La Pasqua è alle porte e un delizioso profumo si diffonde per le strade e i borghi piceni: è l’odore del formaggio, ingrediente principe di una ricetta tradizionale, unica e squisita, quella dei cacioni, riservata per questo giorno di festa speciale.
È un piatto semplice e prelibato che può essere mangiato da solo o accompagnato da salumi. Lo volete assaggiare? Le Marche vi aspettano per le festività pasquali con un concentrato di bellezza, tradizioni, natura, cultura e gastronomia.
Nelle Marche sono conosciuti con svariate denominazioni: calcioni, caciuni, cacioni, piconi, caciù e il loro nome deriva dalla gustosa caratteristica di essere ripieni di “cacio”.
Sono infatti dei ravioloni salati di pasta fresca farciti di formaggio pecorino e uova, ingredienti preziosi in una realtà contadina.
Un tempo le famiglie andavano incontro ai pastori che con i loro greggi attraversavano zone rurali e villaggi, barattando galline, uova, carne, frumento, vino o vino cotto per ricevere latte, formaggio o agnelli.
Il formaggio locale per eccellenza era il pecorino e un tempo veniva usato solo quello per realizzare questa succulenta ricetta. In seguito sono stati introdotti il parmigiano e da alcune famiglie anche la ricotta.
A seconda delle varianti, il loro sapore è sempre fragrante e intenso. Oggi vi presentiamo la ricetta proposta dalla nostra affezionata cuoca di Offida, Sonia Darini.
Abbiamo stuzzicato il vostro appetito? Se passate per Ascoli Piceno nel periodo Pasquale potreste innamorarvi anche voi di un prodotto davvero particolare, unico e squisito!
Tutte le foto contenute in questo articolo sono di proprietà di Sonia Darini che gentilmente ringraziamo per la disponibilità e la passione che mette in tutto ciò che fa.
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