Braccano, il paese dei murales

Sul versante occidentale del Monte San Vicino, immerso all’interno di una meravigliosa valle, sulla via che conduce a Matelica, si trova Braccano, un delizioso borgo di circa 150 abitanti decorato da murales. Una vera e propria galleria artistica a cielo aperto completamente gratuita che vi consentirà di immergervi in un ambiente assolutamente suggestivo e pittoresco.

Passeggiando tra una casa e l’altra potrete ammirare sulle pareti, nei muretti e nei fienili, coloratissimi disegni realizzati dagli studenti dell’Accademia di Brera, Macerata e Urbino con la partecipazione di artisti provenienti da tutto il mondo. Per questo motivo Braccano fa parte dell’ Associazione Italiana Paesi dipinti, che raggruppa tutte le località italiane in cui le opere di arte muraria sono divenute una loro caratteristica peculiare.

  • FIGLI - “L’innocenza di non smettere mai di giocare"
  • L’APE : “La felicità dell’Ape è risvegliarsi in un campo incontaminato e fiorito”
  • RAGAZZA - “Osservo, scruto e immagino angoli nascosti e dolci folletti”
  • ROSA DEI VENTI - “Il vento indica il sentiero degli alberi”
  • IL BUCATO - “Panni stesi al sole, la meraviglia di percepire il profumo di rose selvatiche”
  • LADY MANDALA - “Se mi osservi trasmetto pace e serenità, ma guardandomi profondamente potrò realizzare i tuoi sogni”
  • LUPO (IO ABITO QUI) - “Il silenzio dello sguardo del Lupo che ritrova la libertà”
  • LA SIGNORA CON LA VOLPE - “Un cammino lungo e tortuoso che trova conforto nell’affetto dove sa di essere amata”

La caratteristica dei murales di Braccano, a differenza di altri “paesi dipinti”, sta nel fatto che non esiste un tema definito. Gli ar­tisti hanno potuto esprimersi liberamente secondo la propria ispirazione, data dal luogo, una storia, un avvenimento o semplicemente una passione del proprietario dell’abitazione, dando così vita a un borgo fantasioso, allegro e colorato.

  • GATTI SELVATICI – “La calma e serenità, in attesa di un raggio di sole”
  • NIKOLA TESLA: “Lo sviluppo progressivo dell'uomo è vitalmente dipendente dall'invenzione”
  • SOPHIA LOREN: “La bellezza di una donna si percepisce dal suo sguardo, che incanta il visitatore”
  • CI SONO ANCHE IO: “Immortalare la curiosità nello sguardo di un bambino, che ci racconta la sua vita di campagna”
  • TRIPUDIO DI PRIMAVERA: “I colori della primavera sono la tavolozza dipinta dai sogni dei bambini”
  • RESISTENZA: “Ho lottato per la tua libertà, per la tua vita, per i tuoi sogni, non dimenticare che ciò che sei oggi lo devi a noi, uomini giovani che abbiamo creduto in un bellissimo sogno chiamato Repubblica”
  • TREE OF LIFE: “Anche gli alberi in primavera portano, poesie, speranze, i fiori non saranno recisi, ma aspetteranno l’autunno per ritornare a riposare in attesa della rinascita”
  • LUPO (IO ABITO QUI) - “Il silenzio dello sguardo del Lupo che ritrova la libertà”

Cosa fare e vedere a Braccano

Braccano non è solo murales; al centro del borgo si trova la Chiesa parrocchiale di Santa Maria delle Grazie, costruita nel 1684 e nelle forme attuali, intorno al XVIII sec. in stile barocchetto marchigiano. Restaurata nel secondo dopoguerra, all’interno, nel mo­numento sulla destra, è stato sepolto il parroco Don Enrico Pocognoni, vittima di un eccidio nazista il 24 marzo 1944 che qui ebbe luogo. Nell’edificio si trovano, un ele­gante fonte battesimale, pregevoli opere lignee ed una Madonna con bambino della fine del XIII sec..

Nel museo della Resistenza sono esposti documenti, foto e cimeli relativi alla lotta partigiana nel territorio. Braccano è inoltre circondata da curatis­simi vigneti che producono il famoso, pluripremiato ed ottimo Verdicchio di Mate­lica. Nella piazzetta si trova un piccolo bar ristorante, per degustare i prodotti locali.

Natura e sentieri a Braccano e dintorni

Braccano è inoltre uno strategico punto di partenza per escursioni naturalistiche incantevoli, ver­so la Riserva Regionale del Monte San Vicino e del Canfaito.

Dopo aver visitato il centro storico alla ricerca di murales vi consigliamo di esplorare la natura e i sentieri circostanti. Ci troviamo in un luogo ricco di vegetazione con boschi di roverella, orniello, carpino, acero e scotano e nel periodo autunnale prende vita con un gioco di colori meraviglioso: dal rosso intenso al giallo, dal marrone all’arancione. Nel periodo tardo primaverile la valle si riempie invece di profumi grazie alle varie specie floristiche.

All’interno della Gola di Braccano troviamo due splendide forre (Gola di Jana e Bocca de Pecu), che trasformano il luogo in un ambiente magico e incontaminato. Superato Braccano, raggiunta l’area di parcheggio con tabellone turistico, il segnale 168A indica la Gola di Jana a pochi minuti. Una volta giunti in fondo alla stretta gola, prende la forma di una stretta e nascosta cascata. Qui passeggiando per i sentieri che le circondano si possono incontrare varie tracce di animali e non si esclude che guardando nel cielo non si possa veder volare, poiane e altri rapaci che iniziano a nidificare nel luogo.

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Gola di Jana a Braccano

Molto suggestivo anche il “Sasso Forato”, un suggestivo passaggio tra le rocce che si raggiunge attarverso il sentero 166.

Braccano è inoltre considerato un punto di partenza per le escursioni naturalistiche verso la Riserva del Monte San Vicino e del Canfaito. Assolutamente da non perdere una passeggiata alla faggeta di Canfaito. Qualsiasi stagione voi scegliate per visitarla vi regalerà emozioni uniche, ma in autunno da il meglio di se. Date un’occhiata a questo post in cui ve la raccontiamo con tante bellissime foto.

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Faggeta di Canfaito in autunno. Foto di Luigi Alesi

Altra interessante escursione è quella che porta all’antica Abbazia di Roti, dell’ordine religioso dei Benedettini che s’insediò nelle nostre zone già intorno all’ XI, XII secolo. La passeggiata è alla portata di tutti e percorre un tratto del Sentiero Francescano.

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Abbazia di Roti – Foto di Maria Cristina Mosciatti

La tradizione dei carbonai

Braccano è anche storia e tradizioni come quella dei carbonai che qui si sviluppò dai primi del 1800 fino al 1960. I boschi che circondano il borgo sono ricchi di legna adatta a questo tipo di attività. Oggi, infatti, nei sentieri nella zona dell’Abbazia di Roti, sono ancora, presenti tracce di antiche carbonaie.

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Cosa visitare nei dintorni di Braccano

Con un’escursione di qualche ora si possono visitare le Grotte di Frasassi e Fabriano, città della carta; la casa natale di Leopardi a Recanati, i centri storici di San Severino Marche, Cingoli, Tolentino, Treia e Camerino, tutti di notevole interesse architettonico ed artistico.

Info Utili

Foto di Maria Cristina Mosciatti

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