I balconi delle Marche: 10 borghi con scorci mozzafiato

Prendi un profondo respiro e posa la vista su ciò che ti sta intorno. Oggi ti porteremo alla scoperta di 10 borghi meravigliosi con due caratteristiche che li accomunano: la loro straordinaria bellezza e una spettacolare posizione, che offre una visuale unica spaziando dal mare ai monti.

Sei pronto a partire con noi per un viaggio alla scoperta dei balconi delle Marche? Fermati… e concediti il lusso di un momento infinito.

Cingoli, il balcone delle Marche

Il re dei balconi è senza dubbio Cingoli! Si è guadagnato questo appellativo per la sua incantevole posizione dalla quale lo sguardo si apre su “panorami sconfinati”. Dai suoi 631 metri sul livello del mare si può scorgere tutto il territorio della regione dell’Infinito, le cime abruzzesi della Maiella e del Gran Sasso e, quando il cielo è particolarmente terso, persino le coste della Dalmazia.

  • Cingoli, il balcone delle Marche - Archivio Regione Marche
  • Cingoli, Cristo delle Marche - Archivio Regione Marche
  • Cingoli, lago di Castreccioni - Archivio Regione Marche
  • Cingoli, Madonna del Rosario - Archivio Regione Marche
  • Cingoli, balcone delle Marche - Gianluca Scalpelli

Inserito nel circuito dei Borghi più belli d’Italia, Cingoli è un paese ricco di storia, arte e tradizioni. Vi consigliamo di lasciare la macchina appena fuori il centro storico, nel parcheggio di Porta Pia, e proseguire a piedi verso il belvedere attraversando Corso Garibaldi, l’arteria principale del paese. Vi rimarranno nel cuore i colori caldi degli intonaci delle facciate armoniosamente intervallati con la pietra degli eleganti portali rinascimentali.

Una volta visitato il centro storico potrete godervi il panorama del balcone delle Marche, aiutandovi dalla legenda installata dove è possibile conoscere tutti i nomi e punti d’interesse alla portata dell’occhio. Alle spalle del balcone delle Marche vi è una montagna dall’aspetto singolare che attirerà la vostra attenzione: il Monte San Vicino formazione montuosa di 1479 m dalla forma trapezoidale.

San Ginesio, il balcone dei Sibillini

Altro splendido balcone che vi suggeriamo di non perdere è San Ginesio, Bandiera Arancione del Touring Club Italiano, nonché uno dei borghi più belli d’Italia. A ridosso dei Monti Sibillini questo splendido castello medievale è di per sé un orizzonte. Sorge infatti sull’antico colle Esculano, in una posizione così panoramica da fargli guadagnare l’appellativo di “balcone dei Sibillini”.

  • San Ginesio - Archivio Regione Marche
  • San Ginesio - Archivio Regione Marche
  • San Ginesio, la collegiata - Archivio Regione Marche
  • San Ginesio, il balcone dei Sibillini - Archivio Regione Marche

Un’ampia cerchia di mura del XIV secolo, ancora imponenti ed integre, racchiudono l’impianto urbano medievale, dalla cui sommità si domina il paese ricco di storia, arte e tradizioni.

Entrando dalla Porta Picena, sulla destra si incontra l’Ospedale dei Pellegrini, risalente al XIV secolo e rarissimo esempio conservato di “domus hospitalis”, che ospitava i pellegrini diretti a Loreto. Da ammirare dall’esterno (perché chiusa a causa del sisma) la Collegiata, che presenta ancora oggi nel frontespizio una incantevole decorazione, unico esempio di gotico fiorito nelle Marche. Nella stessa piazza spicca il monumento ad Alberico Gentili, grande giurista ideologo e intellettuale umanista che nacque a San Ginesio nel 1552.

Rosora, il balcone della Vallesina

Altra provincia, altro balcone. Arriviamo a Rosora, un piccolo borgo posto su una collina tra Mergo, Poggio San Marcello e Castelplanio che si fregia del titolo, depositato all’ufficio brevetti dal 2013, di unico e insostituibile Balcone della Vallesina. La considerevole acclività del versante orientale (il dislivello altimetrico è di circa 250 metri) consente un’ampia visuale sulle colline esterne fino all’Adriatico. Nel Belvedere di Piazza Ferri è stato installato il binocolo Vellardi e posizionate delle mappe in ceramica per riuscire a individuare tutte le località e le loro esatte distanze.


Dopo aver ammirato il panorama perdetevi per le vie del centro storico che conserva alcuni tratti delle mura difensive, un torrione duecentesco e la porta castellana. E non dimenticate di assaggiare la sapa, un prodotto della tradizione contadina marchigiana che si ottiene attraverso la riduzione del mosto in un liquido denso che viene utilizzato per condire la polenta di mais o per farne dolci.

Staffolo, un affaccio incredibile tra le colline del Verdicchio

Staffolo, borgo su cui sventola la Bandiera Arancione, sorge sul dorso di una formazione collinare a 442 metri di altezza, in ottima posizione sulla bellissima e fertile valle dell’Esino. Per ammirare questo bellissimo panorama vi consigliamo di affacciarvi dal viale alberato, soprannominato dagli abitanti “i banchitti” per via delle storiche panchine da cui ammirare la splendida vista che spazia su tre vallate: la Vallesina, la Valmisa e la Valmusone. Nelle giornate limpide si può vedere fino al mare Adriatico ed è possibile persino scorgere le isole croate.

  • Staffolo, il panorama dai banchetti - Foto di Giorgia Barchi
  • Staffolo, il panorama dai banchetti - Foto di Giorgia Barchi
  • Staffolo_Giorgia_Barchi
    Staffolo, Porta San Martino - Foto di Giorgia Barchi
  • Staffolo_Giorgia_Barchi
    Staffolo, pittura su biroccio - Foto di Giorgia Barchi
  • Staffolo_Giorgia_Barchi
    Staffolo, il torrione Albornoz - Foto di Giorgia Barchi

Il territorio si estende su una campagna dalle morbide ed eleganti colline tappezzata dalle varie coltivazioni, dove i vigneti del “verdicchio d.o.c. dei Castelli di Jesi” colorano da secoli il paesaggio agrario, soprannominandolo “il Colle del Verdicchio”. Qui viene infatti imbottigliato il miglior verdicchio nel cuore dell’area dei Castelli di Jesi, i quali producono 5/6 qualità di vino, partendo dalle selezioni fino ad arrivare agli spumanti.

Sirolo, un balcone sul Conero

Dalle colline al mare, arriviamo a Sirolo, borgo bandiera blu, un gioiello immerso nel Parco del Conero, circondato dal verde della natura e dall’azzurro del mare. Il piccolo paese offre varie vedute sul mare, le due più suggestive sono quelle dal parco, dove si può godere del panorama totalmente lontano da ogni rumore, e dalla piazzetta centrale del borgo.

Sirolo, Gionata Taddei

Nel centro storico di Sirolo, cinto da poderose mura fin dall’epoca romana, si apre un fantastico belvedere sul promontorio del Cònero, isolato rilievo roccioso lungo la piatta costa adriatica. Questa splendida vista sul Parco Regionale mostra un maestoso monte a picco sul mare ammantato di pini e lecci, che nella bella stagione si colora del giallo delle ginestre.

Fiorenzuola di Focara, il balcone sul San Bartolo

Nell’anno dedicato a Dante come non citare Fiorenzuola di Focara che vanta uno dei panorami sull’Adriatico più belli della costa. Questo caratteristico borgo è situato su di un promontorio a picco sul mare posto all’interno del Parco Naturale del Monte San Bartolo

Oltre ad una passeggiata nei deliziosi vicoli medievali, che gli abitanti riempiono di fiori e colori durante la bella stagione, vi consigliamo di prendervi un momento per ammirare il mare e il litorale da quassù.


Dal “Sentiero dell’amore” potrete godere di una vista mozzafiato sul sottostante tratto di falesia a strapiombo sul mare, tra il verde della natura lussureggiante e il blu del mar Adriatico. Percorrendo a piedi Strada della Marina dal centro del paese, si raggiunge una piccola spiaggetta naturale, famosa per i suoi “cogoli”, sassi tondeggianti modellati dal mare. 

Sappiamo per certo che Dante Alighieri ha visitato ed ammirato i territori del parco, tanto da citarne alcuni nella Divina Commedia. Oltre al meraviglioso Castello di Gradara, luogo di incontro di Paolo e Francesca, Dante dedica un verso dell’Inferno (canto XXVIII) a Fiorenzuola di Focara.

Ripatransone, il belvedere del Piceno

Arriviamo nella provincia di Ascoli Piceno e troviamo, alto sul colle tra le valli del torrente Menocchia e del fiume Tesino, Ripatransone, borgo bandiera arancione delle Marche che sorge in una posizione panoramica tanto bella da meritarsi il titolo di “belvedere del Piceno”.

  • Ripatransone - Foto di Giacomo Straccia e Loris Bonanno
  • Ripatransone -Foto di Marco Aubert
  • Ripatransone, la meravigliosa vista - Foto di Marco Compagnucci
  • Ripatransone - Foto Archivio Regione Marche
  • Ripatransone, i calanchi - Foto Archivio Regione Marche

Dai suoi 494 metri di altitudine, a 12 km dal Mare Adriatico, possiamo ammirare a 360° un panorama che spazia dal Gran Sasso e Majella a sud, Monti Sibillini a ovest, Conero e Titano a nord e il Mare Adriatico ad est. In condizioni di visibilità eccezionali, dai punti più elevati è possibile scorgere anche il Gargano e le Alpi Dinariche della Dalmazia. Altri punti panoramici si apprezzano dal Colle Belvedere, dal giardino Ex-Acli e dal Colle San Nicolò.

Da qui è possibile ammirare anche i Calanchi, formazioni tipiche della Regione Marche, che donano al paesaggio un aspetto lunare.

Dopo aver ammirato il panorama vi consigliamo di immergervi nel dedalo di anguste vie del quartiere Roflano, per scorgere il Vicolo più Stretto d’Italia (e forse del Mondo). È ampio 43 cm all’altezza delle spalle di un uomo medio, ma poco più in alto si restringe a 38 cm.

Grottammare e Cupra Marittima, i balconi della riviera delle Palme

Un gruzzolo di rustiche case e viuzze medievali tra il profumo degli aranceti e le agavi rigogliose sui pendii. Grottammare è un piccolo centro storico, fra più belli d’Italia, raccolto sul ciglio di un colle, che guarda il mare come una sentinella. Questo è il paese alto, che sovrasta la marina di Grottammare tra pinete e gabbiani, ed è qui chiamato affettuosamente “il vecchio incasato”

  • Grottammare - Archivio Regione Marche
  • Grottammare - Archivio Regione Marche

Dirigendosi verso il “Tarpato”, un terrazzo sul mare di recente costruzione nel totale rispetto dello spirito del borgo, possiamo ammirare la costa e le tinte del Mare Adriatico. Oltre l’imponente Chiesa Santa Lucia troviamo l’antica Porta Castello un tempo entrata della fortezza, la cui attuale struttura è l’esito dei restauri nel corso dei secoli, dalla quale si gode di una meravigliosa vista sulla collina che si tuffa nel mare in una moltitudine di tetti variopinti.

Le sfumature del cielo e del mare incorniciate dal castello e dalla verdeggiante pineta ci richiamano verso la costa di Grottammare e San Benedetto del Tronto, quasi un angolo di tropici, reso leggiadro dagli eleganti villini liberty adorni di giardini. È ideale per famiglie con bambini grazie al basso fondale visibile attraverso l’acqua cristallina.

Cupra Marittima una delle località costiere di pregio della Riviera delle Palme, ha ricevuto infatti a partire dal 1997 numerosi riconoscimenti tra cui la Bandiera Blu.

  • Cupra Marittima e il borgo di Marano
  • Marano di Cupra Marittima
  • Marano vista dal basso
  • Marano vista dal mare

Vi consigliamo una visita allo scenografico castello di Marano, circondato da alte mura difensive, rappresenta la parte più antica del paese, quella medievale, arroccata pittorescamente sul colle sovrastante. La potrete raggiungere salendo da Cupra Marittima ed oltrepassata Porta Marina entrerete in una fiaba: tra antichi palazzi, giardini segreti che lasciano intravedere l’azzurro mare Adriatico, la visita di Marano sarà un’esperienza che soddisferà anche i gusti più raffinati. Lasciatevi trasportare dall’antica bellezza dei vicoli che si aprono su piazzette intime e su viste mozzafiato sulla costa. Assolutamente da non perdere a Marano sono il Presepe ed il Museo Archeologico del Territorio

Torre di Palme, il balcone della riviera fermana

Affacciato a 104 metri d’altitudine sull’incantevole costa fermana sorge Torre di Palme, uno tra i borghi più belli d’Italia che vi delizierà con un fantastico balcone panoramico dal quale ammirare il mare Adriatico. Le anguste vie, strette tra le facciate in cotto delle case fiorite di gerani, inquadrano ampie vedute del mare e delle colline circostanti. Visitando le sue belle chiese medievali ci si immerge in un’atmosfera di altri tempi.

  • Torre di Palme - Archivio Regione Marche

Il borgo è circondato dalla fitta vegetazione del Boschetto di Cugnolo, area floristica protetta, interessante perché conserva tipiche specie della macchia mediterranea; la zona è una meta ideale per gli escursionisti, anche grazie alla suggestiva Grotta degli Amanti, teatro del tragico amore di Antonio e Laurina, i due amanti che trovarono la morte gettandosi nel vuoto dal Fosso di San Filippo.

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