai rilassante: significa immergersi nella tranquillità della verde e rigogliosa campagna marchigiana; muovendosi tra filari di viti e lussureggianti oliveti e venendo così a contatto con una rigogliosa natura che, offre suggestivi passaggi fra selve e boschi, nell’ambiente della mezzadria marchigiana.

L’inizio del percorso attraverso la Valle dei Tufi di Mondolfo

Un percorso che si snoda attraverso un itinerario presso siti di indubbio interesse dalla Fonte Grande di Mondolfo, in uno dei borghi più belli d’Italia, alla Fonte Piccola col feudo di Stacciola e la stupenda zona panoramica con vista sul mare, insieme alle caratteristiche grotte scavate nelle pareti di tufo, pareti ove nidifica periodicamente il gruccione, uccello africano che abita la zona di Mondolfo.

Dalla primavera all’estate molte piacevoli escursioni con guide esperte, per percorsi adatti a tutti, sono promesse alla scoperta della flora e della fauna di questa favolosa valle, baciata dal sole e protetta dalle correnti più fredde.

3 – Monumento Nazionale Abbazia di S.Gervasio

Simmetrica, ieratica, rossa, l’abbazia di S.Gervasio di Bulgaria a Mondolfo appare così, incastonata tra il verde della campagna sulla riva sinistra del fiume Cesano. Bastano però pochi passi attorno alla chiesa, per rendersi conto che non è affatto un’illusione: nella cittadina affacciata sull’Adriatico è realmente custodito un tesoro dal fascino segreto e misterioso.

Una delle più antiche chiese della Diocesi di Senigallia, certo fra le più belle quanto enigmatiche della Provincia di Pesaro e Urbino, accoglie il visitatore in un itinerario tra fede, storia, archeologia e arte tutto da scoprire. Meraviglioso il sarcofago ravennate del VI secolo, il più grande esistente nelle Marche custodito all’interno della suggestiva cripta.

La facciata dell’Abbazia di San Gervasio

E perché, poi, non curiosare nella Tabula Peutingeriana, quella grande cartina stradale dell’antichità che, come pochi luoghi l’Abbazia espone riprodotta nei suoi spazi, riportando la posizione dell’antica statio di “ad Pirum Filumeni” dove sorse la chiesa mondolfese in epoca romana, al centro di una grande area archeologica.

Un’estate con eventi anche in notturna, quella 2019, oltre alle visite nel fine settimana. Visita la pagina dell’Archeoclub di Mondolfo per avere maggiori informazioni su come e quando visitare questo posto unico.

4 – Filippo Sorcinelli e Synesthesia Festival

Filippo Sorcinelli è un artista underground e organista, virtuoso e iconoclasta, famoso per essere il sarto dei Papi. Ha scelto di tornare a vivere a Mondolfo per portare la sua ventennale esperienza, tra musica, arte e profumi.

Nel suo celebre atelier LAVS progetta e realizza vesti sacre in tutto il mondo, soprattutto per papa Benedetto XVI e papa Francesco. In Via XX Settembre, nel cuore del castello martiniano, è presente il primo “Filippo Sorcinelli Container”: una sorta di “stanza dell’alchimista” ricca delle sue famose esperienze olfattive e non solo, un’esperienza assolutamente da provare per i nostri Ambassador di “Mondo Low Cost”.

Le ultime creazioni sono interamente dedicate proprio alle Marche fra le quali “Epicentro”, fragranza il cui ricavato vuol essere di aiuto al piccolo comune di Bolognola, che rievoca gli attimi della scossa del terremoto 2016/2017.

E da questa poliedrica figura di artista, nasce a Mondolfo “Synesthesia Festival“, una manifestazione che vede come protagonisti tutti i sensi (vista, udito, gusto, olfatto e tatto) ed in particolare quel fenomeno raro, la sinestesia, capace di abbracciarli uno ad uno per creare sempre nuove e affascinanti contaminazioni.

Un festival multisensoriale, un viaggio attraverso la musica, la creatività dei laboratori, vecchie pellicole cinematografiche, importanti ceramiche, grafiche e sculture in dialogo sinestetico con opere d’arte proposte al pubblico in un ciclo di mostre, conferenze, concerti e tavole rotonde.

Foto di Massimiliano Fraternale Meloni

5 – Complesso Monumentale di Sant’Agostino

Cuore dell’arte, del bello, della cultura, della fede di uno dei borghi più belli d’Italia è a Mondolfo il Complesso Monumentale di Sant’Agostino, un vero scrigno tutto da scoprire. La chiesa monumentale di S. Agostino, parte integrante dell’omonimo complesso conventuale, si presenta attualmente nelle sue forme tardo cinquecentesche con rimaneggiamenti del Settecento.

Si tratta di un bellissimo esempio di architettura di provincia dove, l’imponente fabbrica in laterizio rosso immette ad un interno dove subito si è colpiti dalla maestosità dell’unica aula, con volta a botte, che dà ragione dell’imponenza esterna dell’edificio.

Lungo le pareti dodici altari finemente scolpiti, intagliati, dorati, impreziositi nelle lesene da resti di pitture murali, scandiscono la ritmicità della navata, conservando preziose opere dei più importanti artisti del Cinque-Seicento Marchigiano, da Presutti a Barocci, da Ridolfi a Guerrieri.

Complesso monumentale Sant’Agostino.

Articolato in diverse sezioni, nell’ala settentrionale del chiostro di Sant’Agostino, dalle arcate scandite da affreschi seicenteschi, sono presenti i Musei Civici di Mondolfo. Non solo l’armatura del Guerriero Gallico o, prima di lui, la Stele Picena di Mondolfo caratterizzano le sale, dominate dall’imponente mole dell’antica macchina oraria pontificia, opera per la Torre Civica creata da Pietro Mei ed Angelo Gelli nel 1858 ed oggi perfettamente restaurata.

Il Museo della fisarmonica, che ha particolarmente colpito la nostra Ambassador Silvia del blog “Terre d’Artista” , il Museo della Civiltà Contadina ed Artigiana completano il percorso, insieme al Salone Aurora con le opere del pittore Natale Roberto Patrizi in arte “Agrà” e tanti luoghi per mostre temporanee, come “Salvati di Terremoto” che sino ad ottobre espone preziose opere provenienti dal Comune gravemente terremotato di Castelsantangelo sul Nera grazie alla collaborazione con Soprintendenza ed Arma dei Carabinieri.

Antica macchina oraria pontificia presso il complesso di Sant’Agostino.

Godetevi una bella carrellata di immagini di Marotta e Mondolfo pubblicate su facebook dal nostro Ambassador “Sei Marchigiano Se” .

E ora… Dirigiamoci a Marotta!

6 – I Garagoi e La Tratta: la tradizione enogastronomia dell’Adriatico

La fa da padrone nella riviera bandiera blu di Marotta l’enogastronomia, con appuntamenti eccezionali. E così, nel mese di aprile, si tiene a Marotta la Sagra dei garagoi. Piccoli molluschi di mare che vivono in acqua salata i garagoi si pescano specialmente nella zona di Adriatico che va da Rimini ad Ancona.

Sono i pescatori locali, coadiuvati dalle loro capaci massaie, a cuocerli in maniera inconfondibile, facendo di Marotta capitale mondiale dei garagoi.

Festa della Tratta. Foto dal sito ufficiale del Comune di Mondolfo.

Dal 2009, del resto, un’altra importante attività legata alla pesca viene rievocata grazie a Malarupta , una vivace associazione culturale, che organizza la Festa della Tratta, durante la quale è possibile effettuare la rievocazione storica della pesca con tratta a mano, oggi altrimenti vietata.

Una tradizione quella della pesca radicata nella storia di Marotta, sorta attorno alla Vecchia osteria ed alla Stazione Ferroviaria, dove la festa è anche una kermesse gastronomica che propone piatti tipici della tradizione culinaria locale, come i sardoncini scottadito. L’evento ha luogo sulla spiaggia tra la fine di luglio e i primi di agosto.

Foto di Massimiliano Fraternale Meloni. Seconda classificata al contest #mondolfomarottaphotowalk

7 – Il pontone armato Faà di Bruno: la solidarietà ed il premio “Il Coraggio delle Donne”

Conoscere Marotta vuol dire sapere la storia delle “undici ragazze” quelle “picene di antiche origini” come le definì Gabriele D’Annunzio, ricordando il soccorso da loro portato agli uomini del pontone armato della Regia Marina “Faà di Bruno”.

Nei giorni di Caporetto, nell’autunno del 1917, sotto il cielo grigio della Grande Guerra ed il mare in tempesta, le undici giovani marottesi salvarono l’equipaggio del natante che, comandato da Ildebrando Goiran, si era pericolosamente avvicinato alla spiaggia di Marotta.

Il Governo conferì loro una medaglia di bronzo per il nobile gesto ed oggi, col premio nazionale “Il Coraggio delle Donne” il Comune di Mondolfo vuole promuovere la cultura della parità, valorizzando il ruolo ed il lavoro delle donne, la loro partecipazione nella vita sociale, culturale, scientifica e filosofica.

8 – Il lungomare dei mosaici

Il lungomare dei mosaici è quello che caratterizza sempre più la riviera adriatica di Marotta. Dalla grande passione dell’Associazione Culturale Chiaro Scuro , da qualche anno nascono arredi urbani con la tecnica del mosaico trencadis (dal catalano “frammento”) con materiale di recupero.

Il primo mosaico realizzato nella parete di Villa Valentina – Casa del turismo, racconta di due aspetti dello stesso territorio, il sorgere del sole sul mare a Marotta, fino al tramonto in collina dietro al Castello di Mondolfo. L’esperienza è piaciuta cosi tanto che si è pensato di mosaicare tutti i muretti del lungomare partendo dal simpatico Molo di Marotta, rendendo il lungomare unico nel suo genere.

Foto di lemurinviaggio.com

Il lavoro collaborativo di tante persone ha trasformato una tecnica millenaria in un’arte collettiva. Questa ha coinvolto non solo gli abitanti del Comune ma anche i turisti e i visitatori che avranno l’opportunità di partecipare attivamente. Bellissima idea di arredo urbano con materiali di recupero dice la nostra Ambassador “Una Marchigiana in Viaggio”.

Foto di Stefania Cimarelli. Terza classificata del contest #mondolfomarottaphotowalk

9 – “Marotta, la Città del Mare d’inverno” di Enrico Ruggeri

Marotta è “la Città del Mare d’inverno” dedicata alla canzone di Enrico Ruggeri. Il percorso con la cittadinanza onoraria al cantautore solito frequentare sin da ragazzo Marotta, suggellando il legame tra la cittadina balneare e Ruggeri. Marotta ha ispirato la canzone “Il Mare d’Inverno” che è entrata nei cuori di tutti.

Ascoltandola ricorda quanto il mare sia dentro di noi e faccia parte della nostra essenza. Non soltanto in estate ma anche d’inverno quando il suo fascino parla alla nostra anima. Grazie anche a questa indicazione territoriale Marotta ha rivoluzionato i mesi invernali nei quali le persone vengono ad ammirare il mare in tutte le sue sfumature, trovando hotel aperti tutto l’anno, eventi ed iniziative, lasciandosi ispirare dal mare d’inverno. È proprio con queste parole che i nostri Ambassador “Lemuri in viaggio” iniziano il loro racconto su Marotta e Mondolfo.  

Il litorale di Marotta. Foto di Davide Caporaletti

10 – I vessilli della Bandiera blu e della bandiera gialla di comune ciclabile

Tiene tanto Marotta – come l’intero Comune – ai vessilli eco-label che sventolano sui propri pennoni. Centro balneare con spiagge sabbiose alternate a spiagge rocciose, Marotta vanta numerosi stabilimenti balneari molto moderni e ben attrezzati, all’interno un abitato e di una esperienza di vita che ha saputo valorizzare i dettami di sostenibilità ed ecocompatibilità unitamente alla difesa della costa e del mare da poter issare la bandiera Blu d’Europa.

C’è anche Mondolfo tra i Comuni che hanno ottenuto la “Bandiera gialla” , un importante riconoscimento che viene assegnato in base al grado di ciclabilità dei luoghi.  Sono molte quindi le piste ciclabili e i percorsi adatti a grandi e bambini per partire alla scoperta del territorio e allo stesso tempo molte le associazioni sportive e amatoriali ciclistiche e mountain bike che svolgono un’assidua attività.

Ci vediamo a Mondolfo e a Marotta per vivere “due vancaze in una”!

Tuffatevi insieme a noi nei momenti più belli del #mondolfomarottaphotowalk attraverso il video racconto della giornata!

Info utili

Foto di copertina di Federica Cardinali, vincitrice del Premio Ambassador #destinazionemarche

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