A Monteprandone un Santo in paese

Sembra quasi di vederlo arrivare da lontano, con la sua vecchia tonaca e ai piedi un paio di sandali ormai consumati per la tanta strada percorsa. Si sente l’eco dei suoi passi e in un attimo una sensazione di quiete mi pervade. Dove mi trovo e chi è quella figura che mi sono immaginata veder arrivare da lontano? Sono a Monteprandone borgo accoccolato su una collina in provincia di Ascoli Piceno e il francescano di cui vi parlerò oggi è San Giacomo della Marca, nato proprio qui nel lontano 1393.

Casa Natale di San Giacomo della Marca

Vicoli di Monteprandone e Casa Natale di San Giacomo della Marca 
© Andrea Girolani e Bruno Sciarretta

Ogni cosa a Monteprandone ricorda le gesta di questo frate francescano, instancabile predicatore; dalla piazza principale a lui dedicata e che in origine era il salotto dell’aristocrazia locale, alla sua piccola Casa Natale ricordata con una targa: proprio qui San Giacomo ha vissuto la sua infanzia, tra le mura di questa abitazione dove rincasava ogni sera dopo il duro lavoro nei campi.

Museo dei Codici di San Giacomo della Marca

Museo dei Codici di San Giacomo © Archivio del Comune di Monteprandone

Addentrandomi ancora nel paese faccio una piccola sosta nel ricco Museo Civico dove sono esposti ben 54 codici, la parte più corposa della Libreria di San Giacomo della Marca dedicata all’istruzione dei religiosi e dei suoi confratelli nelle Marche, originariamente ospitata nel Convento di Santa Maria delle Grazie e sopravvissuta alle varie dispersioni. Era uno studioso e un ottimo oratore, il suo amore per i libri si è tramandato fino ai giorni nostri, tanto che si ricorda una lettera che lui stesso scrisse a Papa Pio II per sollecitare la tutela di questi volumi. Alcune di queste rare opere letterarie sono miniate e conservano ancora i promemoria scritti da San Giacomo, che meticolosamente annotava il nome della persona che glieli aveva donati o venduti.

Santuario di San Giacomo della Marca a Monteprandone

Il Santuario di San Giacomo delle Marca © Archivio del Comune di Monteprandone

Proprio grazie ai documenti e agli scritti conservati nel museo ci si rende conto che la sua vita è molto più avvincente di quello che pensavo: viaggi in tutta Italia, nei paesini delle Marche e persino all’estero, decisioni repentine e cambi di vita drastici, gli studi, la vocazione… E poi? L’appassionata predicazione senza sosta e l’incessante opera di carità verso i più deboli. Un Santo che nutriva di più il suo spirito che il suo corpo. Volete sapere una curiosità? San Giacomo si cibava soltanto di pane e fave lessate condite con sale, aglio o cipolla, regalando ai poveri tutto quello che gli veniva donato dalle facoltose famiglie della zona!

A questo punto, incuriosita dalla figura carismatica e dalle gesta, non posso che terminare la mia visita tra i suoi abiti e i suoi oggetti conservati nel Museo d’Arte Sacra all’interno del Santuario di Santa Maria delle Grazie e San Giacomo della Marca, fondato da lui stesso e dove oggi sono conservate anche le sue esequie, attorniate da cicli di affreschi che narrano le sue gesta.

 Un viaggio in vespa per le colline di Monteprandone  © Andrea Cipriani

Un viaggio in vespa per le colline di Monteprandone © Andrea Cipriani

Camminando per Monteprandone e le colline circostanti si percepisce ancora l’atmosfera di meditazione, preghiera e spiritualità che San Giacomo ha portato con sé e che è mantenuta viva dagli abitanti del posto che ogni anno a novembre celebrano il loro Patrono con una festa, motivo di ritrovo per i pellegrini e i francescani, ma anche per i tanti curiosi che vogliono addentrarsi in un luogo che preserva intatte le sue tradizioni religiose.

Ma lo sapete che ogni anno, sin dal 1500, migliaia di fedeli assistono alla processione del Cristo Morto di Monteprandone? Oltre 300 figuranti in abiti storici si riuniscono nella maestosa Chiesa di San Niccolò di Bari che diventa il fulcro delle cerimonia. Un evento che diventa rito e unisce un momento di solenne spiritualità durante le celebrazioni pasquali, con il folclore e la vita quotidiana di paese. Ma non è tutto, anche lo stomaco vuole la sua parte ed ecco “La cucina dello spirito” una rassegna annuale che coinvolge tutta la città con tre cicli di eventi durante la Quaresima, l’estate e il Natale, da non perdere per chi ama riscoprire i sapori genuini uniti alla tradizione monastica e ispirata proprio alla figura del Santo. E se poi dopo una bella mangiata se si ha voglia di fare un po’ di attività fisica non resta che unirsi al gruppo delle “Camminate di San Giacomo della Marca” per ripercorrere le stesse strade solcate dal Santo.

Info utili:

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