5 motivi per scoprire le Marche rurali

Le Marche conservano un patrimonio di tradizioni rurali che coinvolgono in un’esperienza di vacanza in armonia con la natura. Allontanati dai ritmi della città e percorri qualche passo verso  la terra, verso le colline, verso la natura più verde e pura. Scoprirai che le Marche più vere si trovano qui: grotte, montagne, gole, borghi, boschi, una realtà rurale e contadina, fatta di gente semplice e genuina, della sua cultura, della sua storia e delle sue tradizioni.

#ruralmarche è un progetto di turismo sostenibile destinato a promuovere l’anima rurale delle Marche, collocata geograficamente nella fascia collinare e montana, dal Piceno al Montefeltro, dal Parco Nazionale dei Monti Sibillini e del Gran Sasso e dei Monti della Laga al Parco Sasso Simone e Simoncello.

Ti invitiamo a scoprire questa bellissima area attraverso questo video dal titolo “#ruralmarche – L’armonia di una terra tra natura borghi e cultura” con il regista e attore Adriano Giannini.  Il filmato racconta l’armonia dell’entroterra rurale marchigiano che ricade nell’area dei sei Gal (Gruppi di Azione Locale) delle Marche: Montefeltro Sviluppo di Urbania, Flaminia Cesano di Pergola, Colli Esini San Vicino di Apiro, Sibilla di Camerino, Piceno di Comunanza, Fermano Leader di Magliano di Tenna.

Prima di partire alla scoperta di questo splendido territorio ti diamo anche 5 buoni motivi per farlo! Pronti, partenza, via!

Potrai scoprire il cuore verde delle Marche

Natura incontaminata, grotte, cime innevate, sentieri: dove le colline lasciano il posto a gole selvagge e i campi coltivati si diradano e si infittiscono i boschi, le Marche mostrano il loro lato montano fatto di due parchi nazionali (Monti Sibillini, Gran Sasso e Monti della Laga), due parchi regionali (Sasso Simone e Simoncello, Gola della Rossa e di Frasassi), quattro riserve (Gola del Furlo, Abbadia di Fiastra, Monte San Vicino e Monte Canfaito, Montagna di Torricchio). Nei parchi e nelle aree naturali si può praticare escursionismo a piedi, a cavallo o in mountain bike, ci si può dedicare all’arrampicata, al volo, al rafting, alla canoa e allo sci. 

Scopri gli itinerari nella guida #RuralMarche: Parchi e Natura Attiva

Lago di Pilato, Monti Sibillini. Foto di Stefano Taffoni

Lago di Pilato, Monti Sibillini. Foto di Stefano Taffoni

Foto di backstage dello spot #ruralmarche con Adriano Giannini

Foto di backstage dello spot #ruralmarche con Adriano Giannini scattata a Montelago (Sefro)

Grotte di Frasassi. Foto di Wissam Ahmad

Grotte di Frasassi. Foto di Wissam Ahmad

Lasciati incantare dalla cultura a cielo aperto 

Tra le colline coltivate e le verdi alture, l’entroterra marchigiano conserva tesori preziosi della storia e della cultura come parchi archeologici, musei, città d’arte, castelli e biblioteche. È così che si svela Urbino (patrimonio dell’umanità dell’UNESCO), capitale del Rinascimento dove il Duca Federico da Montefeltro volle realizzare lo splendido Palazzo Ducale, oggi sede della Galleria Nazionale delle Marche.

E Fermo, che dal mare si proietta con lo sguardo verso i Sibillini e ospita uno dei teatri storici più belli delle Marche, il Teatro dell’Aquila. In un’esposizione armonica con il paesaggio rurale che la circonda, la cultura si dona in tutte le sue forme più elevate (nei musei, nelle architetture, nei dipinti, nei manufatti, nelle chiese, nelle piazze, nelle musiche) lasciandosi scoprire dolcemente in un’emozione forte e persistente.

Scopri gli itinerari nella guida #RuralMarche: Cultura. The Genius of Marche

Urbino. Foto di Roberto Mezzano

Urbino. Foto di Roberto Mezzano

Teatro dell'Aquila di Fermo. Foto Turismo Marche

Teatro dell’Aquila di Fermo. Foto Turismo Marche

Assapora il gusto della tradizione marchigiana

È nelle aree rurali che provengono molte delle eccellenze dell’enogastronomia marchigiana. Come in un menu perfetto dettato dalla terra e dal lavoro contadino di una lunga tradizione, questa terra generosa vi offre olive ascolane, maccheroncini di Campofilone con tartufo bianco di Acqualagna e olio di oliva di Raggia, Vitellone bianco dell’Appennino, un tagliere di Casciotta di Urbino, salame e ciauscolo di Fabriano, prosciutto di Carpegna, formaggio di Fossa di Talamello.

Il tutto accompagnato da ottimi vini bianchi e rossi (Verdicchio, Falerio, Vernaccia di Serrapetrona e Rossi Piceno) o dalle numerose birre artigianali. Per finire con lonza di fico, mele rosse dei Monti Sibillini, scroccafusi e vino cotto di Lapedona. Ma l’entroterra è anche ingegno artigianale che dagli antichi mestieri ha dato vita al Made in Marche, un sistema riconosciuto nel mondo, che crea una produzione di eccellenza nella pelletteria, nelle maioliche, nei mobili, nel settore tessile e calzaturiero, nei cappelli e nelle pipe). Famoso a livello internazionale è la lavorazione della carta a Fabriano, città creativa Unesco. 

Scopri gli itinerari nella guida #RuralMarche: Made in Marche

Olive ascolane. Foto Turismo Marche

Olive ascolane. Foto Turismo Marche

Maccheroncini di Campofilone. Foto Turismo Marche

Maccheroncini di Campofilone. Foto Turismo Marche

Casciotta-di-Urbino-011

Casciotta di Urbino. Foto Turismo Marche

Vino Verdicchio. Foto Turismo Marche

Vino Verdicchio. Foto Turismo Marche

Dolci colline e antichi borghi da scoprire

I bellissimi borghi delle Marche sono spesso situati sulle colline o nelle aree montane, nelle antiche vie strategiche di comunicazione o a difesa di un territorio. Percorrendo le numerose valli che tagliano orizzontalmente la regione e risalendo verso i monti non potrai che ammirare, arroccati nelle colline, suggestivi borghi antichi che trasudano storia e leggenda insieme.

Passeggiando tra i loro vicoli stretti, su selciati in pietra, tra mura e palazzi storici, sarai avvolto da un’atmosfera d’altri tempi, vivace e allo stesso tempo quieta. Nell’entroterra sono presenti 15 dei 22 borghi più belli d’Italia dell’intera regione (Monte Grimano Terme, Macerata Feltria, Frontino, Mondavio, Corinaldo, Cingoli, Treia, Montecassiano, San Ginesio, Sranano, Visso, Moresco, Servigliano, Montefiroe dell’Aso, Offida), 19 bandiere arancioni (Mercatello sul Metauro, Ostra, Genga, Staffolo, Urbisaglia, Camerino, Pievebogliana, Monterubbiano, Ripatransone, Acquaviva Picena) e una bandiera trasparente (Carpegna). 

Scopri gli itinerari nella guida #RuralMarche: dolci colline e antichi borghi

Corinaldo. Foto Turismo Marche

Corinaldo. Foto Turismo Marche

Offida. Foto di Antonio Cadei

Offida. Foto di Antonio Cadei

Immergiti nei luoghi del silenzio e della meditazione

Eremiti e monaci, santi e papi hanno da  sempre hanno trovato nel silenzio delle montagne e delle colline marchigiane il luogo ideale per portare avanti il loro cammino di meditazione e spiritualità. Camaldolesi (Eremo di Fonte Avellana), Cistercensi (Abbazia di Santa Maria di Chiaravalle), Benedettini (Eremo di Santa Maria di Valdisasso a Valleremita) e poi francescani arricchirono il territorio di monasteri, abbazie, conventi, cattedrali ed eremi molti dei quali tuttora visitabili e con attività di accoglienza.

I luoghi di fede costellano tutto il territorio e molti sono di notevole interesse storico-architettonico e viverli in un percorso turistico ti farà vivere un’esperienza profonda e intima.

Scopri gli itinerari nella guida #RuralMarche: Spiritualità e meditazione 

Monastero di Fonte Avellana. Foto Turismo Marche

Monastero di Fonte Avellana. Foto Turismo Marche

Abbazia San Vittore delle Chiuse. Foto Turismo Marche

Abbazia San Vittore delle Chiuse. Foto Turismo Marche

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