Il Carnevale di Fano: 10 motivi per non perderlo

Festa, gioia, divertimento, maschere e quintali di dolciumi! Di cosa stiamo parlando se non del Carnevale di Fano, il più antico e dolce d’Italia? 

Un mare di cioccolata, maestosi carri allegorici, la suggestiva parata della luminaria, l’allegria del Carnevale dei bambini al mattino, i premi della Lotteria: questi sono solo alcuni degli ingredienti di questo magnifico evento marchigiano che vede ogni anno una partecipazione di oltre 100.000 persone. Ecco le date di quest’anno:

  • domenica 5 febbraio 2023
  • domenica 12 febbraio 2023
  • domenica 19 febbraio 2023

Ed ora vi raccontiamo 10 caratteristiche che lo rendono unico!

1. Il Carnevale di Fano: il più antico d’Italia

Carnevale di Fano del 1952
Carnevale di Fano del 1952

Lo sapete che il Carnevale di Fano si è svolto ininterrottamente dal quattordicesimo secolo fino ad oggi? Nell’archivio storico comunale è conservato un documento risalente al 1347 dove vengono registrate le spese sostenute dal Comune per comprare l’occorrente per “El giucho de Charnevale”.  Ma si suppone addirittura che possa essere ancora più antico poiché è stata trovata una pergamena datata 11 luglio 1173.

Nei secoli è cambiato il luogo delle sfilate, dal centro storico al più ampio e suggestivo viale Gramsci e con il tempo il Carnevale è andato caratterizzandosi sempre di più: a fine Ottocento venivano già organizzate sfilate a piedi e con carri. Nel 1872 venne istituito un comitato per l’organizzazione di questa manifestazione, denominato Società della Fortuna, oggi divenuta Ente Carnavalesca che coinvolge e appassiona migliaia di persone.

2. Il “getto” dei cioccolatini dai carri allegorici 

“Non coriandoli, gesso o nastri filanti, ma dolciumi: cioccolate, chicche, confetti, caramelle. Tonnellate e tonnellate di dolci: cofanetti, scatole, tavolette di fondenti, paste, goloserie, gianduie, croccanti, torrone, cremini”. (Fabio Tombari – scrittore fanese)

Il momento più atteso del Carnevale è il cosiddetto Getto, cioè il lancio di dolciumi dai carri allegorici durante le sfilate, che rende unico questo evento. Lo storico getto sarà affidato alla ditta Rovelli, creatrice del Boero e sarà composto per l’80% di pregiato cioccolato.

Anche quest’anno 180 quintali di praline al latte, al fondente, alla nocciola e al caramello. Cioccolatini alla crema, con ripieno di frutta e tantissime dolci sorprese piovono dai giganti carri di cartapesta, che i visitatori si affrettano a raccogliere con i colorati prendigetto firmati dall’artista fanese Paolo Del Signore, diventati un “must” dell’evento. 

3. Le sfilate dei carri allegorici

“Quando escono dai capannoni alla luce del sole, enormi, sgargianti, animati da meccanismi segreti, i carri allegorici sono uno spettacolo affascinante che sempre stupisce per il gioco perfetto di equilibri improbabili e per la lussuosa coreografia”

Le sfilate si svolgono in viale Gramsci dove transiteranno 4 carri di prima categoria, 5 carri di seconda categoria, compreso un “Pupo” tutto nuovo, e decine di mascherate preparate dagli storici gruppi fanesi e da altri provenienti da tutta la provincia e non solo.

Le spettacolari “sculture animate” che richiamano temi d’attualità e della satira politica percorrono per tre volte l’itinerario tracciato: nel primo giro sono presentate le nuove creazioni (oltre ai lavori realizzati dagli abili maestri per la scorsa edizione); nel secondo giro è la volta del getto dei dolciumi sulla folla; il terzo giro è quello della “luminaria” che avviene al tramonto e i carri si illuminano di mille colori dando luogo ad un affascinante spettacolo di luci che vi lascerà senza fiato!

I 4 carri principali parleranno di Steampunk (narrativa fantastica), arte pop, Poesia da Dante ad Alda Merini e ci sarà anche un omaggio all’album “The dark side of the moon” dei Pink Floyd in occasione dei 50 anni dalla sua pubblicazione. Ci sarà anche un carro dedicato all’astronauta Samantha Cristoforetti.

4. La tradizione dei maestri carristi 

maestri-carristi
Maestri carristi

“Guardando i carri viene spontaneo chiedersi come sono nati, quale mano gigante abbia potuto plasmare quei pupi enormi, quelle faccione rubiconde e la meraviglia aumenta sapendo che gli artefici di questo “miracolo” sono uomini normali, artigiani che si tramandano da anni la tradizione di questo mestiere antico quanto faticoso.”

Per realizzare le opere i maestri carristi e le decine di artisti, studenti, operatori e tecnici (in totale circa 600), sono all’opera quasi tutto l’anno. Noi li abbiamo incontrati l’anno scorso sbirciando in anteprima all’interno dei grandi laboratori creativi.

Ci hanno raccontato che i ragazzi imparano dai maestri carristi e che “il “virus del Carnevale” è come una malattia. Devi avere una grande passione perché siamo quasi tutti volontari!”

Come nasce un carro allegorico? Le professionalità coinvolte sono tantissime: falegnami, fabbri, artisti, resinatori, elettricisti, sarti, animatori, tecnici del suono. Il carro nasce, prima di tutto, sul bozzetto dove l’artista sviluppa la sua idea. La fase successiva è la “custrusiòn”, dove il carrista prepara una struttura in legno che ha la forma stilizzata del pupo e serve da sostegno alla creta. Si passa poi alla “mudellasiòn”, una gettata di creta fresca che viene progressivamente modellata fino ad arrivare alla figura del personaggio.

Sulla figura modellata in creta, dopo aver passato una mano di scagliola, viene incollata la carta di giornale che ne prende la forma. E poi “se fa il forno”, cioè il pupo di creta ricoperto di carta viene messo ad asciugare con le stufe a gas e per sorreggerlo si mette una struttura portante di legno.

Successivamente si passa una mano di gesso e quando il gesso è asciutto è pronto per la “colorasiòn” l’ultima fase che prevede un fondo di colore uniforme e poi con la pistola a spruzzo la messa a punto di tutte le sfumature. Con il tempo le tecniche si sono affinate e oltre alla cartapesta si usa anche il polistirolo e la resina.

Scopri di più sulle tecniche di costruzione dei carri. 

5. La simpatia e l’esuberanza della Musica Arabita 

Tra le tradizioni su cui i fanesi non discutono c’è la presenza alle sfilate della “Musica Arabita”, che significa musica arrabbiata: un singolare complesso musicale nato nel 1923 che, facendo il verso ai salotti aristocratici, s’inventò la propria musica con oggetti poveri e di recupero.

Orci, casseruole, coperchi, pettini, pignatte rappresentano gli strumenti di questa “strampalata” orchestra. Gli effetti sonori e la mimica dei suonatori (vere macchiette comiche) vi manderanno in visibilio. Perfezionata e molto allargata nel numero del componenti, sotto la direzione di Enzo Berardi, l’Arabita, oggi, furoreggia perfino all’estero. La Musica Arabita partecipa al Carnevale con un proprio carro che chiude la sfilata.

6. Il rito purificatore del Rogo del Pupo

Nell’ultimo giorno di festa, il Martedì Grasso, nella piazza centrale viene bruciato un fantoccio, detto il “Pupo”, che celebra la conclusione dei festeggiamenti carnascialeschi purificando e scaricando le “colpe” commesse durante il periodo del Carnevale.

Il Carnevale di Fano non ha una sua maschera tipica ma ha il “Pupo” che di volta in volta assume le sembianze di un personaggio salito alla ribalta della cronaca a livello locale, nazionale o internazionale, magari anticipando le grandi trasformazioni della società; è il caso per esempio dello “Sciatore” (anni Trenta, le prime vacanze sulla neve) o del  “Villico in Lambretta”  (1952, avvio della motorizzazione di massa); ma può esser  il sempliciotto del paese, il politico, il campione dello sport o addirittura il presidente degli Stati Uniti.

7. La magia del Carnevale dei bambini

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Carnevale dei bambini di Fano

Per i più piccoli sfila, la mattina delle tre domeniche di Carnevale, dalle ore 10.00 in Viale Gramsci il “Carnevale dei Bambini” con carri e mascherate su misura e ingresso gratuito.

Bambini e adulti insieme, scoprono le proprietà e i significati delle maschere accompagnati dal Vulòn, maschera storica del Carnevale impersonato dall’attore fanese Simone Diotallevi, che accompagnerà i bambini in un magico viaggio attraverso il mondo del Carnevale.

8. Il Carnevale OFF: tanti eventi collaterali per tutto il weekend

Da quest’anno, in quello che sarà definito Carnevale off, si potranno vivere spettacoli e appuntamenti in tutto il weekend, con il sabato dedicato alle famiglie e ai giovani e il venerdì allo spettacolo dal vivo.

Gli ospiti di livello internazionale daranno prestigio al programma e approfondimenti divertenti e culturali.

Tra i tanti eventi collaterali previsti dal programma, che si può visionare sul sito www.carnevaledifano.com, segnaliamo:

  • durante la prima sfilata del 5 febbraio, il Carnevale di Fano accoglierà i bambini delle scuole dei territori colpiti dall’alluvione dello scorso settembre nella speranza di far trascorre ai piccoli studenti una giornata di festa. Ospiti ufficiali della prima sfilata saranno Ciccio, Rossella e Baz direttamente da Tutti Pazzi per RDS.
  • il secondo fine settimana avrà una protagonista molto particolare: si tratta di Rosita, il robottino utilizzato per scoprire se esistono tracce di vita su altri pianeti. Rosita è un vero e proprio progetto nato grazie alla collaborazione tra ASI (Agenzia Spaziale Italiana) e DIAG (Dipartimento di Ingegneria Informatica Automatica e Gestionale Antonio Ruberti) della Sapienza Università di Roma ed ha come obiettivo quello di promuovere, sviluppare e diffondere la ricerca scientifica nel campo spaziale e robotico, ispirando e stimolando le nuove generazioni allo studio/apprendimento delle discipline scientifico-tecnologiche. E sempre grazie ad ASI nell’ultimo fine settimana (19 febbraio) saranno al Carnevale per presentare il progetto “Spazio e Arte” l’astronauta Paolo Nespoli e l’artista Michelangelo Pistoletto. I due oltre a tenere un incontro pubblico per illustrare il loro progetto saliranno poi sul carro per “cimentarsi” con il getto di dolciumi.
  • la sfilata dei carri in notturna all’interno del centro storico di sabato 11 febbraio a partire dalle ore 19,30 con ospite Dario Rossi famoso percussionista.
  • Venerdì 17 febbraio alle ore 21 al Teatro della Fortuna il concerto dedicato a “Pink Floid – The dark side of the moon” a cura di Fondazione Teatro della Fortuna e Orchestra Sinfonica G. Rossini.

9. Il Palazzo del Carnevale: un luogo per l’arte e lo svago 

Il Palazzo del Carnevale, Palazzo Bracci-Pagani, ospiterà mostre, proiezioni e laboratori, per farvi vivere l’evento a 360 gradi. Qui per tutto il periodo carnevalesco si svolgeranno proiezioni di film, presentazioni di libri e tanto altro a coronamento di tre settimane di Carnevale.

  • Laboratorio di Fabbricazione Digitale: in cui sarà possibile raccontare la propria idea di Carnevale attraverso la stampa 3D. Età: 9 – 16 anni. 5 € ingresso. Info: 334 182 6688 Gian Maria Castellucci. VENERDÌ 3, 10 e 17 Febbraio, dalle ore 17.00
  • Laboratorio Giocando con Vitruvio: in collaborazione con Centro Studi Vitruviani. Info e prenotazioni Amadei Daniela 3491708945. SABATO 11 e 18 Febbraio, dalle ore 16.00
  • Laboratorio Crea la tua maschera luminosa: Età: 7 – 11 anni. Info e prenotazioni: 334 875 7123. SABATO 4, 11 e 18 Febbraio, dalle ore 17.00
  • MOSTRA “MUSICA ARABITA… 100! In onore del centenario della Musica Arabita. Inaugurazione SABATO 4 Febbraio, ore 17.00. aperta DAL MARTEDÌ ALLA DOMENICA, ore 17.00 – 19.00
  • Mostra Paolo Furlani: Caricature e bozzetti dal 1981. Inaugurazione VENERDÌ 10 Febbraio, ore 18.30. aperta DAL MARTEDÌ ALLA DOMENICA, ore 17.00 – 19.00
  • Discovering Vitruvius: Fanum Fortunae: proiezione di HeGo Film. VENERDÌ 3 e SABATO 4, ore 18.30

10. E per finire… una visita alla splendida Fano: la città della Fortuna 

Il Carnevale rappresenta un’occasione ideale per visitare la deliziosa città di Fano che vanta uno straordinario centro storico romano con tanti monumenti, tra cui il celebre Arco di Augusto, palazzi e chiese. La Chiesa di Santa Maria Nuova accoglie la tavola del Perugino Madonna e Santi, realizzata in collaborazione col giovane Raffaello Sanzio. Una chicca è il Teatro della Fortuna, realizzato nel 1665, e il Museo Civico, che conserva una importante sezione archeologica, mentre nella  Pinacoteca è possibile ammirare dipinti del cinquecento, tra cui opere di Guido Reni e del Domenichino.

Info utili

Tutte le foto dell’articolo sono della pagina Facebook del Carnevale di Fano

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2 thoughts on “Il Carnevale di Fano: 10 motivi per non perderlo

  1. Ottimo articolo! Uno spettacolo di colori e maschere! Ogni anno durante questa manifestazione la città si veste di festa con i suoi colori, le maschere e tutta l’ospitale allegria della gente del posto. Organizzazione egregia e sfilate davvero emozionanti!
    Ne parlo anch’io in questo articolo: festedicarnevale.it/marche/carnevale-fano

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