Un itinerario nella provincia di Macerata fra spiritualità, arte e antichi borghi

Hai voglia di una vacanza per il cuore e per la mente? Visitare le Marche attraverso il patrimonio religioso conservato e restaurato è un’esperienza indimenticabile. Camaldolesi, cistercensi e francescani hanno costellato il nostro territorio di monasteri, abbazie, conventi, alcuni dei quali aprono ancora oggi le loro porte a ospiti e visitatori, come un tempo le aprivano a pellegrini e viandanti.

Che ne dici di seguirci in un affascinante itinerario alla scoperta dei monasteri, le abbazie, i conventi, gli antichi borghi e l’archeologia della provincia di Macerata?

1. L’Abbazia Santa Maria di Chiaravalle di Fiastra: natura e spiritualità

Abbadia di Fiastra ©Turismo Marche

Abbadia di Fiastra ©Turismo Marche

L’abbazia di Santa Maria di Chiaravalle di Fiastra costituisce uno dei monumenti più pregevoli e meglio conservati in Italia dell’architettura cistercense e rappresenta la più alta testimonianza della presenza dei Cistercensi nelle Marche.

A lato dell’edificio sorge il monastero che racchiude il grande chiostro in laterizio con bassi pilastri, archi ribassati e copertura a capriate. Oggi l’abbazia è inclusa nella Riserva naturale omonima che abbraccia un territorio di 1.800 ettari: un territorio ricco di campi coltivati, di vegetazione e di fauna protetta, con due corsi d’acqua e un lago. Qui potrete trascorrere tranquille giornate a contatto con la natura.

2. Un tuffo nella storia nel Parco Archeologico di Urbisaglia

Parco archeologico di Urbisaglia ©Turismo Marche

Parco archeologico di Urbisaglia ©Turismo Marche

Siete appassionati di archeologia? A pochi chilometri dall’Abbadia di Fiastra potete visitare il Parco Archeologico di Urbs Salvia,  il più importante e spettacolare delle Marche. Il percorso di visita, che scende per un comodo tracciato di circa un chilometro, mostra i monumenti principali di una tipica città dell’età imperiale e permette di approfondire lo studio della civiltà romana.

La visita inizia al Museo Archeologico Statale, dove sono esposti materiali provenienti dall’antica Urbs Salvia. Si prosegue con le cisterne dell’acquedotto che rifornivano di acqua la città sottostante. Più in basso troverete il teatro, usato per le rappresentazioni drammatiche e ai piedi della collina si estende l’area sacra con un tempio e un corridoio sotterraneo affrescato. Attraversando l’imponente cinta muraria si raggiunge l’anfiteatro, in ottimo stato di conservazione, dove si svolgevano i giochi gladiatori.

3. Montappone, la patria del cappello

Montappone © Marca Fermana

Montappone © Marca Fermana

Il borgo medievale di Montappone è riconosciuto a livello mondiale per la produzione del cappello. Dalle radici della cultura contadina ha origine la tradizione di intrecciare la paglia. Un amore antico che si tramanda ancora oggi.

Per non perdere questa tradizione nel Comune è sorto il Museo del Cappello, che ripropone ed illustra tutte le fasi della lavorazione della paglia fino alla pressa che dà forma al cappello, attraverso l’utilizzo di proiezioni, fotografie, pannelli e macchinari d’epoca perfettamente funzionanti. L’importanza di questo antico mestiere è testimoniato anche nell’evento “Il cappello di Paglia”,  che si svolge a luglio, una sorta di rievocazione-riproposizione delle attività che hanno fatto di Montappone il Centro internazionale del cappello.

4. Tolentino

Il Cappellone di Tolentino © Andrea Carloni

Il Cappellone di Tolentino © Andrea Carloni

Se amate l’arte non potete non fare tappa a Tolentino. Assolutamente da non perdere la Basilica di San Nicola e il suo chiostro agostiniano della prima metà del XIV secolo. Pensate che rappresenta  il più antico esempio di chiostro degli ordini mendicanti in Italia. All’interno della Basilica rimarrete incantati dal suggestivo  “Cappellone di San Nicola” la cui sala è rinomata soprattutto per la sua decorazione pittorica, una delle più vaste e meglio conservate dei primi anni del Trecento, opera delle maestranze riminesi guidate dal pittore Pietro da Rimini.

A Tolentino vi consigliamo inoltre di visitare: il Museo degli Ex-Voto, il Museo delle Ceramiche, il Museo dell’Opera  e le Esposizioni permanenti di presepi e il Palazzo Sangallo, sede del  Museo Internazionale della Caricatura. Poco lontano dal centro sorge il Castello della Rancia, un luogo incantevole, sede del museo archeologico, in origine fattoria e granaio, poi trasformato in castello dai Da Varano, signori di Camerino. Una chicca? Tolentino è un luogo di shopping per abbigliamento e pelletteria, scopri di più sul sito www.turismo.marche.it

5. San Ginesio  

San Ginesio © Bandiere Arancioni

San Ginesio © Bandiere Arancioni

Verso i Monti Sibillini si incontra San Ginesio, Bandiera Arancione e uno dei Borghi più belli d’Italia. Il centro storico conserva le caratteristiche mura medioevali proiettate verso l’alto, munite di torrioni, baluardi e porte castellane. La Collegiata è il principale monumento del borgo: di fondazione romanica, presenta tuttavia una facciata tardo gotica. Al suo interno sono conservate numerose opere d’arte fra cui un crocifisso ligneo e tele di Zuccari, Pomarancio, Simone de Magistris. Nella cripta si ammirano gli affreschi di Lorenzo Salimbeni del 1406. Vi consigliamo di vedere questo bel video per farvi un’idea di quello che troverete.

6. Sarnano

Sarnano ©Mondo del Gusto

Sarnano ©Mondo del Gusto

Nel cuore delle Marche, immerso nel verde del Parco Nazionale di Monti Sibillini si incontra Sarnano, antico borgo medievale a 500 mt. s.l.m.. Qui potrete vivere una vacanza veramente completa all’insegna del relax e del benessere in tutte le stagioni. In inverno il comprensorio sciistico fanno di Sarnano una delle migliori stazioni invernali del Centro Italia.

Gli amanti dell’escursionismo e del cicloturismo, potranno trovare una rete di percorsi, tutti segnalati e percorribili a piedi, a cavallo ed in mountain-bike.  Infine, la fortuna di poter disporre di numerose sorgenti naturali di acque minerali ha reso Sarnano un centro termale tra i più conosciuti ed apprezzati. 

–> Un weekend a Sarnano, cosa fare e cosa vedere

7. Macerata

Sferisterio di Macerata

Sferisterio di Macerata

A 15 minuti d’auto da Tolentino sorge la città di Macerata, capoluogo dell’omonima provincia e sede di una delle Università tra le più antiche nel mondo,  fondata nel 1290. Uno dei monumenti più rappresentativi della città è l’Arena Sferisterio di Ireneo Aleandri, splendido esempio di architettura neoclassica che ospita ogni estate una prestigiosa stagione lirica, il Macerata Opera Festival. Cos’altro vedere a Macerata?

  • il settecentesco Palazzo Buonaccorsi, oggi sede delle raccolte di arte antica e moderna e del museo della carrozza. La Sala dell’Eneide è la fastosa settecentesca galleria vi riempirà gli occhi di bellezza;
  • la Loggia dei Mercanti, piccolo gioiello rinascimentale fatto realizzare dal Cardinale Alessandro Farnese;
  • la Torre Civica, alta 64 metri, dalla cui terrazza si gode un panorama che spazia dai Monti Sibillini al Mare Adriatico;
  • tra i principali siti di architettura religiosa si segnalano: il Duomo, realizzato nel 1771-90, sul sito di una precedente chiesa, su progetto di Cosimo Morelli, e la vicina Basilica della Misericordia, ricca di stucchi e marmi pregiati; la Chiesa di Santa Maria delle Vergini, tempio di stile bramantesco, che custodisce una ”Epifania” del Tintoretto

Il piatto tipico maceratese sono i vincisgrassi, una sorta di lasagne al forno rustiche e saporite. Non potete non assaggiarli!

Vincisgrassi © Mikko Kuhna

Vincisgrassi © Mikko Kuhna

Info Utili

  • Vuoi conoscere tutti i pacchetti e le offerte per l’Expo? Visita il sito del turismo

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One thought on “Un itinerario nella provincia di Macerata fra spiritualità, arte e antichi borghi

  1. a Visso, nel Palazzo dei Governatori è in Corso una particolare Mostra dell’ artista Angelo Cristiani, architetto e scultore, che presenta sue opere di scultura in legno, pirografie, sbalzi in rame e lampade e mobili di design.

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