La Città del Sole del Montefeltro

Avete mai sentito parlare della “Città del Sole”? No? Allora ascoltate bene perché questa storia inizia in uno dei luoghi più singolari delle Marche: il Sasso di Simone.

Una movimentata storia geologica

Citta del sole Sasso

Una riproduzione dell’antica Città del Sole. Foto dal sito ufficiale del Comune di Carpegna

Il Sasso Simone, affiancato dal più piccolo ma più alto Sasso Simoncello (1220 mt), è un imponente massiccio calcareo alto ben 1204 metri. La sua particolarità sta nell’ampia cima piatta e nelle pareti che scendono perpendicolari al terreno, ripide ed aspre.

La forma di questi due rilievi e la loro composizione, spicca in maniera evidente sul territorio circostante, quasi fossero dei corpi estranei che emergono dal dolce tappeto collinare argilloso del Montefeltro. I “sassi” sono un tipico elemento geologico dell’area nord del Montefeltro, generatisi a seguito di una colata argillosa che, dalla Liguria, milioni di anni fa, ha trascinato verso l’Adriatico una serie di terreni eterogenei sedimentatisi poi nella zona di confine fra Marche e Romagna. L’erosione secolare dell’acqua ha poi contribuito a plasmare le rocce più dure nelle attuali peculiari forme.

Il sogno di una città-fortezza

parco simone simoncello resti edifici

Una suggestiva immagine del Parco Naturale Sasso Simone e Simoncello. Foto dal sito ufficiale del Parco

La zona, oggi racchiusa all’interno del Parco Naturale di Sasso Simone e Simoncello, è sempre stata fonte di attenzione e curiosità, come del resto tutto il territorio del Montefeltro, ma visse un momento di particolare celebrità durante la seconda metà del cinquecento quando il Sasso Simone venne scelto da Cosimo de’ Medici per diventare il luogo sul quale far sorgere la sua città inespugnabile, da dove controllare i territori circostanti.

Si narra che questo luogo fosse già stato edificato, prima dai longobardi e poi dai monaci Benedettini intorno all’anno 1000 ma, a causa dell’asprezza del territorio e della difficoltà di raggiungere la vetta del rilievo, ogni tentativo di insediamento venne abbandonato. Il luogo era, in verità, estremamente strategico: si racconta che dall’alto dei sassi si potesse vedere tutta la campagna della Marca circostante, inviare segnali fino a Roma e addirittura scorgere alcuni territori della Dalmazia al di là dell’Adriatico! Fu così che il granduca Cosimo dette l’ordine di iniziare i lavori per costruire, attraverso un progetto di architettura all’avanguardia, la sua città perfetta.

La vittoria della natura sull’uomo

sasso di simone strada e stemma

I resti della strada selciata che portava alla città-fortezza e lo stemma della città. Foto dal sito ufficiale del Comune di Carpegna

Dopo dieci anni di duro lavoro, solo pochi abitanti avevano acconsentito a trasferirsi in pianta stabile sull’impervia cima del sasso, perché le condizioni di vita erano estremamente dure. Alla fine del 1500 le difficoltà nella coltivazione della terra, di raggiungimento e approvvigionamento, la natura selvaggia e il gelo e le intemperie, resero la sopravvivenza così difficile che la città venne definitivamente abbandonata e smantellata nel secolo successivo.

Nonostante la sua breve vita, della “Città del Sole”, così solennemente chiamata perché nel Rinascimento il sole era un simbolo propiziatorio e di razionalità, è possibile ancora oggi ammirare i resti celati fra la vegetazione del territorio.

Il silenzio di questi luoghi, ora gelosamente protetti dall’Ente Parco, nato nel 1996, sembra quasi animarsi di voci e rumori di vita quotidiana, quando ci si inerpica lungo la strada selciata costruita a fatica secoli fa per raggiungere la cima del promontorio.

Quassù, oltre al magnifico panorama della campagna circostante, è possibile ripercorrere le strade dell’antica città, lungo qualche muro ancora in piedi, scorgere la grande cisterna ancora piena d’acqua e oltrepassare la porta d’ingresso. Un momento magico, dove ammirare la maestosa fierezza della natura selvaggia, che, nonostante gli sforzi, l’uomo non ha saputo plasmare.

Info utili

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3 thoughts on “La Città del Sole del Montefeltro

  1. Per correttezza non si può parlare solo di Marche o Carpegna, il parco interregionale del Sasso Simone e Simoncello “unisce” due regioni Marche ed Emilia Romagna, inoltre la parte sommitale del Sasso Simone è in territorio del comune di Sestino, regione Toscana nella riserva regionale del Sasso di Simone.

    • Per chi volesse avere più notizie relative al Parco è possibile cliccare il link che abbiamo inserito nella pagina, dove i confini territoriali che racchiudono il Parco Naturale sono ben elencati. Trattandosi di un blog dedicato alla regione Marche abbiamo voluto raccontare semplicemente una storia che tocca da vicino il nostro territorio, non omettendo, tra l’altro, che la città di cui si parla era stata voluta dal Granduca di Toscana Cosimo II. Tutte le informazioni sono state prese e verificate dai link in coda all’articolo, da dove sono state tratte anche le fotografie. Ti ringraziamo per il tuo commento, continua a seguirci!

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