ThisPLACED – Il vostro contributo per gli immaginari culturali delle Marche

Quando pensate alle Marche, quali sono gli elementi distintivi del suo “saper fare” della sua “autenticità” che vi vengono in mente?

In alcune regioni europee è semplice identificare e riconoscere gli immaginari territoriali, ma in molte altre zone questi sono spesso sottovalutati o, addirittura, sconosciuti. Ciononostante, molte di queste aree racchiudono caratteristiche culturali di valore che, se potenziate, possono dare vita ad importanti processi di rigenerazione territoriale.

Brodetto Marchigiano. Foto di @liciasangermano

ThisPLACED è un progetto europeo che si occupa proprio della promozione di territori periferici d’Europa, poco conosciuti e valorizzati, con l’obiettivo di dare espressione all’autenticità di questi immaginari culturali e mettendoli in relazione tra loro. Come? Identificando e rielaborando le caratteristiche chiave del patrimonio del luogo, sia esso materiale o immateriale, per dare loro una nuova vita e una nuova prospettiva, anche attraverso il contributo della collettività e il coinvolgimento di artisti.

È a questo punto che entrano in scena i vostri feedback! Ma in che modo?

Foto di @simonamancuso_smm

Il vostro contributo al progetto e alle Marche

A questo punto entrate in scena voi, le vostre esperienze, le vostre storie vissute o anche solo semplicemente ascoltate e tramandate che richiamano gli elementi del “saper fare” e dell’autenticità marchigiana.

La musica, l’artigianalità, l’architettura, il paesaggio naturale e l’enogastronomia: a cosa pensate quando collegate questi elementi con il nostro territorio?

Avete dei racconti o delle leggende da condividere con noi? Avete delle fotografie, dei video, dei disegni, dei saggi, delle composizioni musicali, dei manufatti, dei podcast o qualsiasi altro contenuto che volete inviarci su questi temi?

Li raccoglieremo tutti e li integreremo nel progetto attraverso il caricamento in una sezione dedicata all’interno del sito web di progetto www.thisplaced.eu.

Potete inviare i vostri contenuti, anche in forma anonima, a info@fondazionemarchecultura.it

Grazie!

Foto Museo Nazionale Rossini

PER APPROFONDIRE:

Il teatro come scena dei sensi delle Marche – il progetto presentato da Fondazione Marche Cultura per la regione Marche

Il progetto che ha presentato Fondazione Marche Cultura si chiama “La scena dei sensi delle Marche” e ha come focus principale la peculiarità dei teatri storici marchigiani.

L’obiettivo è elaborare una nuova visione, una nuova immagine fatta con nuovi sguardi sulla pluralità delle Marche, come palcoscenico della cultura locale. Una scena dei sensi che ha come contenitore ideale il teatro storico marchigiano, simbolo di pluralità ma al contempo di unità e dal quale noi, con un’astrazione che passa attraverso i cinque sensi, tocchiamo i principali aspetti immateriali conservati intorno ad esso.

Queste declinazioni rendono uniche le Marche nella sua pluralità, proprio come i teatri storici.

Attraverso la scena dei sensi marchigiana scopriamo le mappe dei beni immateriali che caratterizzano il territorio e forniamo agli artisti la base sulla quale fare un salto d’immaginazione e costruire un nuovo immaginario culturale attraverso l’arte in ogni sua forma.

È questa la scena dei sensi marchigiana:

  • UDITO – MUSICA: ha come epicentro il Teatro Rossini di Pesaro, il Conservatorio, la musica di Rossini, il ROF;
  • TATTO – ARTIGIANALITÀ: ha come epicentro il Teatro Gentile di Fabriano e la carta (Fabriano è città creativa UNESCO);
  • VISTA – ARCHIETTURA: ha come epicentro il Teatro Ventidio Basso e la città di Ascoli Piceno con la sua piazza di travertino e le sue torri;
  • OLFATTO – NATURA: ha come epicentro il Teatro Lauro Rossi di Macerata e la natura dei Monti Sibillini;
  • GUSTO – ENOGASTRONOMIA: che ha come epicentro il Teatro dell’Aquila e le specialità della cucina marchigiana più tipica.

Da questi epicentri, agglomerati di punti d’interesse, partono delle direttrici che attraversano tutta la regione, collegando nord e sud, mare e montagne, per creare delle mappe concettuali che uniscono la pluralità del saper fare marchigiano alla persistenza dei suoi beni tangibili che abbiamo individuato come epicentro nei teatri storici.

Foto di Alessandro Bugatti, Montemonaco

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