La mostra “La Devota Bellezza” e un itinerario a Sassoferrato e dintorni

In ogni angolo delle Marche si respira cultura! Se siete appassionati d’arte vi proponiamo un’interessante occasione per vivere e scoprire un territorio ricco e variegato come quello che circonda Sassoferrato, vivace cittadina immersa nel verde del versante orientale dell’Appennino.

la devota bellezza prorogata fino al 7 gennaio 2018

La Devota Bellezza

La mostra “Devota Bellezza– Il Sassoferrato” a cura di François Macé de Lépinay, prorogata fino al 7 gennaio 2018, vi svelerà un territorio incastonato tra le montagne e pervaso dalla storia. In questo luogo ricco di patrimonio culturale nasce nel 1603 Giovanni Battista Salvi, pittore e scultore detto “Il sassoferrato” a cui è dedicata questa grande mostra che raccoglie, fra le altre cose, ventuno disegni della Collezione Reale Britannica, mai esposti prima in Italia e gentilmente concessi dalla regina Elisabetta II.

Fino al 7 gennaio 2018, presso il Palazzo Scalzi potrete immergervi nelle spirituali atmosfere del Salvi, “il grande pittore dell’arte sacra del cattolicesimo”.

La devota bellezza è quella delle sue madonne, nelle versioni ‘Mater dolorosa’ e ‘Mater Amabilis’, e nelle scene con il Bambino, in cui domina il caratteristico “azzurro Sassoferrato”. La mostra è stata ideata dal Comune di Sassoferrato e dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Fabriano e Cupramontana.

mostra la devota bellezza

Mostra “La Devota Bellezza”

La visita alla mostra vi fornirà un’ottima occasione per scoprire il territorio circostante che vanta tesori naturalistici, culturali e storici di infinita importanza e bellezza. Seguiteci in questo itinerario, nel cuore dell’Appennino marchigiano!

Sassoferrato: storia e mistero

Lasciatevi incantare da questa cittadina immersa in un ambiente ancora incontaminato, racchiusa in una vallata in cui scorrono tre torrenti (il Sentino, la Marena, il Sanguirone) che si incontrano in una bella cascata spumeggiante a santa Maria del Piano.

Il centro è posto su due livelli: il rione Borgo ed il rione Castello e in posizione dominante troverete il monumento simbolo della città: la Rocca Albornoz, massiccia costruzione militare edificata nel 1365, dal cui parco circostante si può ammirare un ampio e suggestivo panorama.

A 2 km dal centro si trovano le rovine dell’antica città romana di Sentinum, considerato uno dei siti archeologici più rilevanti delle Marche, in cui sono visibili le due principali strade, il cardo e decumano, i resti di un impianto termale pubblico, ruderi delle mura, pavimenti a mosaico, colonne di granito, fondamenta, tracce di pavimenti, fognature, i resti di un tempio tetrastilo di epoca augustea e quelli di altri edifici del centro urbano.

Sassoferrato - Foto di Giulia Tanganelli

Sassoferrato – Foto di Giulia Tanganelli

Vicolo di Santa Chiara a Sassoferrato - Foto di Serena Moretti

Vicolo di Santa Chiara a Sassoferrato – Foto di Serena Moretti

Sito di Sassoferrato Turismo

Le Grotte di Frasassi: uno spettacolo della natura senza eguali

Una meta imperdibile da queste parti sono, senza ombra di dubbio, le Grotte di Frasassi: un meraviglioso complesso ipogeo, il più grande in Europa e una delle attrazioni più belle di tutta Italia che vi offrirà uno spettacolo della natura senza eguali.

Vi troverete immersi in un fantastico labirinto sotterraneo fatto di stalattiti, stalagmiti e laghetti cristallizzati.
L’itinerario turistico è lungo un chilometro e mezzo e si percorre in circa 70 minuti, alla temperatura costante di 14 gradi.

I più temerari possono anche prenotare i due percorsi speleo-avventura con cunicoli, strettoie e scivoli, per ammirare magnifiche sale nascoste. I percorsi sono di due tipi con due diverse difficoltà: azzurro (della durata di 2 ore e mezzo) e rosso (circa 4 ore).

grotte-di-frasassi

Grotte di Frasassi

Grotte di Frasassi

Grotte di Frasassi

Visita il sito delle Grotte di Frasassi 

Fonte Avellana: il monastero camaldolese citato da Dante

Se volete immergervi nella spiritualità vi consigliamo di raggiungere il suggestivo Monastero camaldolese di Fonte Avellana.
Lasciandovi alle spalle le colline di Sassoferrato, si giunge ai piedi del Monte Catria, il cui versante orientale racchiude una conca avvolta da ampie faggete intorno alle quali si aprono i pascoli e i campi che circondano lo splendido complesso ricordato addirittura da Dante nell’XXI Canto del Paradiso, il quale sembra che ne sia stato ospite nel 1311.

Sono a tutt’oggi visitabili il chiostro, la chiesa con cripta, la sala del Capitolo, lo splendido scriptorium, le celle dei monaci, la foresteria e la Biblioteca, nobili e austeri ambienti che si stringono attorno alla massiccia torre campanaria.

La prestigiosa Biblioteca “Dante Alighieri”, ricca di oltre 10.000 volumi, tra cui preziosi codici miniati e antichi libri sacri, assieme alle numerose iniziative promosse dai monaci camaldolesi, mantiene ancora oggi una significativa funzione di faro spirituale. Qui potrete soggiornare all’interno del Monastero, delle cellette dove pregano i monaci, mangiare nel refettorio e godervi il maestoso panorama di un’architettura immersa nella natura.

Monastero di Fonte Avellana - Foto di Giuliano Betti

Monastero di Fonte Avellana – Foto di Giuliano Betti

Lo scriptorium di Fonte Avellana - Foto Social Media Team Marche

Lo scriptorium di Fonte Avellana – Foto Social Media Team Marche

La Biblioteca di Fonte Avellana - Foto Social Media Team Marche

La Biblioteca di Fonte Avellana – Foto Social Media Team Marche

Visita il sito del Monastero di Fonte Avellana 

Castelli di Arcevia: un tuffo nella storia

A pochi chilometri da Sassoferrato potrete raggiungere la “Perla dei Monti” che vi offrirà un’ampia veduta sulla Valle del Misa. Si tratta di Arcevia, borgo medievale posto in collina protetto da una poderosa cinta muraria percorribile in più punti, di cui rimangono alcuni torrioni e quattro porte di accesso. La chicca di Arcevia? Intorno alla cittadina sono raggruppate 9 fortezze medievali che vi faranno rivivere le antiche atmosfere del passato e meritano un bel tour: Avacelli, Castiglioni, Piticchio, Montale, Nidastore, Loretello, San Pietro in Musio, Palazzo e Caudino.

Si tratta di centri abitati murati di impianto tre-quattrocentesco, che hanno conservato le loro peculiarità tipologiche fino ad oggi.

Avacelli, uno dei castelli di Arcevia

Avacelli, uno dei castelli di Arcevia

Loretello - Foto di Stefano Taffoni

Loretello – Foto di Stefano Taffoni

Palazzo di Arcevia - Foto di Stefano Taffoni

Palazzo di Arcevia – Foto di Stefano Taffoni

castelli di arcevia

I Castelli di Arcevia

Info sui castelli di Arcevia

Info utili

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