Che ne direste di partire per un viaggio alla scoperta delle bellezze nascoste delle Marche in compagnia di un vero esperto?
Andrea Angelucci, giovane archeologo conduttore del format televisivo Art Rider, nella seconda stagione, trasmessa in diretta su Rai 5 dal 18 giugno e in streaming su RaiPlay, ci accompagnerà in un itinerario nelle Marche lungo l’antica via del sale.
La destinazione finale? L’arco di Traiano nel porto di Ancona, raffigurato addirittura sulla colonna Traiana di Roma. Ma Andrea non ci racconta solo questo, ci porta con sé lungo l’intero viaggio che ha fatto tappa, tra le altre, ad Ascoli Piceno, Fermo, Urbisaglia e Falerone, per poi avventurarsi fino alla Gola della Rossa e di Frasassi per ammirare il celebre tempio del Valadier incastonato tra le rocce.
Art Rider è un format televisivo nato nel 2020 con l’obiettivo di valorizzare e far scoprire i tanti tesori italiani, soprattutto quelli nascosti e che possono sfuggire anche ai visitatori più attenti.
Abbiamo avuto l’occasione di intervistare Andrea che è stato felice di raccontarci alcune sue impressioni sulle Marche e, più in generale, sull’arte e l’archeologia viste con gli occhi di un vero “Art Rider”.
Qual è il luogo che più ti ha colpito durante le riprese nelle Marche?
Avevo già avuto, in passato, la fortuna di visitare le Marche, spinto soprattutto dal mio amore per l’arte e la montagna. Sono innanzitutto rimasto piacevolmente colpito dal fatto che la regione, almeno nei primi giorni di riprese (febbraio scorso), era completamente imbiancata per gli effetti di un inverno che un po’ sapeva d’altri tempi; ogni paesaggio era quindi per me fonte di estremo stupore e meraviglia.
Ma l’apice è stato toccato quando siamo arrivati a Monte San Martino alla ricerca delle meraviglie pittoriche dei fratelli Crivelli. Lì, da quel delizioso paesino, si godeva una vista magnifica sui colli che pian piano cambiavano colore col passare delle ore, passando dal bianco candido al verde smeraldo per effetto del lento scioglimento della neve. E poi, come una quinta teatrale, impressionante appariva la vista sui monti Sibillini maestosi e scintillanti. E, semplicemente voltandomi, passavo da questa visione paradisiaca alla meraviglia di trovarmi davanti a capolavori artistici assoluti, in una concentrazione davvero rara.
Partendo da questa tua “preferenza”, consigliaci un itinerario archeologico nelle Marche!
Beh, sicuramente il colpo d’occhio sui Sibillini che si godeva da Monte San Martino agiva su di me come un propulsore per ritrovare luoghi e leggende antiche legate a questa terra, come la tradizione del Lago di Pilato e quella della Sibilla. Ma in realtà è anche perfetta base di partenza, salendo da Ascoli, per l’itinerario percorso in puntata, che mi ha visto toccare le antiche e affascinanti rovine di Urbisaglia per arrivare poi alla maestosità, intatta dopo quasi duemila anni, dell’Arco di Traiano ad Ancona.
Il tutto da integrare, magari, con la bellissima cisterna romana di Fermo e le rovine, nelle vicinanze, di Falerio Picenus, senza dimenticare l’antiquarium di Numana che raccoglie favolose testimonianze dell’antica civiltà picena arrivando poi, più a nord verso Pesaro, all’area archeologica di Colombarone. Poi Pirolo, la “Domus del Mito” a Sant’Angelo in Vado, i bronzi di Pergola: questo giusto per citare degli esempi significativi.
Avete fatto delle scoperte inaspettate durante le riprese?
In realtà, sembra scontato dirlo, ogni volta facciamo scoperte inaspettate e forse ci stiamo anche un po’ abituando all’idea che questa sia una sorta di prassi quando si viaggia con un occhio curioso. E queste scoperte casuali possono anche però nascere da imprevisti.
Art Rider è una trasmissione che viene girata con una troupe molto attiva, che a volte mi ha seguito in condizioni difficili, col caldo torrido o le nevicate, su terreni impervi, in isole in mezzo al mare o sulla cresta di una montagna.
Ma, nonostante questa preparazione all’imprevisto, nulla abbiamo potuto il giorno che siamo arrivati a Monte San Martino, quando abbiamo visto il nostro furgone in panne. Questo disagio in realtà ci ha dato più tempo per “viverci” il luogo: avendo più calma abbiamo approfittato della gentilezza del custode della chiesa di San Martino Vescovo che non solo ci ha aperto un’altra bellissima chiesetta appena fuori il paese ma, con nostro sommo stupore, ci ha sorpreso quando ci ha mostrato un antico organo, restaurato addirittura con una donazione di Jonny Greenwood dei Radiohead!
Cosa suggeriresti di visitare/scoprire ai giovani che vogliono avvicinarsi all’archeologia e, più in generale, all’arte?
Credo che sia una opportunità fantastica quella di assistere a concerti o spettacoli nella splendida cornice dell’anfiteatro di Urbisaglia. Amo quando le strutture antiche mantengono, anche ai giorni nostri, la loro funzionalità: tutto questo conferisce continuità alla loro storia e infonde nuova vita a quelle strutture. Perché il primo passo per amare l’archeologia, e anche l’arte, è secondo me quello di vedere le testimonianze del passato non come vetusti “oggetti da museo”, ma come inestimabili istantanee della vita dei nostri antenati, al fine di sentirle più vicine e coinvolgenti.
E, chiaramente, consiglio di non perdersi la pinacoteca di Ascoli Piceno e i suoi capolavori dove in certi casi il paesaggio delle Marche è stato ritratto entrando a far parte direttamente dell’opera: quel paesaggio che è subito lì fuori, che invita ad essere amato e conosciuto magari anche come faccio io, zaino in spalla.
Andrea Angelucci è un giovane archeologo, guida turistica e travel designer con tante passioni. Una delle più importanti, che lo accompagna fin da quando è bambino, è sicuramente quella del disegno: Andrea, infatti, ama disegnare sul suo taccuino le meraviglie che scopre durante i suoi viaggi, come per imprimerle meglio nella memoria e nei ricordi.
Info utili
“Art Rider”, format televisivo alla ricerca dei luoghi d’arte meno conosciuti d’Italia condotto da Andrea Angelucci, giovane archeologo, guida turistica e travel designer è prodotto da GA&A Productions, in collaborazione con RAI CULTURA, con il contributo di Regione Marche e Marche Film Commission – Fondazione Marche Cultura.
Si ringraziano i comuni di Ascoli Piceno, Monte San Martino, Massa Fermana, Fermo, Urbisaglia, Genga, Ancona e Montappone per la preziosa collaborazione alle riprese.