Il porto di Ancona: luogo del contemporaneo e nuovo hub culturale

Tra i moli e le banchine, il porto storico e la Mole Vanvitelliana, i pescherecci e i chioschi dei pescatori, Blu sui silos e la street art che contrappunta viadotti e piloni in calcestruzzo, tra le navi e i container che si appoggiano sulla città monumentale e risalgono come la Superfast lungo il corso, avanza la nuova Ancona.

Silos, porto di Ancona, Blu e Ericailcane, 2008, wallpainting Bottles © POPUP! Festival

Silos, porto di Ancona, Blu e Ericailcane, 2008, wallpainting Bottles © POPUP! Festival

Alcune opere di streetart nella zona del porto di Ancona © Paolo Zitti, POPOUP! Festival, Mappelab

Alcune opere di street art nella zona del porto di Ancona © Paolo Zitti, POPOUP! Festival, Mappelab

Dentro i flussi della modernità accanto ai segni della memoria, con le gru della Fincantieri e gli edifici simbolo che si affacciano sulla banchina si ridisegna lo skyline di quel grande abbraccio che è l’area portuale. Il porto storia e futuro dell’Adriatico nell’Adriatico a venire; piattaforma di servizi e significati della macro regione; hub culturale, laboratorio progettuale di forme e funzioni, economie e intraprese, vocazioni e destinazioni; attore della modernizzazione sancita anche dal riconoscimento di Authority del Medio Adriatico.

Il porto di Ancona © Paolo Zitti

Il porto di Ancona © Paolo Zitti

Il porto luogo del contemporaneo, museo a cielo aperto con protagonisti della street art internazionale che contrappuntano un ecosistema di coabitazioni, comunità, lingue, tradizioni. Fatto di antropologie e rituali, attività di pesca e dal momento emozionante dell’asta che ogni notte alle 3 da il via alle contrattazioni. Lì si consuma lo spettacolo del pesce con uomini e donne che mantengono viva e rigenerano la tradizione della pesca e la cultura del mare; fuori nelle notti gelide di bora e in quelle torride di garbino risuonano le molte lingue, e le facce di vento e di sale sono un presidio identitario della città, del territorio, dell’Adriatico.

Mercato ittico di Ancona © Mappelab

Mercato ittico di Ancona © Mappelab

Proprio il mercato ittico di Ancona, progettato da Gaetano Minnucci, diventa il luogo privilegiato per la proiezione de La città perfetta di Olivo Barbieri, uno degli artisti italiani più celebrati della scena internazionale.

La città perfetta è un racconto per immagini degli oltre 400 km di costa adriatica da Ravenna a Vasto, attraverso 3 regioni – Abruzzo, Marche, Emilia Romagna. Una lunga sequenza di 7942 immagini fisse riprese dall’alto e 22 sequenze filmate da terra, intercalate da partiture cromatiche RGB che narrano storia, geografia, economia, turismo, bellezza e orrore, della città adriatica, considerata perfetta per il suo mix esemplare di qualità della vita e spreco ecologicoQui infatti sono più chiare che altrove le complessità e le contraddizioni dell’urbanesimo contemporaneo.

L’evento, in anteprima regionale, durerà tutto il  weekend con la presentazione del settimo numero della rivista Mappe – edita dal Gruppo Gagliardini- e la prima proiezione de “La città perfetta”, venerdì 26 febbraio alle ore 18. Proiezioni speciali  sabato 27 e domenica 28 febbraio dalle 18 alle 21.

Info e programma qui

La zona del porto di Ancona © Mappelab

La zona del porto di Ancona © Mappelab

Info utili

L’iniziativa voluta da Mappe è realizzata in collaborazione con l’Autorità Portuale, il Comune di Ancona, la Fondazione MAXXI, l’Associazione Produttori Pesca Soc.Coop. P.A. e MAC, con il patrocinio dell’Ordine degli Architetti della provincia di Ancona, di ADI MAM e Inarch Marche. Il lavoro site specific “La città perfetta” di Olivo Barbieri, è voluto dal Museo MAXXI di Roma e realizzato in collaborazione con Eni, Corpo Forestale dello Stato e Associazione Demanio Marittimo.Km-278.

Consulta il sito Mappelab 

Scopri la città di Ancona sul sito ufficiale del turismo

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