Itinerario Romantico nella provincia di Pesaro Urbino

Godersi il mare al tramonto a Gabicce per poi salire all’interno del borgo fortificato di Gradara con il suo Castello dell’amore; rilassarsi ammirando i riflessi magici del ponte della Concordia sul fiume Metauro a Fossombrone; passeggiare mano nella mano nel centro storico di Cagli, fino ad arrivare a Sassocorvaro, città dell’amore che conserva le reliquie del Santo Patrono degli innamorati, San Valentino.

Tutto questo e molto altro ancora nell’Itinerario Romantico in provincia di Pesaro e Urbino, proposto da Confcommercio Marche Nord nell’ambito di un grande progetto che raccoglie numerosi itinerari tematici sul territorio.

Febbraio è il mese dell’amore e non potevamo non proporvi un’esperienza affascinante alla scoperta di borghi ricchi di arte e cultura, del nostro mare Adriatico e dei paesaggi suggestivi che hanno fatto da cornice a grandi storie d’amore.

Prendetevi per mano e partite insieme a noi in questo magico percorso:

Gabicce Mare

Porta di ingresso alla regione Marche, Gabicce è unica: una perla incastonata fra il mare e le pendici del Parco Regionale del Monte San Bartolo. Una spiaggia di sabbia fine ma anche sentieri collinari fioriti di ginestre; la falesia a strapiombo sul mare con piccole insenature, come la splendida Baia di Vallugola, luogo romantico per eccellenza che conserva la leggenda Valbruna, l’Atlantide dell’Adriatico, una piccola città sommersa proprio davanti alla Baia.

In mezzo alle meraviglie della natura, nel promontorio a ridosso della baia di Gabicce Mare, sorge, poi, Gabicce Monte. Il paese è suggestivo: un piccolo borgo a misura d’uomo, con scorci romantici, immerso nella natura, meta di innamorati e di appassionati di bicicletta e trekking. Quanti amori sono nati passeggiando sulla spiaggia al tramonto o ammirando l’incanto del panorama da quassù… confermare l’amore, celebrando il matrimonio o l’unione, sulla spiaggia, è la nuova opportunità che offre la città! 

Gabicce Mare

Gradara

A due passi da Gabicce Mare c’è il Castello dell’amore all’interno del borgo fortificato di Gradara. Qui si è svolta la tragica e appassionata storia d’amore tra Paolo e Francesca narrata da Dante nel V Canto dell’Inferno della Divina Commedia. Qui, all’interno delle mura del castello, lungo i vicoli del Borgo medievale o i camminamenti di ronda, si respira l’atmosfera romantica, eterna e misteriosa della passione e dell’amore che unì due giovani nella Gradara del 1289: Francesca, figlia di Guido da Polenta e Paolo, suo amante e fratello del marito Gianciotto Malatesta, a cui fu data in sposa con l’inganno e che poi ucciderà i due amanti.

Gradara

Dante ricorda i celebri innamorati con versi indimenticabili… «amor, ch’a nulla amato amar perdona, mi prese del costui piacer si forte…» e pur condannando l’adulterio dei due amanti li colloca, sì all’inferno, ma inseparabilmente uniti. Il Castello e tutto il borgo medievale di Gradara (Borgo più bello d’Italia del 2018) è intriso dell’amore di Paolo e Francesca. Nel verde che circonda la cinta muraria, la passeggiata degli innamorati offre un “Itinerario romantico” da fare mano nella mano tra il suono della natura e gli splendidi panorami. Insieme alla passeggiata degli innamorati, con la Scalinata dell’amore di Elio Fiorucci e la visita alla rocca, si respira un’atmosfera unica, incantevole: il tempo sembra essersi fermato. 

Gradara

Fossombrone

Lasciata Gradara si raggiunge la Città di Fossombrone, sul fiume Metauro, “il fiume più antico d’Italia”. Fossombrone, l’antica “Forum Sempronii” romana, è una città da vivere e visitare: i suoi tanti negozi lungo il Corso (l’unico nelle Marche con il doppio porticato), i numerosi ristoranti di qualità, le chiese, i musei, i tanti palazzi storici, un ambiente straordinario ed incontaminato ( come il canyon delle Marmitte dei giganti), il fascino del Ponte della Concordia che al tramonto regala colori ed emozioni… 

Fossombrone, Ponte della Concordia.

Nel cuore della Corte Alta, già sede del Palazzo Ducale, nei locali oggi in parte occupati dalla Pinacoteca e dal Museo Archeologico, si è vissuta la grande storia d’amore tra Guidubaldo da Montefeltro e Elisabetta Gonzaga. Nel 1489, Elisabetta, della nobile stirpe dei Gonzaga di Mantova, andò in sposa a Guidubaldo, giovane Duca del Montefeltro, allacciando un importante legame tra le due potenti famiglie rinascimentali. Quello che poteva essere un arido contratto economico, nel caso di Elisabetta e Guidubaldo, fu amore a prima vista.

Nella splendida cornice della corte, circondati da artisti, letterati, poeti, le due figure si stagliavano come esempi perfetti dell’ideale rinascimentale descritto da Baldassarre Castiglione nella celebre opera “Il cortegiano”. Il loro matrimonio si rivelò un’unione indissolubile, un legame esclusivo, ammirato da tutti, e cantato dai poeti del tempo, non privo di una nota tragica e amara che rese ancora più struggente la loro storia d’amore. Sebbene al tempo in cui si conobbero Guidubaldo fosse un giovane bellissimo e dotato di ogni virtù cavalleresca, la sua grazia e una certa fragilità fisica nascondevano una malattia inesorabile, che dopo averlo invalidato lentamente, lo portò alla morte a soli 35 anni.

Fossombrone, città dell’amore e della bellezza, rende omaggio a questo amor cortese, in occasione della Giornata Internazionale dei Musei con una visita guidata ai luoghi de “L’amore ai tempi di Guidubaldo e Elisabetta”.

Fossombrone

Cagli 

Da Fossombrone si sale alla Città di Cagli. Posta nell’antica via Flaminia, alla confluenza del Bosso col Burano, la città di Cagli è delimitata dai monti Catria, Petrano, Nerone e Paganuccio. Un ambiente incontaminato, ricco di storia ed eccellenze artistiche. Cagli ha origini antichissime: sotto l’impero romano l’antica “Cale” ebbe un ruolo importantissimo essendo posta lungo una delle principali vie di comunicazione (come è evidente dai tanti reperti custoditi nel Museo Archeologico o dai manufatti ancora esistenti come il Ponte Mallio).

Nei secoli successivi Cagli divenne centro commerciale, produttivo e artistico tra i più importanti della Regione: ne sono un segno eloquente le tante chiese (ricche di straordinarie opere d’arte), i meravigliosi e ricchi palazzi, la Rocca ed il Torrione ideati da Francesco di Giorgio Martini, il Teatro Comunale ed un centro storico di una bellezza unica. E Cagli è sicuramente una Città dell’amore dell’Itinerario Romantico.

Cagli

Qui, nel 1826, si consumò una grande storia d’amore tra Lucia Ugolinucci e il dottor Vincenzo Piccinini e oggi è possibile visitare tutti i luoghi in cui si è consumata. Il 22 gennaio del 1826 un giovane medico di nome Vincenzo Piccinini fa il suo ingresso in Cagli varcando l’arco di Porta Massara in sella al suo cavallo. Il 22 ottobre egli è chiamato a Palazzo Ugolinucci per visitare il nobile Signor Nicola Ugolinucci, ricco proprietario del Palazzo.

Durante la visita accade l’incontro fatale tra Vincenzo e Lucia, la figlia del nobile Ugolinucci. Vincenzo l’ama appena la vede, ed è ricambiato da Lucia che si infiamma subito per il giovane medico. Ma dopo un primo bacio focoso, Lucia gli dice di dimenticarla, perché lei ha promesso di sposare un collega di Vincenzo, e le è impossibile rompere il fidanzamento senza venire diseredata dal padre e additata a vita da tutta la comunità. Vincenzo si convince che l’unico modo per aggirare l’ostacolo del fidanzamento di Lucia sia quello di mettere tutti davanti al fatto compiuto mediante il cosiddetto “matrimonio clandestino”: i due vengono separati e reclusi ma poco dopo, scontata la pena e grazie al sostegno di tutto il popolo di Cagli, i due innamorati si uniscono in matrimonio con rito regolare, e vivono felici la loro vita.

Sassocorvaro

Capoluogo del Comune di Sassocorvaro Auditore, é un borgo sviluppatosi attorno alla Rocca Ubaldinesca che si erige su un colle che domina la Valle del Fiume Foglia. Forse non tutti sanno che la Rocca – opera dell’architetto militare senese Francesco di Giorgio Martini chiamato da Federico da Montefeltro nl 1474 a fortificare il Ducato di Urbino – e il Borgo di Sassocorvaro, furono il nascondiglio, per grazie al professor Pasquale Rotondi, all’epoca Sovrintendente dei Beni Culturali a Urbino – di circa 10.000 opere d’arte, i grandi capolavori dell’arte italiana, protette qui dalla guerra e dai bombardamenti.

Sassocorvaro

Ma Sassocorvaro, oltre alla Rocca e a questa fantastica storia d’amore, di passione e di coraggio per la salvezza del nostro patrimonio artistico, é veramente un luogo romantico. Anzi è la Città dell’Amore!!! Qui, nell’Oratorio della Santissima Trinità, sono custodite le reliquie del Patrono degli Innamorati San Valentino.

Circa a metà di una lunga, stretta e molto caratteristica scalinata che dalla Rocca Ubaldinesca conduce alla parte più bassa del borgo (da cui si può ammirare il panorama – bellissimo e a dir poco romantico – del lago di Mercatale) si trova, con una semplice facciata in laterizio, l’Oratorio della Santissima Trinità. Qui sono conservati il cranio e altre ossa di San Valentino, martire prete romano, che giunsero a Sassocorvaro in un’urna sigillata e con documenti ufficiali ed autenticati.

Nel borgo di Sassocorvaro la “Passeggiata degli innamorati”, con la via degli incontri, la fontana dell’amore e la scalinata degli amanti oltre all’Oratorio di San Valentino, costituisce la perfetta scenografia per vivere romanticamente una storia d’amore. E il panorama – da qui – è veramente affascinante con il lago di Mercatale  che rappresenta un’oasi di pace, tranquillità e bellezza.

Sassocorvaro

Auditore

Sull’altro lato della vallata del fiume Foglia, su uno sperone di roccia, c’è il municipio di Auditore, un meraviglioso borgo medievale che conserva le antiche mura con due bastioni e la severa Torre civica a base circolare e cella esagonale (secolo XV) che domina sul borgo e la vallata.

Nel XIV secolo “Lauditorio” finì sotto il dominio dei Malatesta che governarono su Auditore fino al 1463; successivamente passò sotto le mani dei Montefeltro e annesso al Ducato di Urbino fino al 1631 quando avvenne il passaggio del Ducato alla Santa Sede. Il Borgo è veramente suggestivo e romantico: la passeggiata lungo le antiche mura che cingono il borgo storico ed una sosta davanti alla Torre civica da cui si ammira un panorama straordinario sulle colline della media Valle del Foglia.

Un paesaggio collinare di una bellezza unica, un luogo romantico da dove lo sguardo si perde nel mare verde e giallo delle colline, che cattura il cuore. 

Tutte le informazioni sul progetto “Itinerario della Bellezza” su itinerariodellabellezza.it

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