Un itinerario sui Sibillini tra borghi e chiese rupestri

Siete pronti ad immergervi nella bellezza naturalistica e leggendaria dei Sibillini insieme a noi?

Vi proponiamo un itinerario di un giorno da noi sperimentato in fuoristrada. Ecco le tappe del nostro percorso attraverso questa terra magica e ricca di mistero, scrigno di bellezze naturali con paesi ridenti che fanno capolino.
Un vero e propiro museo all’aperto colmo di opere d’arte, abbazie, chiese ed eremi rupestri.

1. Arquata del Tronto e la Santa Sindone del Piceno

Il nostro itinerario parte da Arquata del Tronto, dominata dal maestoso castello della leggendaria Regina Giovanna edificato nel XIII secolo.
Pensate che si tratta dell’unico comune d’Europa racchiuso all’interno di due aree naturali protette: il Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga e il Parco Nazionale dei Monti Sibillini, infatti è definita “la Regina dei due Parchi”.

Dopo una visita al borgo medievale e al castello vi consigliamo di dirigervi nella frazione Borgo dove si trova la Chiesa di San Francesco, conosciuta per un aspetto decisamente misterioso.

Qui è stato trovato un estratto del sudario di Gesù, venuto alla luce nel 1980. Alla base di un altare, in una nicchia, è stata trovata un’urna dorata contenente un lenzuolo di lino che, disteso, ha mostrato l’evidente immagine facciale e dorsale di un corpo umano, del tutto identico a quella della celebre Sacra Sindone che si venera a Torino.

Arquata del Tronto, in provincia di Ascoli Piceno © Flickr Turismo Marche

Arquata del Tronto, in provincia di Ascoli Piceno © Flickr Turismo Marche

La Sacra Sindone di Arquata del Tronto

La Sacra Sindone di Arquata del Tronto © Marche Tourism

 2. La Chiesa di Santa Maria in Pantano

Da Arquata del Tronto l’itinerario passa per boschi, prati fioriti e panorami incredibili e segue un tratto dell’antico Sentiero dei Mietitori attraversato in passato dai braccianti, viandanti e pellegrini che dalle colline marchigiane, nella stagione delle mietitura, migravano verso le campagne del versante tirrenico.

Che siate in fuoristrada, a piedi o a cavallo fate volare la vostra fantasia. Seguendo la carrareccia arriverete fino alla Sorgente Santa e imboccando la strada sterrata potrete salire fino alla Chiesa di Santa Maria in Pantano.

Questa piccola chiesa rurale dell’VIII secolo, fra le più antiche del Piceno, vi apparirà come un sogno e vi accoglierà nel bel mezzo di un rigoglioso manto di prati e boschi su di una splendida piana ad un’altitudine di 1159 metri.

La Chiesa di Santa Maria in Pantano sui Sibillini

La Chiesa di Santa Maria in Pantano sui Monti Sibillini © Marche Tourism

Dal suo portico potrete godere di una vista indimenticabile del Monte Vettore, il più alto dei Sibillini (2476 metri s.l.m.). Chiudete gli occhi e respirate a pieni polmoni l’aria fresca ammirando le mille sfumature di verde delle vette. La natura ci regala colori che nessuna tavolozza di un pittore può creare.

La vista del Monte Vettore dalla Chiesa di Santa Maria in Pantano

La vista del Monte Vettore dalla Chiesa di Santa Maria in Pantano © Marche Tourism

All’interno dell’antica chiesa potrete ammirare una curiosa e strana mescolanza di affreschi cristiani e pagani di Martino Bonfini da Patrignone risalenti al secondo decennio del XVII secolo: 4 profeti dell’Antico Testamento e 4 Sibille del mondo Greco-Romano.

Affreschi Santa Maria in Pantano

Gli affreschi all’interno della Chiesa di Santa Maria in Pantano © Marche Tourism

3. Montemonaco

Da Santa Maria in Pantano l’itinerario prosegue in direzione Montemonaco, splendido paese immerso nei boschi ai piedi del Monte Sibilla.

Nel tratturo che vi condurrà al borgo sarete sorpresi da questo splendido panorama che si estende fino al Conero. Dai monti al mare lo sguardo si perde  nell’infinito di monti e verdi colli.

La vista dai Sibillini fino al Conero

La vista dai Sibillini fino al Conero © Marche Tourism

Dopo 4 km di salita la strada vi porterà ad una vasta pianura erbosa in quota, annunciata da un piccolo casale. Questa splendida piana ( 1100 m ) incastonata tra una pineta a sinistra e le pendici boschive dei monti a destra è sempre falciata e quindi ideale per picnic e giochi all’ aria aperta.

Piana erbosa sui Sibillini

Piana erbosa sui Sibillini © Marche Tourism

Riprendete la strada in direzione Montemonaco.
Il borgo è quasi a 1000 metri di altitudine, l’aria è pura e nelle giornate limpide, da quassù si vede anche il mare.
Passeggiare per le viuzze del centro, tra vecchie case in pietra ristrutturate, lontano dalla frenesia della città vi farà riscoprire antiche tradizioni. Non dimenticate di assaggiare prodotti locali.
La gastronomia vi sorprenderà per la bontà dei piatti a base di funghi, tartufi, formaggi, castrati e insaccati di cinghiale.

Montemonaco © Nadia Stacchiotti

Montemonaco © Nadia Stacchiotti

4. Il lago di Gerosa e la Chiesa di San Giorgio all’Isola  

A soli 6 Km da Montemonaco raggiungerete l’ultima tappa dell’itinerario: la suggestiva Chiesa romanica di San Giorgio all’Isola, risalente al IX- X secolo.

La Chiesa di San Giorgio all'Isola a Montemonaco

La Chiesa di San Giorgio all’Isola a Montemonaco © Marche Tourism

All’interno della chiesa troverete vari affreschi (S.Antonio Abate, S. Sebastiano, S. Bartolomeo, immagine della crocifissione, la Madonna con il bambino), tutte risalenti al  XVI secolo e attribuibili a Giacomo Agnelli di Patrignone, pittore minore della seconda metà del 1500 appartenente alla pittura popolare marchigiana.

La chiesa è dedicata a S.Giorgio che vediamo rappresentato dietro l’altare.

Affreschi nella Chiesa di San Giorgio all'Isola a Montemonaco

Affreschi nella Chiesa di San Giorgio all’Isola a Montemonaco © Marche Tourism

Davanti la chiesa vi è un ampio spazio verde dove correre e giocare anche con i vostri bambini. E lì a due passi potrete ammirare il lago di Gerosa, un bacino artificiale che sorge a 650 mt. s.l.m. Qui potrete rilassarvi dopo la lunga giornata di trekking. Durante il periodo estivo le sue spiaggette diventano meta di turisti che vengono a godersi giornate in relax, buon sole e spettacolari vedute.

Il Lago di Gerosa a Montemonaco

Il Lago di Gerosa a Montemonaco © Flickr Turismo Marche

Info utili

 

 

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3 thoughts on “Un itinerario sui Sibillini tra borghi e chiese rupestri

  1. Purtroppo le chiese che avete nominato nell’articolo sono sempre chiuse come la maggior parte..possiamo vedere gli interni solo in foto…

    • Caro Berico,
      per la chiesa di Santa Maria in Pantano occorre rivolgersi al comune di Montegallo, per la chiesa di San Giorgio all’Isola al comune di Montemonaco.
      Saluti

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