A Fermignano la mostra d’arte “Del filo e del segno”

Siete mai stati a Fermignano? Fondato dai Romani,  questo paese della provincia di Pesaro e Urbino, è ricco di storia, infatti, fu lo scenario della battaglia del Metauro che vide la sconfitta dell’esercito cartaginese, comandato da Asdrubale, per opera dei Romani nel 207 a.C. La leggenda vuole che sulla collina di Montelce vi sia il sepolcro di  Asdrubale, visitato da Montaigne, Giacomo Leopardi  e Giovanni Pascoli. Una delle tante curiosità di Fermignano che, da una parte vi accoglie con l’architettura dell’alta torre medievale delle Milizie e il ponte romano a tre arcate e, dall’altra, con la natura che si apre nello scenario meraviglioso della Gola del Furlo. Un luogo unico da visitare almeno una volta nella vita!

Una foto di Fermignano

Una foto di Fermignano

Un motivo in più per vistare Fermignano

Lo sapevate che proprio in questa città è nato Donato Bramante? A questo grande architetto è dedicata l’omonima Galleria d’arte Contemporanea, che fino al 25 giugno ospita la mostra d’arte contemporanea “DEL FILO E DEL SEGNO” con due artisti marchigiani a confronto Walter Valentini e Giovanni Gaggia. L’esposizione, a cura di Chiara Canali, promossa e sostenuta dal Comune di Fermignano e dalla Regione Marche, riprende il fil rouge del prestigioso Premio Internazionale per l’incisione “Fabio Bertoni” (1995-2007) e vuole riportare l’attenzione sulla tecnica incisoria e promuovere la rinascita di questo premio della città di Fermignano.

Perché sono stati scelti proprio questi artisti per questa mostra? Entrambi originari di Pergola, i due artisti hanno compiuto la propria formazione – a quarantacinque anni di distanza – presso la Scuola del Libro (Istituto di Belle Arti di Urbino) dove Valentini ha acquisito il gusto raffinato per le carte, i caratteri tipografici, la legatura, al punto che oggi è riconosciuto come uno dei maestri internazionali nell’arte grafica contemporanea, mentre Gaggia ha ereditato le doti di abilità e accurata perfezione nel disegno, per poi indirizzarsi anche verso i campi dell’azione performativa e della gestualità del ricamo.

La mostra "Del filo e del segno" a Fermignano

La mostra “Del filo e del segno” a Fermignano

Le opere in mostra

Non è una mostra di pittura, né di scultura, né solamente di ricamo e incisione. Siete curiosi di conoscere il contenuto? In mostra sono presenti un nucleo di opere di entrambi gli artisti, come il ciclo de La stanza del tempo (1983) di Walter Valentini, che racchiude la poetica fatta di esperienze calcografiche e pittoriche con un’attenzione ai materiali e allo spazio ed un riferimento al tempo e ai corpi celesti. In esposizione anche il libro d’artista Dante Anarca e i suoi sei maestri (1990), un poemetto inedito di Giacomo Oreglia arricchito da 6 acqueforti di Walter Valentini, un esempio unico di equilibrio elegante tra scrittura e immagini! Le opere di Giovanni Gaggia esposte in mostra dal titolo Sanguinis Suavitas, sono disegni a matita su carta cotone Fabriano che, assieme alle opere successive di Inventarium (2014) riflettono sulla memoria della strage di Ustica, e ne traggono immagini vivide di chiavi, ciabatte, cucchiai, tazzine e altri effetti personali da viaggio, segni significativi di una perdita e di un ritrovamento. Il tema ricorrente delle ali di farfalla, simbolo di liberazione, è marcato da impronte rosse di cuore-sangue. Le opere Ali Squamose (2009), Miratus Sum (2011) e Cruoris Factum (2013), realizzate attraverso la tecnica del ricamo su lino, sono state realizzate da Gaggia a distanza di tempo in occasione di alcune azioni performative, riattualizzando una pratica che recupera una manualità perduta assumendo una valenza sociale.

Le opere di Walter Valentini e Giovanni Gaggia

Le opere di Walter Valentini e Giovanni Gaggia

L'opera di Walter Valentini e Giovanni Gaggia

Le opere di Walter Valentini e Giovanni Gaggia

Concludiamo con l’acquaforte Unitis Signis, creata a quattro mani e nata dalla fusione delle due poetiche, che si compone di due riquadri affiancati, come le pagine aperte di un libro: la lastra di sinistra, incisa da Walter Valentini rappresenta il tema della misurazione delle costellazioni celesti che circuitano attorno ai pianeti; la lastra di destra, completato dal segno di Giovanni Gaggia, è attraversato dalle linee curve, sinuose e delicate delle ali di una farfalla che rafforzano il senso di rinascita a nuova vita, come auspicio al raggiungimento di bellezza, perfezione ed equilibrio interiore.

Il lavoro è unificato dal motivo delle cinque sfere a cui Valentini ha configurato sul piano e Gaggia ha permeato di un suo contenuto. Che cosa rappresentano le cinque sfere? Alludono alle fasi di metamorfosi della farfalla! Ed ora che il significato dell’opera non ha più segreti per voi, non vi resta che visitare questa mostra dal vivo!

L'opera Unitis Signis di Walter Valentini e Giovanni Gaggia

L’opera Unitis Signis di Walter Valentini e Giovanni Gaggia

 Info utili

  •  Info mostra “Del Filo e del Segno” qui
  • Scopri Fermignano sul sito del Turismo, qui 

 

 

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